| Intervengo come istruttore,ma anche come ex allievo,e pescatore autodidatta,mi spiego visto che sono piu di 40 anni che vado in mare,e avendo iniziato come molti di noi senza nessuna nozione,come ad esempio negli anni 80 facevamo iperventilazione,ho fatto il primo corso a 37 anni e devo dire che mi ha insegnato molto sulla sicurezza,almeno le basi fondamentali,sono andato avanti e ho preso due brevetti da istruttore,durante la mia formazione ho visto dare delle nozioni o degli esempi sbagliati,ostenere teorie strampalate,del tipo devi provare i tuoi limiti sincopando,sambe in piscina,quando un mio allievo mi chiede ma a quanti metri mi porterai? o a quanti metri riuscirò ad andare a fine corso,io gli rispondo che è l'ultima delle domande che deve fare,il corso serve alla nostra sicurezza per comprendere cosa ci accade stando sott'acqua in apnea,e che la profondità arriverà con il tempo e tanto lavoro e pazienza,logicamente la sto facendo breve,questo per dire che secondo me un corso è importantissimo,l'importante è l'istruttore che deve essere cosciente della responsabilità che ha non solo durante il corso,ma quello che riesce a dare come esempio ,certo se ci sono istruttori che portano dopo un corso di primo livello un allievo sul cavo a 20/25mt facendo e far credere a quel ragazzo che è facile, e lo può fare tranquillamente sarebbe,sempre secondo il mio umile punto di vista,da tagliare a pezzi il brevetto di quell'istruttore,ma ripeto io personalmente imposto il mio corso parlando sempre di sicurezza e di fare piccoli passi, sono soddisfatto quando allievi non solo giovani vengono da me e mi dicono,cazzo quante volte ho commesso questo errore da solo,o a fine corso aldilà dei risultati, tutti e dico tutti mi cofermano di avere imparato tante cose,sia tecniche ma sopratutto di avere acquisito la consapevolezza di quello che vanno a fare con quell'apparente gesto semplice,poi l'incidente può essere dietro l'angolo
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