Idratazione e Apnea, a cura di Danilo_82

Ciao Luciano, gli integratori vitaminici sono un ottimo supporto, solo un piccolo accorgimento tali integratori sono del tutto inutili se presi solo il giorno prima o santuariamente, sono un tipo di integrazione che per essere efficace deve avere una continuità per almeno 10 - 15 gg (ciclo) inoltre tale integrazione deve essere fatta a stomaco pieno perciò ne sconsiglio l'assunzione il giorno stesso della pescata soprattutto se si esce all'alba.
Per quanto riguarda il consumo calorico per ora in pesca in apnea è un calcolo quasi impossibile da fare, ci sono troppe variabili da considerare:

-->Tipo di pesca che si pratica: Tana, aguato, aspetto e caduta sono attività molto diverse le une dalle altre il cui finale è la sola cosa in comune (la preda) già se metti a confronto pesca in tana con quella in caduta ti renderai conto da solo che la prima è molto più dispendiosa della seconda.

-->Temperatura dell'acqua: anche la temperatura dell'acqua influisce molto sul consumo calorico, mantere una temperatura costante nel nostro organismo (termogenesi) richiede un consumo calorico quindi anche la temperatura influisce molto

--> Profondità della pescata: E' evidente che chi pesca a 30\35 mt avrà un consumo calorico differente di chi pesca a 5 mt

--> Conformazione fisica del pescatore: Un soggetto con una massa muscolare più sviluppata rispetto ad un soggetto magro e longilineo avrà un dispendio energetico maggiore (più muscolo -> più richiesta di energia -> più consumo di Ossigeno -> più dispendio energetico -> apnee più brevi e fatica precoce)


E' un ottimo accorgimento perchè un'attività giornaliera di pesca in apnea richiede un sforzo muscolare intenso quindi una integrazione aminoacidica la trovo molto appropriata soprattutto se associata alla glutammina che agisce come detossificante dell'ammoniaca e come trasportatore di gruppi amminici.
Ottimo

Sono d'accordissimo con il dottore!!!

Ragazzi voglio raccontarvi un aneddoto riguardo la domanda precedente sul consumo calorico
Tempo fa mi trovavo in un negozio di articoli per pesca in apnea e li c'erano due tre PIA che parlavano di tempi di apnee, uno di questi si lamentava del fatto che non riusciva a prolungare l'apnea più di un minuto e mezzo (premetto che il ragazzo in questione era sui 35 anni e messo molto bene fisicamente). Uno degli altri ragazzi gli ha risposto affermando che il motivo fosse un eccessivo allenamento in palestra a confronto di uno più specifico in piscina.
Sicuramente la risposta data al ragazzo non è del tutto errata, anzi un allenamento specifico in piscina è alla base di un'apnea più sicura e duratura, tuttavia voglio dare qualche chiarimento sui processi che possono influenzare l'apnea dal punto di vista fisiologico e metabolico:

Una cosa evidente è che i tempi di apnea sono del tutto soggettivi e sono influenzati da diversi fattori, spesso erroneamente si pensa che questo possa dipendere solo dall'allenamento, quest'ultimo, si può aiutare e di molto i tempi di apnea, ma ci sono delle differenze soggettive che giocano un ruolo molto importante. Una di queste è la conformazione fisica: Solitamente i tempi di apnea migliori sono fatti da soggetti che hanno una massa muscolare non eccessivamente sviluppata. La percentuale di tessuto muscolare nel nostro corpo è maggiore rispetto gli altri tessuti, il muscolo scheletrico è quel tessuto che per eseguire il lavoro consuma ATP (le macchine per camminare bruciano benzina, il muscolo brucia ATP). Ora questa benzina per il muscolo (ATP) viene prodotta da un processo metabolico che avviene nel mitocondrio della cellula detto Ciclo di Krebs, per produrre ATP si consuma ossigeno. Per questo più si ha tessuto muscolare più si ha necessità di ATP più si consuma ossigeno. In definitiva persone con una massa muscolare ridotta (non eccessivamente) sono avvantaggiati, nell'apnea rispetto ai palestrati
Da questo se ne deduce anche che se in fase di apnea non si sta rilassati i muscoli restando tesi continueranno a bruciare ATP con conseguente consumo di ossigeno maggiore con il risultato di un'apnea ridotta.

Dunque le maltodestrine sono un'ottima soluzione in quanto sono dei polisaccaridi che sono stati elaborati per renderli più facilmente assimilabili quindi un'ottima risorsa energetica, per quanto riguarda l'Enervit Gt non conosco questo prodotto nello specifico ti consiglio di utilizzare integratori che possono sciogliersi in acqua e assumibili in 1\2 litro almeno di acqua in quanto durante l'apnea si perdono comunque molti liquidi tra sudorazione (anche se non ce ne accorgiamo sudiamo nella muta) e minzione. Un integratore solo masticabile lo sconsiglio per via di una scarsa idratazione inoltre il processo di masticazione aumenta la salivazione e quindi la preparazione dello stomaco a ricevere il cibo con conseguente aumento di produzione di succhi gastrici e quindi acidità, fattori non del tutto favorevoli durante la pescata.
Per una integrazione vitaminica non ci sono precauzione, consiglio di farne dei cicli a ridosso dei cambi di stagione perchè lo stress termico può far abbassare le difese immunitarie ed è un buon metodo per contrastare questo fenomeno, è ovvio che eccedere nell'integrazione non è consigliato, basta fare dei cicli per 10\15 giorni nei periodi di maggiore esposizione agli sbalzi termici o nei periodi dove è maggiore il rischio di ammalarsi o di stress in generale. Quando parlavo di assumere integratori vitaminici dopo i pasti è buona norma fare questo in quanto la pienezza gastrica rallenta l'assorbimento evitando mantenendolo più duraturo nel tempo e poi i cibi fanno da effetto tampone contrastando l'acidità gastrica

Una piccola curiosità esterna all'argomento del topic. Riguardo l'ATP e la respirazione cellulare, è interessante il fatto che questa è una vera a propria combustione (ossidazione), e inoltre è la forma di produzione di energia più efficiente. Se non sbaglio ha un rendimento dell'80% contro il 35% di un motore a scoppio.

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Di nulla spero di esserti stato di aiuto