Posts written by Claudio Basili

Domanda, Claudio, dal punto di vista dell' idrodinamica, paga molto pegno rispetto al monofilo? 🙄

Embè.... che la chiudi così ??? Che cosa hai visto... preso ...?

Ragazzuoli dell'Ares mi sono preso anche il 75 e confermo gli stessi pregi del fratello maggiore.
L'assetto è sempre leggermente negativo in punta ma in mira è comunque molto leggero.
Brandeggio Ottimo come molto buona la stabilità in presenza di risacca, il fusto nn fa vela. Nel tiro stabilissimo secondo me regge tranquillamente allestimenti più pepati.
A differenza del 95 ho lasciato la sua asta originale che dovrebbe essere una 105 cm e su questa misura mi trovo benissimo è molto rigida e con pochissimo effetto spire.

Sono ricaduto sul sagolino mono salvimar ed ho imbobinato il mulo con del monogreen da 1,2 collegato direttamente sull'asta, lo stesso non interferisce nel tiro e non crea problemi di ritenuta sullo sgancia sagola... solo che sto czz di sagolino tende a impigliarsi ovunque e dopo il tiro in corrente te lo trovi attorcigliato sul corpo.

Rimango comunque dell'idea che come terminale il nylon sia ancora la soluzione ideale tralasciando la necessità di sleeves vari e o nodi ruba tempo.

In effetti Salvimar ha Quattrone, che evidentemente è rimasto uno che progetta con cognizione di causa scendendo in acqua.
Personalmente sono infatuato dell'Hero. Pazienza per il brandeggio un po' critico, ma in buona parte compensato dal fatto che un Hero spara molto di più di un pari lunghezza (porta aste pesanti, oltretutto).
Pazienza, dicevo, perché è studiato nei dettagli e lo trovo davvero notevole. Evito di suscitare contrapposizioni ma lo preferisco ad arbalete molto più costosi e blasonati.
Come dici tu, Giovanni, e come concorda Claudio, è importantissimo che chi produce un arba ci scenda anche in acqua

Parere personale, le grandi marche ormai non hanno più quel team di atleti che avevano un tempo e non perdono più di tanto tempo in prove sul campo, o meglio si qualcosa fanno ma giusto delle piccole limature a quelle che sono per loro scelte commerciali irrinunciabili, quindi di base sono prodotti a volte molto belli e accattivanti ma decisamente poco performanti.
Poi normale che dati in mano al super campione di turno che scende con piombo mobile a 50 mt a parare il cernione fanno scena...
Idem sul discorso progettazione e scelta materiali costruttivi e modalità costruttive, Marco Bonfanti ha sfornato gioielli in carbonio, non fucili, ma la C4 di oggi è Omer non Marco Bonfanti e gli attuali fucili sono il fantasma di quelli che furono i C4 di Marco Bonfanti.

Oggi come oggi ci sono produttori che puntano moltissimo sull'agonismo e basano la produzione proprio sulle specifiche dei loro atleti, fucili fatti e pensati per pescare, su direttive di chi a pesca ci va, tanto.
La cosa bella è che hanno 9 volte su 10 prezzi molto ma molto più onesti di altri, esempio su tutti proprio Pathos cosi come Sigal, per restare in ambito arbalete, a seguire ci metterei Salvimar.
Poi ovvio ci sono dei fucili pazzeschi, ma lo sono anche nel costo e sono appannaggio di chi può spendere tante centinaia di euro per il solo schioppo.
Se dovessi consigliare un arbalete oggi come oggi senza dubbio su uno delle tre marche sopra riportate.