PescaSub & Apnea

SINCOPE ,IO C'ERO, spero vi possa essere d'aiuto

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Termina_tor
view post Posted on 10/1/2010, 17:46




Come promesso vi racconto delle mie sincopi,non racconto di quando da salvato sono diventato salvatore...ma sicuramente l'esperienza ed il feeling con il compagno sono importantissimi per entrambi...si puo morire a -30 come a -10 nessun caso fa eccezione..meditate..meditate :D

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Sincope,io c'ero


Premessa: La mia testimonianza è atta al solo fine di comunicare di come sia pericoloso l'esternarsi
dall'elemento che ci accoglie, se noi ne abbiamo rispetto e non lo sfidiamo ,come facciamo con i nostri”limiti”,ne saremo accolti,altrimenti...

La mia personale esperienza di sincope,non si limita ad un solo caso,poiché ne ho avute 2 nella stessa stagione,, al di là del fatto che non le abbia mai cercate,mi sono servite ad evitare spiacevoli ed estreme situazioni non controllate dall'esperienza che fa il corso della vita e non la interrompe per un forzato avanzamento del proprio destino . A tal proposito mi permetterò di inserire in questo racconto un messaggio del tutto personale.

“Eiji Yoshikawa (1892 - 1962), celebre autore di romanzi storici, affermò che «un grande
carattere è forgiato dalle difficoltà.» Sopravvivere a una vita di sofferenze, di tempestosi alti
e bassi, forma individui di grande personalità.
La vera felicità si trova in questo stato vitale indistruttibile.”

Questa mia esperienza di sincope ,mi ha fatto scoprire quali siano i miei limiti ed i miei errori.
Senza una ricerca interiore,non si comprendono gli errori del nostro stato vitale,l'arroganza verso gli elementi,portano ad un solo risultato,l'inesorabile scontro con essi e la nostra sconfitta.

Scoperta la mia attitudine alla profondità,la mia prima conoscenza fu arricchita dalla visione dei vari dvd di pesca presenti sul mercato,nei quali per la maggiore apprendevo che la respirazione con espirazione esplosiva era la più usata dai più che commercializzavano video.

Comincia a pensare che per avere i risultati visti,dovessi usare tale ventilazione(di fatto una iperventilazione del nuovo e vecchio millennio),le sambe erano di gran lunga presenti e la sincope non si fece attendere a lungo,visto ciò che facevo al mio organismo.
Eviterò di fare nomi,nel rispetto della mia verità e delle persone che mi hanno salvato la vita.

La prima sincope:
Mi trovavo in Sardegna,con un vecchio amico,quello che poi mi disse quanto fosse sbagliato il mio modo di ventilarmi,eravamo in una secca bellissima,sita in S.Teresa di Gallura pescavamo da un po' ed io,al tempo,ero talmente preso dall'elemento e dalla mia prestanza fisica verso la profondità,che non mi rendevo conto del mio atteggiamento arrogante verso la mia vita ed il mare,faccio un ulteriore tuffo su questa secca spettacolare ad una profondità di -30 mt ,in prossimità del fondo,vedo un orata sui 4 kg,che scarta dal fondo,mi predispongo alla eventuale cattura dal lato della fuga,ma dell'orata nessuna traccia,intanto mi si avvicina un bel pizzuto,da dietro ed io,non curante,ne della profondità,ne del tempo d'attesa sul fondo,faccio roteare il mio 100 di 180° e sparo al pizzuto,portandolo su di peso e di piatto....

Il ricordo in superficie fu quello del mio compagno che mi sollevò la maschera,ed al mio:grazie ,ma ti sei impressionato?? sei sicuro che ne avevo bisogno?? Mi rispose di venire con lui sul gommone.

Lì il racconto dell'accaduto;ero salito in superficie,ma appena sopra il pelo dell'acqua ero svenuto ed inesorabilmente,avendo i polmoni vuoti,per effetto dell'espulsione involontaria dell'anidrite carbonica(le contrazioni diaframmatiche ne sono un avvisaglia..)scendevo verso il fondo.L'amico del tempo mi raccontò dell'accaduto e di quanto dovessi stare attento nel futuro con la mia ventilazione che inibivano notevolmente le mie contrazioni diaframmatiche.

