| Dal mio punto di vista non si può dire in due parole, ma bisogna valutare troppo cose; ad esempio, se stai su una secca in medio fondale, con la mangianza a monte dei sommi, aspettando dalla base verso l'esterno ti arriveranno più facilmente i pelagici, mentre aspettando verso la base della secca puntando verso il sommo in direzione della mangianza, se vi sono dentici arriveranno più probabilmente a tiro così; ma non sempre è vero, bisogna anche valutare la corrente, come scende la secca (a sbalzo o obliqua),le condizioni di luce, l'orario, mare montante o in scaduta e altro.
Coi saraghi per dire non c'è una legge fissa anche perchè sono influenzati dalle situazioni di disturbo dei predatori, pregresse di ore o giorni.
Le orate (che tra le prede di rango son quelle che catturo maggiormente) praticamente ti arrivano sempre alte (staccate dal fondo), puntandoti col sole alle loro spalle, a costo di farti un girotondo da lontano a distanza da 180°, per poi puntarti.
Certo è che la corrente in genere la devi avere alle spalle, perchè il pesce ti sente da lontano e ti controlla meglio, ricevendo ogni minimo segnale che può percepire la sua linea laterale, da te emesso.
Coi predatori più grossi e sfrontati, (RIcciole piuttosto che spigole...) non ti conviene nasconderti troppo, ma devi essere abbastanza "analizzabile". La spigola sopratutto, se vede che dopo che mostra interesse, tendi a sparire, ti fa l'ombrellino e non la vedi più. Questo credo avvenga, perchè il suo mestiere è proprio il gioco del rimpiattino e del cammuffo dinamico, e se lo adotti tu, ha già capito la tua pericolosità! Quindi una volta che ha mostrato interesse immobilizzati e basta; è capace di arrivarti da dietro e scorrerti sopra il corpo, fino a fermarsi davanti alla tua testa e fare un lento dietrofront per guardarti negli occhi. E' il pesce più imprevedibile e curioso, ma se ti muovi appena, è persa.
Con l'orata devi anticipare i movimenti lentamente; ma è facile perchè arriva lentissima; e basta che non percepisca tutta la tua dimensione corporea; sopratutto ho l'impressione che si spaventi se percepisce la dimensione delle pinne; peggio ancora la specchiata della maschera, che seguendo (guardandola) il suo giro da sioux è sempre probabile quindi muovi la testa il meno possibile.
Col dentice devi imparare a rimpicciolirti progressivamente... Più si avvicina e più devi affossarti; sparire; schiacciarti sul fondo; quindi se hai un nascondiglio con buona presenza di posidonia scegli quello; ed occhio al fucile, sempre più nascosto possibile ma attento a non farlo legare dagli steli di posidonia... Mai protenderlo verso di lui, anzi retrarlo è meglio, quindi devi saper gestire il fucile molto spesso a braccio flesso, senza fargli assorbire rinculo.
L'aspetto attualmente, grazie al crescente affinamento di tecniche di agguato, viene considerato con una indebita superficialità, invece è una scienza vera e propria, che varia anche in base agli ambienti, alle aree geografiche e alle stagioni. Imparare a cogliere le più piccole diversificazioni fa la differenza, e una differenza enorme.
Mai tirare le apnee, non serve, se il pesce c'è lo vedi dopo una manciata di secondi; anche i dentici, se hai ben eseguito l'approccio al fondo che deve essere sempre molto soft; a pinne ferme; e con caduta leggera; soffice; silenziosa.
L'orata è l'unico pesce che vedi dopo un pochino, impiega un bel po' a farsi vedere; in questo caso, la sospensione sollevata all'arrivo sulla tua postazione, solletica maggiormente la sua attenzione.
Tutto quanto possiamo dirti è sommariamente indicativo, perchè quello che ognuno di noi può dirti, può essere relativo al suo modo di operare che spesso può contrastare tra un pescatore e l'altro, devi essere tu quindi a scoprire le tue formule.
Chiaramente se avessi modo di imparare con un grande pescatore alla Molteni, a cacciare i dotti (altro pesce bastardo a non finire), avresti insegnamenti infallibili, ma noi non siamo Riccardo Molteni o Renzo Mazzarri, i quali sicuramente hanno delle tecniche sopraffine ed assolute... Infallibili; certificate!
Sperimenta e rifletti sui successi e gli insuccessi, poi trai le tue conclusioni e metti appunto i tuoi sistemi.
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