Premetto che non vi faccio vedere i video perché secondo me è più emozionante leggere un racconto che visionare un filmato
.
Detto ciò iniziamo con il racconto...
Il mio lavoro, mi consente di essere libero quando voglio ma con largo anticipo e di conseguenza non posso sapere le condizioni che ci saranno tra 10 gg. D'accordo con nettuno82, di seguito Antonio, programmiamo un uscita per il 7 Novembre.
È mercoledì 5 novembre e, come già preannunciato, una mareggiata si abbatte violentemente su Liguria e Toscana (cito queste regioni perché più vicine a me) provocando non pochi problemi specialmente agli abitanti di Marina di Carrara per la rottura di un argine che li mette in ginocchio.
Contatto gli amici liguri e il buon Tricheco mi riferisce che ha dovuto ancorare il suo gommone ad un pino perché aveva rotto gli ormeggi e le onde, che di solito stanno 70 cm al di sotto della banchina, l'avevano superata abbondantemente ma per fortuna nulla di grave. Successivamente posterà le immagini che mi lasceranno pietrificato
. Sperando che non abbiano a subire ulteriori danni
continuo a controllare il sito LAMMA per vedere come si evolve la perturbazione.
L'indomani, nonostante il mare si sia notevolmente calmato, le condizioni per la già organizzata pescata di giorno 7 non sembrano buone. Allora si decide di tentare un'alba giorno 8. Effettivamente era l'unico momento propizio visto che già nel pomeriggio, dello stesso giorno, le onde si alzavano oltre il metro e mezzo e la risacca si sarebbe nuovamente mossa parecchio.
La sveglia suonerà alle ore 3.00 e alle 3.30 passo a prenderlo e, caricato tutto in macchina, si parte verso Sestri Levante dove speriamo di trovare un po' più di visibilità rispetto ad altre zone. Arrivati alle ore 6.00 e scesi dalla macchina l'aria fresca mattutina si fà sentire così iniziamo subito la vestizione con acqua e sapone bollente, preparata dal mitico Antonio, per contrastare il freddo. Quel tepore mi fa star bene, abbassa i miei battiti cardiaci e mi sento già pronto.
Dopo una lenta, comoda e tranquilla vestizione, alle 6.45 siamo in acqua, la visibilità è di 3 metri circa, in alcuni punti anche 4 ma ancora il sole si deve alzare e si vede davvero poco. Il mare è calmo con una leggerissima onda che frange sugli scogli e crea un po' di schiuma, quella schiuma giusta per spigole e serra.
Inizio a provare qualche tiro del mio nuovo pathos laser open carbon 82 per vedere come si comporta. La mia preoccupazione è quella di non trovarmi bene col settaggio originale che consiste in asta da 7 mm e doppio circolare da 17.5 ma fortunatamente così non è. L'arbalete si comporta davvero bene, il rinculo e gestibilissimo e i tiri sono precisi e fulminei. Rimango subito sorpreso e penso già che mi darà belle soddisfazioni. Soddisfazioni che non tarderanno ad arrivare. Esaltato dall'ottimo acquisto inizio a concentrarmi sulla pesca visto che il sole inizia ad alzarsi e la visibilità migliora leggermente.
La mangianza è tanta, spesso raggruppata e schiacciata, segno che i predatori non sono lontani. Da lì a poco sento sparare Antonio che mi dice di aver sbagliato un bel barracuda. Ottimo, almeno qualcosa gira
.
Al quinto tuffo, quasi a fine apnea, dalla mia sinistra vedo il primo serra, quello più piccolo che, prima di arrivare davanti al mio fucile inizia a prendere il largo ed allontanarsi.
...avevo già sentito parlare dei serra che passano una sola volta, sono schizzati e non si fanno più vedere, infatti, in quella frazione di secondo, mentre andava via, ho pensato che dovevo provare il tiro anche se già lontano.
Esco da dietro il masso, mi allungo, allungo il braccio e premo il grilletto. Era già scomparso dalla mia visuale quando ho sparato e infatti temevo di averlo perso. Sconfitto,
prendo in mano la sagola per recuperare l'asta e con mia grande sorpresa la sento vibrare
.
"Cavolo c'è... l'ho preso!!!" Infatti l'asta era entrata da circa metà corpo ed era uscita dalla bocca. Era fuori di soli 4 dita, quindi stiamo parlando di un bel tiro di oltre 3 metri. "Spara bene questo giocattolino!"