La Seconda sincope:

A distanza di appena un mese(pressapoco) ebbi la mia seconda sincope.
Ero in Corsica in compagnia di un espertissimo ed attentissimo profondista,che mai lascia al caso nulla,nelle sua battute di pesca.
Terzo ed ultimo giorno di estenuante battute di pesca,svoltesi esclusivamente su secche profonde ,battute che iniziavano alla profondità di -20 e continuavano,con sveglia alle 4:30,fino al primo pomeriggio(alle 15.00)sulle batimetriche dei -27 -30.

Avevamo passato tutti i migliori hot spot,senza trovare ciò che osannatamente cercavamo,i DENTICI!! facemmo le ultime 2 secche ,una guglia che risaliva dai -50 ai -27,il mio compagno dall'ora,mi concesse il primo tuffo,ero perfettamente assuefatto alla profondità,feci il tuffo a -28 e non avvertì nessuna avvisaglia che mi facesse pensare alla presenza dei dentici,ma c'erano molti saraghi ed un”gregge”di corvine....10 mt. più giù:-0 Avviso il mio compagno della situazione e da lì a poco ci ritroviamo a sparare corvine a -40 mt,solo che personalmente non riesco a gestire l'atto di compensazione,vista la profondità e la velocità di discesa,allora ci accordiamo di”incontrarci “ a metà strada dalla superficie ed il fondo...dopo un bel tran tran e 8 corpulenti corvine,ci spostammo su di un ultima secca con un bel masso,zeppo di corvine(appunto..)a -36 mt.

Il mio compagno fa il primo tuffo,ma a circa -15 mt lo vedo che si mette in orizzontale con il fucile in brandeggio,risale e mi dice che aveva visto un tonno di circa 100,00kg...:-0

Tocca a me,mi ventilo(con ventilazione esplosiva...)ed appena dopo pochi metri dalla capovolta sento una sensazione di onnipotenza,che,con il senno del poi, mi sarebbe risultato un vera avvisaglia di pericolo. A metà strada,mi metto in posizione orizzontale,per vedere se tante volte il tonno sia tornato indietro,QUI IL MIO PRIMO ERRORE:Il tonno non c'è, ed io riprendo il mio tuffo nel blu.,Indirizzato dal mio compagno, sul fondale e da che punto avrei trovato le corvine(un sasso appoggiato su di un fondale di sabbia che formava un C ai piedi della secca...a -36mt),vedo la “C”e con essa le corvine,una di queste si stacca dal fondo e va verso l'imboccatura della tana,la seguo,ed un attimo prima che si ritrae,le lancio un tiro preciso che la trafigge alla testa.

SECONDO ERRORE:Mi metto a ragionare a -36 per come liberare il mulinello di un fucile non mio. Risalgo lentamente,con gli occhi chiusi e le gambe”legnose”e man mano che risalgo sento sempre più la fatica nel farlo,ad ogni pinneggiata,ogni metro mi sembrava essere chilometri.mi “aggrappo” al fucile che stringo con forza,ma che avrei dovuto mollare visto anche l'attrito che facevano gli elastici piegati dalla presenza della testata. Finalmente arrivo in superficie e cosa faccio?

IL TERZO ERRORE: anziché respirare con ritmo necessario al recupero mi metto a parlare,per giustificare il mio braccio sinistro che si muove senza controllo...da lì ad un attimo dopo svengo,e mi ritrovo senza la maschera ed un po stordito.

La lezione che ho imparato è stata sicuramente che avrei dovuto cambiare modo di ventilarmi da lì a poco,di fatto,da quando effettuo la ventilazione con ritmi lenti di aspirazione ed espirazione(5 secondi ad atto..)non ho più avuto accenni di Sambe e la sincope è un ricordo lontano,ma sempre impresso nella mia mente... di cambiare tipologia di pesca e di non stressare il mio organismo con levatacce e ricerca estenuante del pesce”ad ogni costo”poiché il prezzo potrebbe essere incongruo per l'alto valore che ha la vita.

L'armonia che vogliamo con il liquido,la stessa”fluidità”si innesca cominciando dalla ventilazione lenta e la ricerca della tranquillità nella stessa( la Pranayama)altro non è che il controllo dell'energia attraverso la respirazione.

Sono pronto ad esaudire ogni dubbio ed ogni domanda,qualora ci fossero.

Saluti
Antonio Coppola
 
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cioccista
view post Posted on 10/1/2010, 18:02




una sola domanda anche se un po cruda...se ti fossi trovato a pescare con qualcuno un po distrattoo inesperto,quando hai beccato la sincope, saresti morto???
scusa se sembra cruda..ma io che purtroppo pesco da solo devo triplicare la mia attenzione....
 
