PescaSub & Apnea

Ci serve davvero?, Black-out

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view post Posted on 14/10/2021, 09:07

Spigolaro

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CITAZIONE (Brusco Settimio @ 14/10/2021, 09:53) 
La dico cosi come la penso, per me l'argomento è vasto e serio merita di essere affrontato da chi ha più competenze in merito ed in modo diverso fra apnea pura e pesca subacquea... Io ho fatto 2 corsi (apnea e pesca) ed un paio di stage. Pescavo da qualche anno entro i 15 metri ed il corso di pesca subacquea è stato quello più interessante, mi ha corretto nella pinneggiata, nelle posizioni di discesa, nella piombatura esagerata, ma mi ha dato spunti su cui riflettere anche nell'azione di pesca. Non mi ha spinto ad andare più fondo, ma mi ha dato tanti spunti di miglioramento, sinceramente tutti quelli che servono ad un pescasub.
Poi ho fatto il corso di apnea, che mi ha corretto ed affinato le stesse cose, ma il corso di apnea è concepito diversamente e a ragion veduta, serve a darti consapevolezza e perchè no anche a migliorarti nell'apnea che sia dinamica, a secco, o in profondità. Ora in se e per sè il corso di apnea è un bellissimo corso, utile ed interesante. Inutile dire che applicando tutte quelle nozioni alla pesca subacquea un ragazzo di 20 anni ci mette veramente poco ad arrivare a fare un breve aspetto a 20 metri, anche se fino a prima del corso non si era spinto oltre i 10. Succede e bisogna avere l'onestà intellettuale di dire le cose come stanno, anche se non è colpa del corso o di chi lo fa, anzi per quanto mi riguarda la colpa è più della pubblicità spasmotica e dei video.
Il problema non è assolutamente il corso, il problema è quello che scatta nella testa di un ragazzo/ragazzino appassionato che vede di poter migliorare tanto e nel contempo guarda i video dei campioni, il dentice o la cernia bella, il piombo mobile e i tuffi a 40 e più metri ecc ecc. In un periodo in cui la scarsità di pesce è disarmante inizi a vedere tizio e caio che sparano a bei pesci pescando molto fondo ed è naturale il collegamento (nella testa di un ragazzo/ino) al voler migliorare dal punto di vista apneistico.
E se andiamo a guardare il problema non è solo il miglioramento ma l'esperienza. Se domani mattina un pescatore esperto ed attento (e qui direi anche over 40 anni) invece di riuscire a fare un aspetto a 25 metri in costante riesce a farlo a 32-33 metri (ipoteticamente) di certo non passa quella mattina a fare aspetti a 32 metri, piuttosto lo farà a 27-28max, ed anche li non si sentirà perfettamente a suo agio, risalendo anche prima. L'esperienza non si insegna, il problema per me è mischiare apnea pura e pesca subacquea.

Uno dei motivi per cui non condivido i video delle pescate con la zavorra mobile.
Sono forvianti per gli inesperti e per i "giovani" esuberanti.
Se la si vuol fare, tanto piacer.... di cappello, però si tratta di pesca senza "cuore e calore" (io sono un vecchio romantico), la pesca per me è tattica, osservazione, emozione ed esperienza.
La pesca con zavorra è una invasione in un territorio ancora "quasi vergine", ci vuole tanta bravura per scendere ma poca per sparare un pesce che non ha mai visto un essere umano.
In gara è diverso, purtroppo si rischia...
L'apnea pura e la pesca, sono due discipline che molto hanno in comune tecnicamente ma sono diverse nella finalizzazione dell'azione e l'utilizzazione del gesto tecnico.
 
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view post Posted on 14/10/2021, 11:30
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Little Denticiaro

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Non credete che tirando le somme dei vari pareri sul post ne emerge che ci sono persone che possono fare un corso di apnea ed imparare a gestire un tuffo con metodiche troppo diverse dalle esigenze e le fatiche che nascono in pesca, poi peccano di presunzione e di inesperienza e cercando di trasferire quanto appreso all'atto dell'immersione venatoria finiscono per mettersi in merda con alte percentuali di probabilità?
 
