CITAZIONE (NICO.GAL82 @ 7/3/2008, 15:37)
dopo aver visto il primo dei due video.........................cmq penso che arrivare a quel livello per un pescasub sia veramente assurdo.......................
non condivido proprio questo modo di intendere la pescasub......................il fatto di pensare che piu' si allungano le apnee e piu' c'e' la possibilita' di prendere pesci o cmq a che pro cercare di arrivare al limite quando non si prAtica l'apnea a livelli esorbitanti "tipo GENONI - PELLIZZARI"........................PERCHE'
perche' non accontentarsi o perche' non risalire quando il bisogno di aria inizia a farsi sentire?????????????????????PERCHE'
che motivo c'e' di conoscere o di arrivare ai propri limiti??????
Capisco il tuo punto di vista, ma forse c'è un piccolo e fondamentale fraintendimento.
Un corso di apnea NON serve ad arrivare al limite, ma esattamente a fare il contrario.
Cioè conoscere il proprio corpo ed i propri limiti ( le famigerate contrazioni diaframmatiche sono solo una piccola parte del discorso) per NON TOCCARLI MAI.
Come vedi, un amico ha posto un problema: " io non sento le contrazioni!".
Un altro ti potrebbe dire ( ed a ragione!) " Io a 20 metri sto benissimo e non sento fame d'aria"
E come fai a discernere, se non hai qualcuno che ti insegna perché ciò accade e che effetto ha?
Potresti pensare di essere un superman...ed invece sei solo uno che rischia un casino.
I superman dell'apnea...quelli cercano il record. La pelle è loro.
Io, personalmente, non sono assolutamente d'accordo con certi sistemi di rischio "programmato".
Ma in pesca può accadere di rischiare ben di più, appunto perchè nulla è programmato ne' programmabile, e ci si può semplicemente far "prendere la mano" dall'azione di caccia. Per cui, piuttosto che farsi fregare dall'afflusso di adrenalina....
MEGLIO CONOSCERE I PROPRI LIMITI.
Dopo di ciò, sono d'accordo sul tuo assunto di fondo. Neanche un dentice da 20 kg vale la mia pelle.