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carcris
view post Posted on 10/1/2010, 18:05




:) Caspita Anto' che minuziosità e precisione dei racconti:

Una domanda ..ma dopo aver avuto la 1° di solito
c'è un grosso momento di riflessione e paura che spinge
psicologicamente la stragrande maggioranza dei p.sub
a trattenersi e intimoriti a nn scendere piu' per
tanto tempo a profondità abissali.

TU nn hai avuto questo tipo di timore?

Avevi considerato la 1° solo un incidente di percorso
che poteva essere facilmente dimenticato?

......purtroppo coincide molto il racconto con azioni
e movimenti di uno dei miei amici che nn c'è piu'... :cry:

un'ultima cosa...se puoi dirmelo.... ma è capitato nello stesso
periodo della foto che hai ora nel tuo nik e soprattutto
nel tuo cuore? :cry:
 
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Chisa237
view post Posted on 10/1/2010, 18:07





per adesso, ad una lettura immediata, non mi va di sporcare la sensazione di gratitudine per come ti sei esposto, antonio, con richieste di altre spiegazioni. Da tempo ormai mi sei "maestro" e fratello di pesca e di vita: ammiro anche il tuo coraggio, stavolta, nel metterti in discussione perché altri imparino da ciò che ti è capitato...

:clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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pipip
view post Posted on 10/1/2010, 18:14




agghiacciante il tuo racconto....in molti errori mi riconosco anch'io...tipo parlare uinvece di pensare a respirare dopo un lungo tuffo.fino ad ora ho avuto solo un giramento di testa fortissimo,fu d'inverno feci un tuffo a 20 metri e' lacqua era ghiacciata 12 gradi appena e la respirazione fu veloce e forzata e da allora cerco di respirare molto lentamente 5 secondi per atto,ma l'espirazione attualmente la faccio in maniera esplosiva facendo durare l'atto dopo l'esplosione del diaframma per 5 secondi.leggendo il tuo racconto quello che faccio e' un'errore.sono 3 anni che uso questa tecnica e non ho mai sofferto nulla..dici che sono stato fortunato??tu la respirazione esplosiva quanto la facevi durare??io ripeto l'atto per 4 volte prima del tuffo,sempre rispettando ' 5 secondi.come la fai la respirazione tu adesso?
un po' mi preoccupa la tua storia


:bye1.gif:
 
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AlexPux
view post Posted on 10/1/2010, 18:18




..........certamente non manca materiale per riflessioni......grazie per aver condiviso con noi.

Una sola domanda, a cosa ti riferisci quando sulla seconda sincope parli di braccio sinistro fuori controllo? E' un sintomo di preavviso?
 
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view post Posted on 10/1/2010, 19:15
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Spigolaro

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una cosa che non hai menzionato sono i tempidi superficie, il motivo è che li rispetti abbondantemente o il contrario? oppure credi che non hanno influito sugli episodi?
 
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JUMP66
view post Posted on 11/1/2010, 10:54




Grazie Antonio. Credo che questa tipoligia di interventi sia utile moltissimo ai neofiti ed a chi con l'esperienza tende ad abbassare la guardia.
 
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view post Posted on 11/1/2010, 11:33
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Big Denticiaro

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agghiacciante racconto!!

occhi aperti ragazzi!!!
 
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mazzilla
view post Posted on 11/1/2010, 12:06




Questo si che fa riflettere.. e tanto..... :cry:
 
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°°Giacomo°°
view post Posted on 11/1/2010, 13:15




grazie del racconto, grazie di condividere le tue esperienze personali che credo ti sia ancora emotivamente difficile ripercorrere

come dici tu giustamente la respirazione esplosiva è in qualche video di pesca indicata come la migliore,
mentre è pericolosissima.

dimostri di essere un grande Uomo prima ancora di un bravo Psub,
non ci conosciamo ma mi permetto di dirtelo ;)
 
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marcello79
view post Posted on 11/1/2010, 17:02




Eeeh Antonio Antonio....io non mi rispecchio nel tuo modo di vivere la sincope, ho avuto si e no 4 sambe, non ho mai fatto aspetti a mezza acqua x poi tornare sui miei passi e scendere ancora piu' giu', appena risalgo respiro subito...pero' con il tuo racconto si capisce ancora meglio l'importanza del compagno nei tuffi fondi..(nel tuo caso)
 