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view post Posted on 14/10/2021, 12:26
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Spigolaro

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CITAZIONE (MrAgastis @ 14/10/2021, 12:30) 
Non credete che tirando le somme dei vari pareri sul post ne emerge che ci sono persone che possono fare un corso di apnea ed imparare a gestire un tuffo con metodiche troppo diverse dalle esigenze e le fatiche che nascono in pesca, poi peccano di presunzione e di inesperienza e cercando di trasferire quanto appreso all'atto dell'immersione venatoria finiscono per mettersi in merda con alte percentuali di probabilità?

Da non profondista credo che il punto sia questo .
 
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view post Posted on 14/10/2021, 12:51
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Spigolaro

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personalmente no.
ripeto troppi pescatori seri tra i morti
e per assurdo pochi neofiti (anche se il termine pochi stona molto)

eros
 
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view post Posted on 14/10/2021, 14:51

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CITAZIONE (Eros Costato @ 14/10/2021, 13:51) 
personalmente no.
ripeto troppi pescatori seri tra i morti
e per assurdo pochi neofiti (anche se il termine pochi stona molto)

eros

mrAgastis è condivisibile anche con le eccezioni varie.

I morti tra i quelli forti o bravi che siano, è un discorso particolare:
- loro vanno al mare tanto spesso e statisticamente più soggetti agli imprevisti (malori, stanchezza, necessità di guadagnarsi la giornata - vale per i professionisti).

- anche quelli forti possono sottovalutare i sintomi di "non benessere" o sovrastimare le loro capacità.

- Non dimentichiamo che anche i forti, non sono immuni dal protagonismo e esibire il trofeo fa dimenticare i propri limiti.

- Il mare e l'apnea sono un binomio che in fondo non ci appartiene, siamo cresciuti per stare sulla terra e respirare, ergo......

- L'imprevisto lo abbiamo evidenziato più volte.
 
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view post Posted on 14/10/2021, 15:03
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Little Denticiaro

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CITAZIONE (decapua @ 14/10/2021, 15:51) 
CITAZIONE (Eros Costato @ 14/10/2021, 13:51) 
personalmente no.
ripeto troppi pescatori seri tra i morti
e per assurdo pochi neofiti (anche se il termine pochi stona molto)

eros

mrAgastis è condivisibile anche con le eccezioni varie.

I morti tra i quelli forti o bravi che siano, è un discorso particolare:
- loro vanno al mare tanto spesso e statisticamente più soggetti agli imprevisti (malori, stanchezza, necessità di guadagnarsi la giornata - vale per i professionisti).

- anche quelli forti possono sottovalutare i sintomi di "non benessere" o sovrastimare le loro capacità.

- Non dimentichiamo che anche i forti, non sono immuni dal protagonismo e esibire il trofeo fa dimenticare i propri limiti.

- Il mare e l'apnea sono un binomio che in fondo non ci appartiene, siamo cresciuti per stare sulla terra e respirare, ergo......

- L'imprevisto lo abbiamo evidenziato più volte.

Son d'accordo su ogni punto, il problema è che non posso esprimere tutto.
Le variabili sono tantissime in acqua, e spesso ognuno di noi ha delle virtù e dei punti deboli. Se parlo di me dico che la mia migliore virtù è una sanissima quanto innaturale mancanza totale di senso di competitività. Mai avuta in niente e non parlo soltanto della pesca sub, ed addirittura mi felicito sempre dei successi degli altri (non di quelli ottenuti su base disonesta come la pesca in parco, di notte o in area portuale). Ciò mi ha sempre portato a non cercare limiti stupidi o forzare in pesca perchè chi è con me sta pescando bene (o lo ha fatto il giorno prima) ed io no. Chiunque sul forum sia stato mai a pesca con me (non sono tanti ma alcuni ci sono) possono confermarti con grande serenità questa verità... sono più propenso a lamentarmi di una certa dose di sfiga che mi perseguita a vari livelli. :lol3.gif:
Per contro sono spesso troppo audace nell'affrontare il mare in condizioni a rischio e non mi curo di quanto sto in acqua o di quanto lunghi siano i percorsi che compio a costo di affrontare situazioni di pericolo importante, anche attraversare dei tratti in cui la possibilità di incrociare natanti esiste e non ho il pallone con me. Ritengo sempre di fare le valutazioni del rischio ma le faccio con troppa faziosità in favore della mia voluttà del momento.

