Buongiorno pescasubbi…non sono un esperto propriamente detto…ma amando le armi in genere ed avendo in questo paio d anni provato diverse armi subacquee (sia arba che oleo) mi sento di cimentarmi nella stesura di una recensione (la prima
)…spero sia utile ed esaustiva quanto almeno una minima percentuale della recensione di Claudio, della quale questa vuole essere un umile completamento…ovviamente i crossover tra le due recensioni sono molti.
Premetto che per l estremo feeling stabilito da subito con l arma, ho deciso di armarmi con le misure 75, 90 e ultimo arrivato il 110…a seconda delle condizioni, o porto solo il 90 oppure il 75 e il 110 insieme…dubito che userò altre armi in futuro…attualmente mi ritengo pienamente soddisfatto sia dalle prestazioni che dalla semplicità d uso di questo progetto!!!
FUSTO:
Il classico fusto idroformato dona all arma un aspetto massiccio pur mantenendo una linea sottile ed aggraziata in testata e impugnatura, estetica che si traduce in funzionalità appena in acqua…la forma idrodinamica permette un brandeggio veloce e molto intuitivo sia in verticale che in orizzontale e sicuramente, in fase di sparo, l effetto frenante del fusto unito all uso di elastici da 14 progressivi, rende la gestione del rinculo un gioco da ragazzi anche durante tiri istintivi con malfatti allineamenti polso-braccio.
Un aspetto che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso è stata la brandeggiabilità delle misure più lunghe rispetto a fucili di pari fascia…col 75 sembra di avere tra le mani un 60ino da tana, mentre il tiro, potente ed estremamente preciso, corrisponde pienamente a quello di un 75 perfettamente settato.
Ovviamente questa brandeggiabilità “facilitata” contraddistingue e si nota maggiormente nelle misure più lunghe…col 90 sembra di usare il 75 e col 110 sembra di usare il 90 nonostante i tre elastici che ne aumentano la resistenza idrodinamica.
Per la precisione, la già ottima brandeggiabilità è stata ulteriormente migliorata, soprattutto in orizzontale, montando la manopola ergonomica dedicata…ma è una mera questione di gusti…personalmente trovavo l impugnatura di serie troppo “liscia” e piccola per ottenere un grip ottimale con le mia mano…provare prima di cambiare!!!
Certamente, montando la manopola ergonomica, per gli ambidestri come me la possibilità di sparare con la mano sinistra in caso di necessità, va a farsi benedire.
La verniciatura è spettacolare…il mimetismo, ai miei occhi da ominide, è risultato molto efficace sui fondali dove ho usato le armi e la resistenza è fuori discussione…non so se l alluminio ha subito qualche trattamento di anodizzazione prima della verniciatura…ad ogni modo quest ultima risulta molto spessa e resistente anche verso le sollecitazioni più violente come urti o strusciate…dopo i contatti più duri i graffi sono appena visibili e in nessun caso raggiungono l alluminio sottostante.
IMPUGNATURA - SGANCIO – TESTATA
I leveraggi allungati in acciaio inossidabile regalano uno sgancio dolce e “in punta di dito” anche con gli elastici di serie tirati al massimo…ripeto di non avere grandi esperienze arbalettistiche, ma finora questo è lo sgancio migliore che ho provato soprattutto in fase di tiro istintivo…sono curioso di estremizzare la propulsione…prossimi test in fase di organizzazione!!!
Il tiro mirato è favorito dalla linea di tiro estremamente pulita e dal castello del meccanismo in acciaio molto basso…alla giusta distanza e una volta allineate le tre pinnette dell asta col bersaglio, fare centro è una certezza garantita anche dal guida asta integrale, utilissimo nel caso di elastici non paralleli alla corsa dell asta come in questo caso.
La testata (aperta) è molto sottile e funzionale…ovviamente questa caratteristica completa il quadro dorato relativo alla mira.
Sia l impugnatura che la testata sono in nylon caricato con fibre di vetro e, fattore non trascurabile, la Omer ha abbandonato gli innesti a stella (tipo Cayman per intenderci) per orientarsi verso innesti lisci con due o-ring di tenuta decisamente più funzionali…un eventuale allagamento del fusto risulta davvero difficile se non impossibile.
Lo sgancia sagola dà una prima impressione di fragilità a causa del ridotto spessore dell acciaio utilizzato, ma è e resta una sensazione…ottima posizione arretrata e indubbia robustezza sono le vere caratteristiche che emergono con l uso.
ELASTICI
Le mille perplessità riguardanti l uso dei nuovi elastici Performer 2 da 14 di serie, si sono moltiplicate al primo facilissimo caricamento, ma sono sparite tutte al primo tiro…l allestimento di serie è equilibrato e credo gestibile dalla maggior parte degli utilizzatori ed il colore si confonde perfettamente con i fondali che frequento. Nonostante il calibro ridotto, anche dopo molto tempo in trazione, il ritorno in termini di energia sembra invariato rispetto al tiro dopo pochi minuti dal caricamento.
ASTE
Classica e affidabilissima Omer America monoaletta di serie...da 6.50 per il 75 ed il 90, e da 6.75 per il 110.
Ho in programma di testare una Rob Allen Impact da 6.3 sul 90 ma solo per curiosità e non certo per mancanza di qualità dell asta di serie.
ASSETTO
Con l asta incoccata, tutte e tre le misure risultano in maniera lievissima negative in punta senza creare però difficoltà nella gestione…l assetto diviene invece quasi neutro montando la manopola ergonomica dedicata…il peso maggiore rispetto all impugnatura di serie riesce ad equilibrare perfettamente il fucile pur conservando l originaria, minima negatività in punta.
