| Sono pienamente d'accordo con Claudio; anch'io quando vedo che chi fa il video si premura molto di inquadrare il computerino mi preoccupo non poco. Io ho pescato con grandissimi profondisti ed esco spesso con uno dei più forti specialisti in materia; peschiamo, o meglio, pesca col piombo mobile, ottimizza al massimo ogni tuffo e neanche si preoccupa di cronometrarsi. Cerca semplicemente di fare tuffi i più brevi possibile, senza sprecare tempo in movimenti inutili, rilassato, con ampi intervalli tra un tuffo e l'altro; si tratta di tuffi tra i 30 ed i 40 mt., si sparano solo pesci messi bene in caduta o all'aspetto e, soprattutto, si cerca di non divulgare per evitare emulatori. L'amico in questione pesca da più di 30 anni, parla poco e non si vanta in giro pur essendo stato a lungo nel giro della nazionale ed avendo catturato pesci clamorosi. La profondità l'ha raggiunta per gradi nell'arco degli anni e conduce una vita morigerata ed esemplare. Purtroppo, avendo i capelli bianchi, posso dire di avere visto molti amici, giovani e forti, fare una brutta fine, presi dal fascino della profondità e dall' entusiasmo giovanile che porta a sopravvalutarsi. Io stesso, nel 1977, a 21 anni sincopai su una cernia a 30 metri perché non volli sganciare in risalita, perfettamente convinto di farcela, perché mi sentivo bene e non mi andava di perdere tempo a recuperare i piombi; per fortuna l'amico al quale avevo chiesto di tenermi d'occhio, mi aiutò negli ultimi metri vista la mia palese difficoltà, ed ora sono qui a scrivere... Piccoli errori, pigrizia, presunzione che possono portare alla tragedia. Meditate e fatevi un bell'esame di coscienza e soprattutto...prudenza. Sempre in due vicini se si pesca fondi e che l'amico sia capace come noi di scendere, barcaiolo bravo e lucidità, sempre. Niente esibizionismi.
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