Parlo di me perchè non è corretto che parli di altri, ma come esempio sono abbastanza imbarazzante.

Poi sui corsi di apnea e pesca mi pare di essere stato esaustivo... per me possono soltanto fare bene ed essere utili, dipende poi da come vengono usati da chi li fa. Come un'automobile insomma... fai un corso di guida sportiva veloce e se poi sei un dissennato fai di tutto per ammazzarti o ammazzare qualcuno per strada.
 
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view post Posted on 14/10/2021, 15:06

Spigolaro

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view post Posted on 14/10/2021, 16:10
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Ho letto questo post, la mia personale opinione è che per chi pratica questo sport, estremo per definizione,
non credo ci possa essere la sicurezza di non avere mai nessun problema, le variabili sono tante e il corpo umano non è infallibile ed è soggetto a molte variabili, tutti i nostri comportamenti prudenti e preparatori all'apnea compresi gli allenamenti, possono prepararci alla pratica di questo sport ma semplicemente allontaneranno anche di molto il rischio di incidenti ma non li annulleranno mai, tutto può succedere, pensate a un piccolo malore, un capogiro, una banale tachicardia, che in condizioni normali neanche avvertiamo ma in acqua e sotto stress possono determinare un incidente.
Io nel corso della mia attività non ho avuto grossi inconvenienti, una volta sono risalito da 32 metri con le pale di carbonio rotte e dico tutte e due, tornato a galla non sono più riuscito a riportare i battiti alla normalità ho avuto la febbre poi controllo in ospedale con esito negativo, in questa occasione l'imponderabile mi ha creato questo incidente, raro trovarsi le due pale rotte, le conservo ancora a casa; allo stesso tempo, lo scorso anno, dopo essermi messo a letto mi stavo quasi soffocando con la mia stessa saliva, un'esperienza molto brutta, ricordo di aver pensato di morire in una maniera stupida.
Questo per dire che tutto può succedere, si tratta solo di comportamento o azioni, che aumentano o diminuiscono le percentuali di rischio, chi sta in panciolle a casa rispetto a chi fa pescasub o altri sport estremi ha meno rischi.
Penso che, come ho accennato prima, andando in mare, possiamo solo adoperarci, con la preparazione fisica, con un corso, con la massima prusenza, per garantirci un elevato margine di sicurezza.
 
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view post Posted on 14/10/2021, 19:30
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Saragaro

