Dunque premetto che questa non vuol assolutamente essere una provocazione, ma solo il proseguimento della chiacchierata fatta domenica pomeriggio in coda al convegno FIPSAS tenutosi all'EUDI.
Innanzitutto, scrivo qui sapendo che il diretto interessato leggerà...: ho questo sentore, in quanto domenica ho avuto la netta sensazione che Azzali, nel suo discorso, rispondesse con vigore a una questione che io qui, su questo forum, avevo sollevato a suo tempo a proposito di "
brevettati rispettosi del mare" e "
AMP"...
Tuttavia, e lo ripeto, questo topic non ha scopo polemico, ma solo dialogativo, per cui prego chi fosse tentato a farsi avanti solo per alzare il polverone, di astenersi. La cosa è seria. Come del resto la situazione in cui versiamo.
Dunque, egregio Professor Azzali...
Innanzitutto una cosa: Lei ha sempre dichiarato di non poter rappresentare chi "
non vuol farsi rappresentare"..., ma spero che comunque accetterà un dialogo, visto che ora, con la vostra proposta della licenza obbligatoria, l'influenza della federazione tende a farsi sentire anche all'esterno di essa! Spero converrà, insomma, che il "dialogo" non può rimanere tra le mura della federazione, ora che state cercando di "allungare" gli effetti anche al di fuori!
E quindi, visto il poco tempo che avevamo ieri a disposizione, vorrei rilanciare quel dialogo qui. Dialogo che pure era interessante, visto che quantomeno, era presente un contraddittorio!
Infatti vorrei puntualizzare come sia assolutamente sterile, inutile, o addirittura stupido, "dialogare" senza un contraddittorio. Senza un contraddittorio, ammetterà -spero- che nessuno farebbe rilevare eventuali errori! Nessuno obietterebbe, magari in modo costruttivo!
Ma certo, in federazione forse al contraddittorio non siete molto abituati...: me ne sono accorto quando è partito l'applauso in chiusura del suo discorso, quando Lei ha concluso con quel trionfante «
E' tutta colpa della pesca notturna e della trainetta!!»
... Beh, personalmente apprezzo molto la dote di sintesi; tuttavia non immaginavo che i nostri problemi fossero così banalmente individuabili! Vorrebbe, Lei, forse sostenere che se vietassimo la trainetta (la pesca notturna già lo è)... avremmo risolto tutti i nostri guai?
Ma io francamente questa "tecnica" (se così si può definire) nel mare che frequento non l'ho mai vista fare, eppure mi pare che problemi ce ne siano lo stesso...: mi sfugge forse qualcosa?
Ma torniamo alla proposta di cui si discuteva: Lei faceva grosso modo un discorso così (
mi corregga se sbaglio): «
Diamo, ognuno di noi, 20 €uro (così: una cifra per dire) allo Stato, in modo che lo Stato, contando quei biglietti da 20, poi sappia noi quanti siamo!»...
Bella... Però, oddio: non sono un economista e quindi certe cose potrebbero sfuggirmi...: ma non è troppo complicato come passaggio, se il fine è solo di "contarci"? Si, capisco che contare biglietti da 20 sia più semplice che contare persone (...); tuttavia non considera che quei soldi "usciranno" da tasche già di per sé onerate, e con il rischio che, come capita sempre in Italia, una volta imparata la strada poi quei soldi continuino anche in seguito ad uscire, e magari sempre di più? E tutto questo, poi, con quale vantaggio?
Personalmente vedo solo danni: dalla perdita economica, alla "schedatura" del singolo pescasub che magari così si troverà già bello pronto per il passo successivo: il "
porto d'armi"; fino a quello che potrebbe essere il problema più grosso: ovvero trovarcisi con un consistente ostacolo che si para dinanzi al neofita, che magari oggi pescherebbe il polipetto col cinquepunte ma magari domani si potrebbe evolvere nel migliore di noi, col rischio che la nostra Categoria, con gli anni vada estinguendosi come la tenue fiammella di una candela...
Finiremo "
lacrime nella pioggia" come il Roy di
Blade Runner? Finiremo con il nostro "
Ho visto cose che voi umani..."?...
E tutto questo... solo per "contarci"??