CITAZIONE (Marc4 @ 24/3/2014, 09:01)
Amico Cosimo72,
complimenti a te per l'equilibrio che hai esposto nelle valutazioni.
L'ho scritto sopra:
Un sub attrezzato per la pesca ha esigenze d'utilizzo molto diverse da un apneista che si muova orizzontale in piscina. Condizioni d'uso ( ripetitività del gesto atletico ) e carichi resistenti sono agli antipodi.Per la pesca hai un carico resistente maggiore perchè hai più peso ( massa ) da spostare ed hai una peggiore idrodinamica, sia perchè hai il fucile e torcia, sia perchè le esigenze di caccia impongono movimenti scomposti che causano variazioni di forma dell'oggetto che si sposta ( il sub ) senza dimenticare onde e correnti marine.
L'apneista ha un movimento assolutamente controllato, una sola performance da fare, meno massa ed è più idrodinamico. Se si muove in piscina non ha nemmeno la resistenza del suo peso da sollevare dal fondo, ovvero non deve vincere la negatività d'assetto e nemmeno deve contrastare la fuga di un pescione ( eventuale purtroppo
). In piscina anche onde e correnti dovrebbero essere assenti...
Posto che l'uso del monopinna dia maggiori prestazioni ( a mio parere perchè migliora tantissimo la forma resistente ) esso è difficile da usare perchè richiede un movimento che non è completamente naturale ma una vera e propria forzatura sia articolare che muscolare. Per questo molti si dedicano all'apnea con le due pinne oppure s'allenano con esse, tanto che ultimamente le varie organizzazioni ( leggi federazioni + associazioni varie ) stanno riconoscendo la disciplina sportiva dell'apnea con bi-pinne distinguendola dall'uso sportivo dei monopinna. Dal 2013 ci sono già i Campioni Italiani di apnea dinamica con bi-pinne e quelli con monopinna, specialità distinte. Osservazione commerciale: per un monopinna venduto si vendono 50 paia di pinne da apnea e questo giustifica o spiega la ragione per cui le aziende le hanno in catalogo. Lo scopo delle aziende ( tutte ) resta quello di fare proposte per realizzare utili.
Grazie per la gentile risposta.
Assodato che un pescatore ed un apneista hanno un carico resistente diverso (per le giuste motivazioni da lei esposte), chiarito che il pescatore è quello con le condizioni operative peggiori, va da se che, per il pescatore, avere ai piedi un paio di pinne quanto più prestanti possibile non sarebbe male!!!
Riporto, qui di seguito, alcune caratteristiche delle pinne 82 che, secondo quanto riportato sul suo sito, sono espressamente dedicate all’apnea pura:
“Le 82 sono pinne dedicate alla pura apnea, tutto di loro parla di questo.
Fluidità di movimento, massimo risparmio energetico e velocità sono le loro migliori caratteristiche….omissis…Le 82 sono molto lunghe, misurano 1.000 x 196 mm, questo favorisce un nuoto a velocità costante con un
ridottissimo consumo energetico…omissis…L'esteso ed idrodinamico flap finale delle 82 ottimizza il distacco dei filetti fluidi dalla pala minimizzando i dannosi vortici proprio nelle sezioni di massima velocità del fluido
rendendo il movimento di pinneggiata estremamente fluido e continuo.”
A questo punto una domanda mi sorge spontanea: perché mai un pescatore che opera abitualmente a quote importanti (diciamo 30/35 m) non dovrebbe utilizzare tali pinne per la pesca??? O altri modelli simili di altre ditte??? Quali controindicazioni ci sarebbero???
Quindi mi verrebbe da pensare….”piuttosto che fare differenze tra pinne dedicate alla pesca e pinne dedicate all’apnea pura, sarebbe più logico distinguere tra pinne dedicate alla pesca in bassi – medi e alti fondali!!!”
Poi, ovviamente, ognuno sarebbe libero di utilizzare le proprie pinne per la pesca o per la semplice apnea.
Specifico che le mie sono solo semplici considerazioni e/o dubbi che non vogliono in nessun modo sovvertire l’ordine costituito in fatto di destinazione d’uso delle varie tipologie di pinne