ASSEMBLAGGIO E ORGANI DI COLLEGAMENTO
Testata e impugnatura sono accoppiate al fusto tramite le classiche spine in materiale plastico…la differenza con i precedenti modelli è la presenza, sulla spina tra impugnatura e fusto, di una testa piatta e di una rondella di fissaggio sul lato opposto…la spina in testata è la stessa degli altri modelli…sinceramente sarei stato felice di spendere qualche euro in più pur di avere tutti i collegamenti in acciaio ma sarebbe solo un vezzo non determinante dal punto di vista strutturale.
La manopola viene fissata all impugnatura tramite due spine di cui una di plastica e una d acciaio, di cui:
1) Spina di plastica per fissare la manopola all impugnatura.
2) Spina d acciaio per fissare l occhiello per il moschettone alla manopola.
Personalmente ho deciso di invertire…su tutte e tre le misure ho preferito usare la spina d acciaio per fissare la manopola all impugnatura perché credo subisca maggiori sollecitazioni, mentre ho usato la spina di plastica per fissare l occhiello del moschettone in quanto io quell occhiello non lo uso affatto…teoricamente si potrebbe eliminare spina e occhiello e guadagnarci qualche grammo senza alterare la solidità strutturale…basta rinunciare a sagole o moschettoni sotto l impugnatura.
APPOGGIO STERNALE
In una parola: minimale (Claudio docet)!!!
Appena lo vedi ti convinci che al primo caricamento ti sfonderà il plesso solare…e invece rimani sorpreso dall estrema funzionalità…anche durante caricamenti rapidi con il posizionamento del fucile non proprio dei migliori, resta confortevole e per nulla doloroso.
Il generoso spacco a V, poi, non inquina minimamente la linea di tiro.
MULINELLI UTILIZZATI
Omer Match 30 per le misure 75 (dyneema da 1.2 mm) e 90 (acidyne da 1.3 mm).
Omer One 50 per la misura 110 (cymax da 1.25 mm).
MODIFICHE
Attualmente la sola modifica effettuata riguarda le ogive in dyneema (Claudio docet)…semplicemente mi è bastato accorciarle di 2 o 3 centimetri per ottenere un tiro bruciante e comunque preciso.
Bisognerà solo stare attenti, in caso di caricamento di entrambi gli elastici su una sola pinnetta, a lasciare l ogiva del secondo elastico leggermente più lunga rispetto all ogiva del primo perché altrimenti in fase di caricamento, con l accavallamento degli elastici, si creerebbe un “grumo” di gomma poco simpatico sia per la mira che per l idrodinamicità.
Per guadagnare gittata nelle misure con due elastici (75 e 90) non consiglio di posizionarli nei fori in testata più distanti ma di operare sulle ogive come spiegato prima…l ultimo foro lasciato libero favorisce non poco il brandeggio.
PROVA IN MARE
I test e le azioni di caccia vere e proprie hanno riguardato il mare di Agropoli su profondità che vanno da 0 a -9 metri, dalla baia di Trentova fino alla località Torre di Paestum in acque limpide o poco torbide in un periodo che va dagli ultimi dieci giorni di giugno ai primi di agosto.
Cominciamo dai primi passi verso la battigia…
Se si incrociano altri “colleghi”, il loro sguardo sarà calamitato verso la nostra arma…l Invictus è decisamente un arma che si fa guardare…linee aggraziate e mimetismo eccezionale sono i punti di forza estetici .
La funzionalità va a braccetto con l estetica…il fucile si gestisce senza nessuna difficoltà in tutte le fasi d utilizzo...dal caricamento allo sparo, l utilizzatore vivrà un esperienza piacevole e gratificante sotto tutti i punti di vista.
Nella caccia di superficie l intensità della corrente la farà da padrona e soprattutto nelle misure lunghe, il volume del fusto favorirà lo scarrocciamento dell arma rendendo leggermente più difficoltoso mantenere il puntamento.
In immersione, grazie all assenza di correnti significative durante i test, non ho riscontrato alcun problema.
Anche la vibrazione degli elastici durante il brandeggio è misteriosamente poco significativa…probabilmente utilizzando lo stracollaudato fusto HF in combinazione con gli elastici da 14, si determina questo piacevolissimo effetto.
CATTURE
Nonostante le condizioni del mare siano state quelle per me ottimali, l assenza di pesci dignitosi ha caratterizzato tutte le mie uscite.
I colleghi che uscivano dall acqua con polpi, saraghetti e facce poco allegre, hanno confermato quest assenza.
Nonostante il vuoto, l applicazione pratica di tutta la teoria acquisita, unita all uso di un fucile a mio umile avviso straordinario come precisione e brandeggiabilità, hanno consentito qualche buona cattura dal punto di vista tecnico.
Il primo tiro col 90 è stato da annali di pesca in apnea per quanto riguarda la precisione…cefalo fermo in corrente a poco meno di tre metri…tiro mirato alle branchie…dal basso verso l alto…sparo…asta e sagola sul fondo da un lato…cefalo stecchito con la scatola cranica scoperchiata dall asta dall altro…colpito pochi millimetri dal punto in cui avevo mirato…
Immancabili sparaglioni da sughetto (75).
Un mezzo chilo di pizzuto (90)
Una spigolotta da un 1740 grammi che si è rivelata la miglior cattura in apnea della settimana sull intero litorale agropolese (90).
Col 110 attualmente non ho padellato una sola sagoma…con la propulsione di serie il precisissimo tiro utile si ferma a 4 metri e mezzo circa…prova in caccia prevista per fine settembre/metà ottobre.
Chapeau quindi su tutta la linea…magari sui prossimi modelli mi accontentano e ci mettono solo spine d acciaio!!!
Edited by PieroRR - 18/9/2019, 16:35
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