Non si riceve la saggezza, bisogna scoprirla da sé, dopo un tragitto che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci(M.P.)
Non tutti coloro che vagano sono persi / J.R.R. Tolkien
E molto altro ancora..........
Ebbene si, sono un viaggiatore, lo sono sempre stato, ma sono anche un pescatore subacqueo e a volte le 2 cose coincidono(almeno una volta all'anno).
Era un po che fantasticavo di questo viaggio e cosi' nel frattempo spulciavo cartine, prendevo contatti, facevo domande, giravo forum ,leggevo racconti ecc.ecc ma qualcosa di non pensato rimaneva sempre nell'ombra,quella casualita' che ci vuole in ogni avventura.
7 aprile......ALLA FINE HO COMPRATO I BIGLIETTI ED è INIZIATA L'AVVENTURA.
Ho deciso per il sud est asiatico, perchè ne sono innamorato ed un po lo conosco ma questa volta è un'altra storia.
Dopo un tira e molla durato mesi, la mia consorte decide di non venire, dando cosi' il via a un trend di viaggi annuali in solitaria in giro per 7 mari alla ricerca dei reef piu' belli, delle isole piu' selvagge e di un salto in atmosfere d'altri tempi finchè la globalizzazione non appiattira' tutto.
Non c'è molto tempo.
Non è la prima volta che viaggio da solo, ma è sempre un'emozione nuova, soprattutto in luoghi sconosciuti,molto diversi ed estremi.
Taglio corto...........
18gg di vacanza per raggiungere un'arcipelago indonesiano passando da Bangkok la mia amata BKK.
Arrivo in Thailandia dopo uno scalo in Kuwait.........non faccio in tempo ad arrivare all'hotel, dal Suvarnabumi che la mattina dopo prendo il Taxi per tornarci ed imbarcarmi alla volta dell'Indonesia.
Al mio arrivo mi aspetta il driver che dopo 11 ore di jeep mi lascera' all'imbarco per la prima isola.
Viaggio di notte nella giungla su strade da camel trophy ed al mattino arriviamo in un a citta' dormiente dove un barcone da 20 m in legno sta caricando ogni sorta di cose insieme alla gente per rifornire la popolazione isolana.
Ghiaccio in blocchi viene spaccato con le accette sulla banchina e caricato nelle casse, galline e galli da combattimento ,travi di legno e corrispondenza, mentre io non vedo l'ora di salpare e addormentarmi sul ponte ,ormai stremato, do una mano agli scaricatori in modo da accelerare la partenza.
Tutti guardano con stupore lo straniero ed il suo strano bagaglio, facendosi' tante domande che piu' avanti mi sommergeranno come un fiume di curiosita' ingenua.
Dopo un lungo viaggio con un borsone da 114litrix30kg, uno zaino da 10kg e un portafucili da 15kg,mi sembra un'impresa titanica scaricare tutto sull'isola,ma è il paradiso che sognavo e ce la faccio.
Ci sono 4 bungalows spartani in legno ma funzionali e sono l'unica struttura dell'isola.
Letto pulito, zanzariera, finestra gabinetto e acqua non potabile e qualche ora al giorno di elettricita'.
Niente rete niente internet.
Danny il proprietario, un indonesiano di 40 anni mi accoglie con entusiasmo e mi presenta gli altri ospiti che ci lasceranno da soli per il resto della vacanza dopo solo 3 giorni:una giovane coppia di finlandesi molto simpatica, lei bellissima, ed un globe trotter tedesco con la sua bicicletta da turismo.
Tutti viaggiatori incalliti, una fonte infinita di aneddoti e notizie preziose sui paesi visitati.
Pesco , mangio e dormo per 10 giorni in un paradiso da scoprire piano piano.
A volte parto da terra, a volte affitto la barca del Cugino di Danny che per una 30ina di dollari mi scarrozza dove voglio nell'arcipelago.
Porto con me la cam, la posiziono sulla testa , ma non la so usare, sono sempre stato restio, e pago la mia incompetenza con filmati quasi del tutto inutili.
A volte si pesca con la presenza di squali black tip, ma se non si porta il pesce in cintura e si evita di spargere sangue inutile in mare, non si innesca la loro frenesia alimentare e non attaccano stanno lontani.
L'atrtrezzatura è perfetta per quello che devo fare.
