Ciao sono abbastanza "acciaiofilo " per dirvi che state facendo un pò di casino
L' idea di temprare la punta dell' asta non è sbagliata, ma il problema sta nel fatto che una buona tempra è un trattamento tutt'altro che semplice da realizzare.
Basilare è conoscere esattamente la composizione dell' acciaio dell' asta, per determinare a quanto scaldarlo , poi va benissimo riscaldarlo e raffreddarlo velocemente , ma anche qui alcuni acciai vanno lasciati rafferddare in aria , altri nell' olio e altri nell' acqua.
Altra cosa fondamentale specie nel caso della punta dell' asta è non decarburarla altrimenti ciao indurimento.
Fossi in te farei così , ma tieni conto che siamo sempre nell' empirico :
Scalda pure la punta col cannello , ma fai attenzione a tenere sempre la punta all' interno della fiamma (all' interno della fiamma c'è molto meno ossigeno e riduci la decarburazione della punta) .
Assicurati che diventi di un bel rosso vivo (quasi bianco)
e poi buttala repentinamente in un bicchiere o barattolo di olio.
A questo punto la tempra è fatta e va fatta una sola volta.
ora l'acciaio è in condizione di massima durezza e fragilità (tipo vetro), e dobbiamo rinvenirlo.
Adesso si ripeti 3 volte il ciclo scaldala col cannello fino a vederla cambiare colore .
Nell' acciaio il colore cambia con la temperatura : marrone/giallo intorno ai 200 gradi
rosso /blu intorno ai 300
e poi lasciala raffreddare.
Secondo me non ci guadagni molto per via del fatto che non conoscendo il materiale , difficilmente riesci a fare un bel lavoro.
Su questo sito qualcosa spiegano e molto + chiaramente di me :-)))
ciao
Eros (non sono ingegnere)
http://www.frabusan.it/tempra.htm