Nel frattempo si avvicina Antonio che aveva sentito lo sparo e, battendo la sua mano sul mio petto, mi lascia intendere un "complimenti per la cattura" come solo noi pescasub possiamo fare e capire 
. Bene, lo finisco e lo metto a cavetto.Si continua a pescare, qualche aspetto qua e là e ad un certo punto scorgo dal torbido un sovrastimato sarago a cui tiro. Si poteva anche lasciare, ma ormai... lo porto con me. Purtroppo il torbido fa brutti scherzi
, a volte ti sembra di vedere delle ombre che non sai se sono dei reali pesci o frutto della tua immaginazione.
Vabbè, continuo la pescata con la parete alla mia sinistra quando davanti a me si presenta una sorta di culla. In pratica la parete scende a picco fino a -2 e risale subito dopo 1 metro uscendo fuori dall'acqua formando questa piccola insenatura che, a causa delle onde, formava una bella schiumetta. Ho pensato che era un bel posto per effettuare un agguato.
Capovolta 10 metri prima della "culla" e li percorro sott'acqua per arrivare ad essa. Nessuno stava cacciando nei dintorni, decido allora di fermarmi proprio lì ad esaurire il mio restante ossigeno. Neanche il tempo di fermarmi che si paventa il secondo serra. Faccio un po' fatica a tenere fermo il fucile a causa della notevole corrente in quel punto, ma riesco ad allineare e a far partire il tiro, forse anche frutto della salda impugnatura di questo arbalete. Preso bene ed insagolato, il pesce parte a razzo con una reazione violentissima per un pesce di quel peso. Addirittura tira via 10 metri di sagola dal mulinello e si infila tra uno scoglio affiorante e la parete. La sagola inizia ad impigliarsi qua e là, l'asta si incastra ed il pesce che tenta ancora di fuggine in mezzo alle bollicine. Visto il quadro generale della situazione decido di chiamare Antonio per tenermi il fucile così che possa infilarmi nella schiuma a recuperare l'asta.
Lui, senza che gli dica nulla, mi recupera anche la boa poco distante e me la porta (grande compagno di pesca 
). Gli chiedo di tenere il fucile perchè ho un serra in sagola e l'asta incastrata. Recupero prima il pesce, lo finisco e lo lascio in sagola, poi, seguendo la stessa e sballottato dalle onde, in mezzo alla schiuma disincastro l'asta e la porto via. Metto il pesce a cavetto e
ancora una volta Antonio mi omaggia dei suoi complimenti stringendomi il braccio all'altezza del bicipite.Dai non diciamo stupidaggini ragà... ci fà piacere ricevere questi complimenti, 
soprattutto se conosci la persona e sai che sono fatti con sincerità e senza invidia.Sono le 10, e ora di fare la strada del ritorno ed uscire dall'acqua, primo perché il freddo inizia a farsi sentire e poi perché entrambi lavoriamo nel pomeriggio.
Antonio uscirà 10 minuti dopo di me con un bel barracuda ed una orata... e qui i complimenti sono d'obbligo!!!
Lo aiuto ad uscire dall'acqua, portando via via parte della sua attrezzatura, e ad eviscerare le bestioline.
In conclusione il nuovo fucile si è comportato più che bene e ne sono pienamente soddisfatto.
...in macchina verso Milano
Io: Antó quanto peseranno i miei serra?
Antonio: 600 gr, massimo massimo 700
Io: dai Antó ma che dici? troppo poco! E il tuo barracuda?
Antonio: 2 kg
Io: si vabbé i miei pesci 600 gr a testa e il tuo barra 2 kg! Ma stai stimando i miei senza viscere e il tuo con le viscere? No perché c'è uno scarto buono del 15%
Antonio: no no le viscere del mio sono il 50%
Io: e perché?
Antonio: ha lo stomaco più lungo
Io: 
ma vai a cagare Antó sottostimi i miei pesci e sovrastimi i tuoi. In realtà non sopporti la sconfitta... sono già 2 volte che ti batto sul peso Hahaha
Antonio:...
...dai è bello prendersi in giro, sono momenti di condivisione!
Ah,
dimenticavo...
in realtà...
i video...
non è che non li voglio postare... NON CI SONO PROPRIO!!!
hahaha, ho inquadrato il pesce solo dopo la cattura. A causa della ridotta visibilità ero più concentrato del solito ed ho messo in secondo piano la cam, scelta che, per quanto mi riguarda, si è rivelata vincente, così non si pensa al "bel video" e si perdono pesci importanti!
Buon mare a tutti, sempre!
Edited by donsaro - 10/11/2014, 00:47
