Bè, alla fine intervengo pure io, va...
Sono perfettamente d'accordo con " Zavorra": il pesce ci percepisce molto da lontano a causa dell'onda di pressione che generiamo spostandoci e poi da tanti rumori che produciamo, non solo nel nuoto, ma semplicemente respirando ( cosa che i pesci non fanno e che potrebbe farci schedare come pinnipedi dai pesci, ma qui pinnipedi non ce ne sono in giro, a parte noi...) e da quel tamburo che portiamo in petto detto cuore.
Poi scendendo facciamo una cosa anomala che terrorizza i pesci, perché nessuno di loro si immerge, in quanto stanno già e sempre sul fondo: inoltre " Gnik - gnik " compensiamo, altra cosa che non fa nessuno.
A questo punto sono già scappati tutti; se sono territoriali o a caccia, qualcuno tornerà indietro a controllare perché sto' coso rumoroso piovuto dalla superficie si è fermato sul fondo.
Se invece abbiamo tanto fiato potrebbe arrivare qualche pesce di passaggio che non ha notato la nostra discesa. E' per questo motivo che funzionano tanto bene i lunghi percorsi fatti gattonando sul fondo: non ci hanno visto ne sentito scendere.
La prova di questo sta nel fatto che i miei amici dei Diving che usano il Rebreather sono seguiti nel loro percorso sul fondo da sciami di pesci, inclusi dentici e saraghi, che nuotano tranquilli accanto a loro a due metri di distanza: li adottano, sembrano esseri marini, non piovono dall'alto.
Io che sono un malato di agguato e che già lo praticavo prima che Dapiran lo divulgasse ho preso un infinità di pesce in un metro d'acqua: saraghi, orate e spigole dalla superficie, lecce, barracuda ecc.
Dentici no, stanno sempre in campana anche quando li incontri in due metri d'acqua: sono un fautore dell'andamento lentissimo non aggressivo e dell'avanzata al coperto più possibile, nonché del mimetismo.
Mai muta nera ( un mostro nero lungo due metri con spada che si aggira furtivo nel bassofondo non è molto rassicurante per i pesci...), ma ho provato molti colori di muta , anche perché ai miei tempi non c'era la scelta che c'è oggi, alghe nel cinturino della maschera e sulle spalle sotto lo schienalino, pinne trasparenti, areatore trasparente.
Ma devi essere abilissimo ed a volte basta respirare, anche se sei completamente nascosto dietro uno scoglio affiorante, per far scappare i pesci; quindi, nonostante tutti i miei accorgimenti non mi illudo di essere invisibile e non spaventoso per i pesci.
Il successo dell' azione dipende da tante cose: se è una giornata che il pesce è tranquillo, se la marea è quella giusta, se il sole è nel posto giusto, se il mare è mosso o no, se non c'è altra gente in acqua e così via.
Il buon Forchetta ha avuto una semplice intuizione: pesco in posti battuti, i pesci sono difficili, ho poco fiato?
Ok, faccio di tutto per non assomigliare ad un sub a caccia come quelli che il pesce incontra quotidianamente: è, come dice Zavorra, la riprova di tutto ciò è che se fai il bagno in costume coi bambini , hai i pesci sotto i piedi, ma se vai a prendere il fucile, spariscono!!
Riconoscono il fucile? Forse, ma soprattutto è IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO che cambia! Diventiamo circospetti e minacciosi e loro se ne accorgono subito.
Provate ad acchiappare il vostro gatto, di solito tranquillo e pacioso, per portarlo dal veterinario: il gatto è sparito, ha intuito che le vostre intenzioni non sono le solite...
Mi sono chiesto tante volte perché prendevo più pesci degli altri, giovanotti atletici ed allenati col triplo del fiato che avevo io; è l'atteggiamento che è diverso, era il mio modo di fare che non spaventava il pesce ( che poi è il movimento mimetico teorizzato da Dapiran...).
Il discorso sarebbe lunghissimo, ci ho studiato una vita ( ho 58 anni, pesco da quando ne avevo 15...) ma per concludere direi che il Forchetta ha sviluppato una strategia sua, che funziona, che abbina il mimetismo, quando serve, a quello che più che mimetismo definirei dissimulazione delle proprie intenzioni e scopi.
Si muove in modo diverso da tutti, sembra nudo o comunque un altra cosa, produce suoni strani...e funziona!
Poi lui ci crede ( chiunque di noi si sentirebbe ridicolo a muoversi così, fuori dalle regole...) ed i risultati che consegue lo premiano, almeno in quel particolare contesto costiero nel quale opera.
Infine vi dirò che io ho un arma segreta micidiale per fare avvicinare i pesci di cui nessuno parla...
Giuro che se qualcuno indovina confesserò...