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Angelozzi Maurizio
view post Posted on 11/1/2010, 17:26




Permettimi di ringraziarti per il servizio che rendi alla comunità, non sono molti i psub che lo fanno. Utilissimo soprattutto per quanti sostengono la correttezza della respirazione detta "esplosiva" che si concretizza, come hai sperimentatro, in una effettiva iperventilazione. La forte espirazione prodotta dalla contrazione violenta del diaframma non fa altro che espellere più aria di quanta ne aspiriamo abbassando inevitabilmente i livelli di co2. Lo ribadisco "inevitabilmente". Questo come sapete tutti ritarda le contrazioni sulle quali, vorrei raccomandare ai più giovani, di non contare. Non è certo che debbano manifestarsi un numero x di contrazioni prima della samba o della sincope. Si deve sempre risalire prima. Oggi potremmo avere 5, dieci contrazioni, domani una sola. Il nostro fisico non assicura sempre le stesse prestazioni, ascoltate sempre i segnali del nostro corpo.
So bene che alcuni forti pescatori usano questa tecnica ma hanno diversi decenni di pesca ad alto livello sulle spalle e riescono a riconoscere anche i segnali più insignificanti per risalire in largo anticipo e forse per questo possono gestire una simile respirazione.
Putroppo in alcuni forum, ho letto di "presunti" istruttori di apnea (presunti perchè forse non hanno tantissime ore di pesca alle spalle ma solo tanta piscina e la prestanza fisica dalla loro) che la considerano utile. E' un errore gravissimo, che potrebbero pagare i ragazzi più dotati affascinati dalla profondità.
Pensate a divertirvi che è poi il fine ultimo della pescasub e se possibile fatelo in coppia (assolutamente obbligatorio oltre certe profondità) perchè le emozioni di una belle cattura è molto più bello viverle insieme.
Mando un caro saluto e un abbraccio ad Antonio.
 
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view post Posted on 11/1/2010, 19:48
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Spigolaro

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Antò quasi quasi mi rivedo nelle tue situazioni.... E' verissimo quando dici che uscire fuori da certe situazioni ti fa capire i tuoi limiti... io ho vissuto 3 volte situazioni in cui ho avuto stati presincopali e fortunatamente in tutti i casi c'era il mio compagno storico di pesca (Long Hua Shi del forum) che mi ha dato assistenza...La prima volta fu davvero brutta, non la scorderò mai :( come ha detto Carcris mi presi un forte spavento e pensai seriamente di rimanere a riposo x un po di tempo... xkè sentire il corpo che si muove autonomamente dalla tua volontà (come ha detto Termi "braccio che si muoveva senza controllo") ti fa letteralmente cagare sotto :cry:
In quella occasione oltre al tremolio del corpo la cosa che mi shockò di + fu il respiro incontrollato...espirazione ed inspirazione veloci ed incontrollate che se ne vanno x i fatti loro e sulle quali tu non ci puoi fare nulla. Fu un episodio tanto brutto...quanto utile -_-

A questo proposito vi voglio raccontare la 2a volta che ebbi questi sintomi, ai quali xò seppi reagire decisamente meglio.