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Intervengo come istruttore,ma anche come ex allievo,e pescatore autodidatta,mi spiego visto che sono piu di 40 anni che vado in mare,e avendo iniziato come molti di noi senza nessuna nozione,come ad esempio negli anni 80 facevamo iperventilazione,ho fatto il primo corso a 37 anni e devo dire che mi ha insegnato molto sulla sicurezza,almeno le basi fondamentali,sono andato avanti e ho preso due brevetti da istruttore,durante la mia formazione ho visto dare delle nozioni o degli esempi sbagliati,ostenere teorie strampalate,del tipo devi provare i tuoi limiti sincopando,sambe in piscina,quando un mio allievo mi chiede ma a quanti metri mi porterai? o a quanti metri riuscirò ad andare a fine corso,io gli rispondo che è l'ultima delle domande che deve fare,il corso serve alla nostra sicurezza per comprendere cosa ci accade stando sott'acqua in apnea,e che la profondità arriverà con il tempo e tanto lavoro e pazienza,logicamente la sto facendo breve,questo per dire che secondo me un corso è importantissimo,l'importante è l'istruttore che deve essere cosciente della responsabilità che ha non solo durante il corso,ma quello che riesce a dare come esempio ,certo se ci sono istruttori che portano dopo un corso di primo livello un allievo sul cavo a 20/25mt facendo e far credere a quel ragazzo che è facile, e lo può fare tranquillamente sarebbe,sempre secondo il mio umile punto di vista,da tagliare a pezzi il brevetto di quell'istruttore,ma ripeto io personalmente imposto il mio corso parlando sempre di sicurezza e di fare piccoli passi, sono soddisfatto quando allievi non solo giovani vengono da me e mi dicono,cazzo quante volte ho commesso questo errore da solo,o a fine corso aldilà dei risultati, tutti e dico tutti mi cofermano di avere imparato tante cose,sia tecniche ma sopratutto di avere acquisito la consapevolezza di quello che vanno a fare con quell'apparente gesto semplice,poi l'incidente può essere dietro l'angolo
 
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view post Posted on 14/10/2021, 20:20
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Big Denticiaro

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Alla fine è sempre la coscienza umana che fa la differenza.
 
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view post Posted on 16/10/2021, 12:28
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Ma infatti ..intrinseco nei racconti ..velato o meno c'è il voler far capire che ..
Nonostante tutte le precauzioni non si ha ..e non si può avere la certezza di una sicurezza programmata ..qualcosa nel nostro fisico può sempre decidere si funzionare male .
Non ho problemi a dire che mi è capitato ..e anche recentemente di farmi il viaggio per andare a pesca ..vestirmi scendere in riva al mare .. e senza nemmeno toccare l'acqua..decidere di tornare al mezzo ..spogliarmi e rientrare a casa ..
Il perché???
Non lo so ..qualcosa mi ha detto che non dovevo entrare ..e nel dubbio non mi sono chiesto altro ho rinunciato e besta .
Rispondo anche se non ho capito la parola ( carpate) cosa si intende per capacita polmonare.
Esiste un esame chiamato spirometria ..che consiste nel.soffiare dentro una macchina (in ospedale ) che in base alle proporzioni fisiche stabilisce l'espansione polmonare effettiva rispetto alle proporzioni citate ..
Poi esiste un altro esame di cui non ricordo il nome esatto che consiste in un prelievo arterioso ..solitamente effettuato da una vena del polso situata sotto i tendini (di fatto anche fastidioso) ..dal quale con un altra macchina (sempre in ospedale ) estraggono la percentuale di ossigenazione del sangue..che solitamente va di pari passo con la capacità polmonare ..in soggetti sani ..qualora la forbice dovesse essere troppo distanziata ..è chiaro che il.soggetto ha un problema .

Io ho spiegato capacità polmonare .
Se ora Decapua mi illumina sulla parola "carpate "..
E il.perche dovremmo andare a giocare a ping pong.. gliene sarei grato .
Senza polemica ..sia chiaro ..giusto per capire la battuta..perche non ho afferrato..
A volte l'avanzata eta' mi da anche questi problemi . :XD:
 
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view post Posted on 16/10/2021, 14:29

Spigolaro

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In alcuni messaggi si parlava di polmoni al 110 - 120 %.
Forse ho inteso male io, ma, probabilmente si intendeva che il volume d'aria immagazzinato fosse superiore al 100 %.

Il concetto è semplice (per quanto lo banalizzi io).
Durante la normale respirazione utilizziamo il 50-60 % del volume polmonare;
durante una respirazione forzata (la corsa o la ventilazione per l'apnea), in genere si utilizza il 75 - 80 % del volume polmonare;
con la ventilazione diaframmatica fatta con tutti i crismi, si può utilizzare il 90 % del volume e chi è capace arriva al 100 %.