1-Mr carbon 120
2-Urukay 105
3-muta mimetica 3mm di cui usero' solo il sopra
4-muta mimetica licra di cui usero' il pantalone
2 maschere, coltello lungo , pinne da reef in polimero 4 kg in marsigliese e tutti i possibili ricambi del caso.
Ci sono i pesci che mi aspettavo e molti che non conosco.
Misure decenti ma mi aspettavo di piu'
Golden trevally, Blue Fin trevally , rainbow runner, dog tooth tuna, barracuda,Coral trout ecc.
Cerco di interpretare il posto e alla fine ci riesco.Riesco anche a capire come girano i pesci ma in oceano senza qualcuno che ti spieghi è piu' difficile.
Durante le notti insonni mi accorgo che la baia davanti alla capanna, si riempe di 5 barche che se ne vanno all'alba.C'è chi pesca con la lampara, chi con le reti,chi con le coffe..........a volte fanno casino ma per fortuna dal 2011 nessuno pesca piu' con le bombe.
Mi lamento con Danny e gli dico che se non fa qualcosa, tra qualche anno, la sua baia, non offrira' piu' nessuno spettacolo per lo snorkeling e per l'ara, tantomeno per la pesca sub.
Altre notti invece nessun segno di vita, la luna non è buona e i locali lo sanno.
Il posto è pescoso si vede, ma ho visto reef piu' belli.
La mia tecnica di pesca è efficace, forse troppo in certi casi, quindi limito le catture a quello che riusciamo a mangiare noi e qualcuno del villaggio vicino.
Sono soddisfatto ma la prossima volta ci spingeremo piu' lontano.
Adesso so dove andare a cercare qualcosa di piu' sostanzioso che non sempre i locali ti vogliono far trovare(tutto il mondo è paese no?!)
photo hostingFiniscono i giorni di pesca e ricomincio il mio giro di ritorno, ma non sono triste.
La pesca è andata bene ,non ci sono stati spiacevoli contrattempi di nessun genere per fortuna.
ln certi posti bisogna lavorare costantemente perchè tutto fili liscio, cercare di prevenire quello che si puo'.
Adesso riparto alla volta della piu' civilizzata Thailandia dove faro' una decopressione nella caotica vita di Bangkok in un bell'albergo che conosco.
Non ho speso molto e posso esagerare un po.
Dopo sta faticaccia ci vuole, poi 3 giorni e si riparte per Roma.
La capitale è sempre lei, magari un po troppo modernizzata , il progresso corre veloce e l'Asia è al primo posto.
Gli asiatici non si rendono conto che si spazzano via angoli di storia e di vita che la gente ama e apprezza da generazioni per far spazio a quartieri asettici senza identita' e atmosfera, è un problema mondiale ma in alcuni paesi hanno bruciato le tappe e la cosa salta di piu' all'occhio.
So dove cercare ma non ho molto tempo, faccio quello che posso per trovare posticini tipici dove gustare una birra ghiacciata che ti salvi dal vortice di caldo asfissiante e gustare una piccantissima papaya salad col granchio fermentato che mi piace tanto e altre leccornie thailandesi in qualche mercatino poco turistico.
Aria condizionata, vasca da bagno e grandi dormite prima di ripartire.
pic uploadE' arrivato il giorno di partire taxi aeroporto , l'ultimo scoglio da affrontare il check in e l'eccedenza del bagaglio.Un incubo che mi ha accompagnato tutto il viaggio.
Sposto qualche cosa nel bagaglio a mano, imbarco speciale anche per il borsone, ma alla fine ce la faccio.
Tornare a casa fa anche piacere dopo una bella avventura, ma il tempo di ricaricare le pile e si ricomincia a sognare ............
E' bello avere un porto sicuro dove ripararsi, ma i porti sono fatti per salpare........
A fine novembre ci riprovo , stesso immenso paese ma Destinazione diversa ,stavolta latitudine sub equatoriale.
Sto terminando l'organizzazione con l'aiuto di un amico indonesiano che vuole imparare e farsi un po di pubblicita', ma mi piacerebbe trovare uno o 2 pazzi come me per condividere questa bella avventura, vero Dan73?
Un saluto a tutti i pescatori/sognatori/avventurieri.
Edited by tambara1 - 29/7/2019, 23:42