Estate 2000, isola di Itaca, Grecia: alla base di una parete che sprofondava sino ai 32-33 mt avevamo visto un nutrito branco di dentici, tutti belli corpulenti. Il nostro alternarsi in aspetti un po + su sui 25 (sfruttavamo la posidonia x nasconderci che xò finiva proprio a quella batimetrica) si era rivelata ahimè infruttuosa e i dentici causa anche una leggera corrente non ne volevano sapere di fare qualche metro in su x venirci a guardare. In preda all'ingenuo furore giovanile dissi al mio compagno, riferendomi ai dentici: "Beh mo ca**i loro..." :hmm.gif: e mi preparai x una immersione + fonda, anche se realmente nn sapevo QUANTO potesse esserlo.
Respiri lenti, ampi (mai iperventilato) e giù....5 mt....10 mt....15 mt....20 mt.....si vede bene il fondo, intravedo 2-3 cerniotte in candela e mi appresto a fare un tiro in caduta, quando in alcuni punti e a contrasto con la sabbia del fondo si iniziavano a vedere decine di sagome che fluttuavano lente in corrente a mo di salpe....solo che erano tutti dentici :blink:
Devio leggermente la caduta x non andargli a finire proprio sopra e mi appresto ad appoggiarmi sul fondo x un aspetto (32 mt :unsure: ) una volta accovacciato ed alzato la testa lo spettacolo che mi si presentò fu da stroncare il fiato...senza contare quelli che avevo a dx a sx o dietro, avevo almeno 50 dentici di fronte a me tutti di muso che lentamente si avvicinavano...a mo di esercito, tutti uniti e compatti, e di tutte le misure :wacko:
Avevo con me un Demka 120 e avrei potuto già sparare, solo che x paura di sbagliare il pesce aspettai qualche altro secondo che si avvicinassero di più (primo errore); più i secondi passavano, più loro si avvicinavano....tanto che quando mi decisi a sparare il dentice lo avevo a 1,5 mt dalla punta del fucile, e l'asta gli entrò dalla bocca rompendogli i denti uscendo dalla coda, ma rimanendo nell'asta senza insagolarlo.
Come mi staccai dal fondo x risalire aprii il mulinello e mi accorsi che un giro di dynema era uscito fuori dal tamburo stringendosi sulla leva della frizione, e (secondo errore) tentai in risalita di sbloccarlo; visto che nn ci riuscivo decisi di tenere il fucile in mano e risalire 'tirandomi' il pesce dietro (terzo errore).... risalendo alzai la testa ed il ricordo di quella colonna d'acqua che mi sovrastava è vivo ancora oggi nella mia memoria (fortunatamente). Con calma chiusi gli occhi e mi concentrai sulla risalita; arrivato al punto di rottura dei polmoni, quando ormai non ce la facevo davvero più, aprii gli occhi e vidi che avevo la superficie a 1 mt....uscito fuori la prima cosa che ricordo è il mio compagno che stava di fronte a me e che preoccupato x il lungo tempo d'immersione (erano passati + di 2 minuti) mi si era avvicinato x controllare che tutto fosse ok.
Ecco xò che iniziarono i sintomi presincope: preceduti da una flashata bianca (i tuoi occhi vedono tutto bianco x qualche istante) ebbi forte tremolio lungo tutto il corpo e quel respiro incontrollato che già avevo sperimentato; questa volta xò fu diverso.... sapevo che dopo qualche secondo mi sarebbe passato, ed infatti una volta ripreso il pieno controllo del respiro, anche se ancora col fiatone, diedi l'ok al mio compagno che si dedicò al dentice che ancora sbatteva nell'asta (fortunatamente dico io, xkè se al posto di avere l'asta in corpo interamente x lungo l'avessi preso laterale o peggio insagolato....chissà come sarebbe andata a finire).

Vedete, quando ero sul fondo già sapevo, anche se non al 100%, che stavo sbagliando; il primo pensiero deve andare a noi e alla nostra sicurezza, io avrei dovuto sparare subito al pesce, e una volta visto che il mulinello nn andava direttamente lasciare tutto lì x poi cercarlo con immersioni successive, e non certo risalire con capra e cavoli al seguito.
La cosa difficile è rendersi conto che ciò che stiamo andando fare comporterà un dispendio di tempo/ossigeno superiore a quello che possiamo permetterci, quindi prendere la saggia decisione di lasciar perdere o rifare il tuffo. Non sempre, o meglio quasi mai, ci sarà qualcuno a controllarci in superficie e quindi i primi a vegliare sulla nostra sicurezza dobbiamo essere noi.

Spero con questo racconto di aver contribuito in piccola parte a questo topic :bye1.gif:
 
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iaxx
view post Posted on 11/1/2010, 20:37




Non credo di aver mai rischiato una sincope; ricordo una volta però di aver catturato un polpo sui 15 metri; durante la risalita questi si è aperto a ventaglio (era piuttosto grosso) e mi ha rallentato; tuttavia non mi sentivo affatto in affanno, nonostante la risalita richiedesse una certo sforzo muscolare. Con gli occhi tenevo d'occhio il polpo e non mi accorgevo che nonostante la fatica fatta non guadagnavo neanche un po' di metri verso la superficie. Mi metto in posizione più idrodinamica per coprire gli ultimi due metri quando, all'improvviso, le mie gambe iniziano a muoversi in maniera convulsa...forse ormai la spinta positiva degli ultimi metri mi ha riportato in superficie...e ho iniziato a respirare....è questa che voi intendete per "samba" o presincope.

Se si, allora io c'ero! :o:
 
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121 replies since 10/1/2010, 17:46   7964 views
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