Fin qui sembra facile (ma non è cosi), si affronta l'apnea con il volume polmonare al top (si intende che respirando bene, abbiamo lavato completamente i polmoni, compreso il volume morto) e abbiamo riempito i polmoni al 100 %.

Quando si supera questo livello, vuol dire si è utilizzata una tecnica di ventilazione (carpa) che permette di riempire i polmoni fino al 110- 120 %.

Questa manovra è assolutamente sconsigliata e dannosa (alcune federazioni nei loro corsi la bandiscono).

La manovra induce al rischio di sovradistensione polmonare con danni agli alveoli.

La manovra soprattutto in piscina, è fastidiosa in quanto crea disagio con la distensione polmonare che causa anche dolore, mentre in mare superando una certa quota, con la pressione esterna, il volume si comprime e diminuisce il fastidio.

Tale manovra in determinate condizioni può portare a piccole emorragie alveolari con le conseguenze immaginabili.

Purtroppo la carpa è utilizzata per fare tuffi molto fondi e in tanti si sono assuefatti ma il rischio è sempre dietro l'angolo perchè una volta imparata e abituato i polmoni, si è tentati a forzare sempre di più.

Per questo mi sono preoccupato che utilizzaste la carpa, perchè è pericolosa, molto di più dell'iperventilazione.
Spero di essere stato abbastanza chiaro nell'esprimere il concetto.

Sia chiaro, come sempre NON impongo il mio pensiero, anzi sono sempre pronto ad imparare ma su certe cose, meglio mettere i puntini sulle i.

Il forum è seguito anche da persone poco esperte, ed è a loro che bisogna far capire che non tutto ciò che si legge è immune da pericoli.
Ciao
 
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view post Posted on 16/10/2021, 14:55
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Carpare uguale a rischiare.
La psub che io intendo è relax e benessere psicofisico.
Se tanti vogliono esagerare e rischiano le penne fatti loro...
 
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view post Posted on 16/10/2021, 19:49
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Spigolaro

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Ok ..mi sono documentato sul termine ..perche non lo conoscevo .
In pratica sono quelli che sembrano voler ingoiare l'aria.
Allora mi spiego meglio io.
Mettiamola così..il 100% della mia capacità polmonare equivale al 120 % della capacità di una persona con le mie stesse misure corporee.
Per inciso ..non uso nessun tipo di respirazione forzata ..a suo tempo feci iperventilazione ma lasciai perdere praticamente subito ..perche dovevo contare il tempo per risalire non pote do più fare affidamento sul.diaframma..
Quindi sono banditi da sempre iperventilazione ..respirazione controllata di qualsivoglia natura ..inclusa la tecnica carpa .. che io ho sempre classificato come ..gli ingoiatori :XD:
In sintesi le mie apnee durano mediamente 45 secondi ..e solo se intendo stare di più allargo la cassa toracica incamerando più aria ..avendo prima strizzato per buttar fuori tutto il possibile ..poi respirazione normale ..e dopo un po faccio il carico per scendere .. arrivando così ad un minuto e mezzo / due ..
Ma ho sempre il diaframma operativo ..e comunque applico questa tecnica difficilmente ..
Una volta o due all'anno..anche perché ormai da tempo evito le discese oltre i 40 mt :XD:
A pesca sempre in super relax ..altrimenti non ci vado .
 
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view post Posted on 19/10/2021, 17:25
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Ragazzi, come precedentemente detto da alcuni di noi l'argomento è SERIO ed IMPORTANTE ed occorre dare solo notizie precise soprattutto per le persone che leggono il forum e non hanno esperienza o non abbiamo mai avuto la possibilità di seguire dei corsi fatti bene.
Credo che per poter parlare di sicurezza in apnea ed in pesca sportiva sarebbe necessario coinvolgere personale formato ed allo stesso tempo aprire una sezione dedicata fruibile per tutti.
 
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48 replies since 12/10/2021, 10:40   1842 views
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