PescaSub & Apnea

resuscitare un cadavere gommato, Marlin 440

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view post Posted on 5/2/2013, 16:55
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Little Denticiaro

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Visto che mi è stato chiesto, posto il lavoro di recupero di un gommone che versava in condizioni pietose....quello che adesso è il mio gommone


Il lavoro originale è pubblicato su Oldribs (l'Antro di Camillo) e su Bluworld

ante premessa: le date delle foto sono sbajate di 13 giorni....ecchissenefregadiretevoi....


PREMESSA
Partendo dal presupposto che il mio vecchio G43 è ormai alla frutta, in particolare per il pessimo trattamento ricevuto dal suo ex proprietario, da qualche tempo sfogliavo annunci di gommoni usati che potessero degnamente sostituirlo.

LA RICERCA
L’idea era quella di comprare un gommone dalle caratteristiche simili (dimensionali e di allestimento interno) che non costasse un prezzo folle come quelli che si vedono tutti i giorni….parlo di quegli annunci nei quali i proprietari chiedono, nella migliore delle ipotesi, candidamente 2.500-3.000 euro per un pacchetto (gommone + carrello + motore) di 20 anni…magari malandato come il mio caro G43.
In quattro mesi di ricerca ne seleziono e contatto solo 2…il primo mi chiede 600 euro per un bel Lomac 4.60 (solo gommone), ci mettiamo d’accordo sul ritiro, ma scopro il giorno seguente che l’ha venduto al primo che è passato a vederlo…possinammazzallo…

Il secondo è un Mariner 4.80 che si presenta bene, infatti il proprietario ha furbescamente nascosto le magagne….antivegetativa a tonnellate su carena e tubolari, prezzo un pizzico alto (chiede 1.000 euro ma lo convinco a scendere a 800) e poi la magagna finale….quello che diceva essere un ”piccolo strappo” sul tubolare destro, si rivela essere uno squarcio di 80 cm….impossibile da riparare per me, meno male che prima di mettermi in viaggio gli ho chiesto delle foto dettagliate.
Niente da fare per altre 4 settimane…nessun gommone risponde ai requisiti che cerco…o troppo piccoli, o troppo malandati, o in PVC (che odio) o troppo cari….ho messo un tetto al budget di 700-800 euro…
Il 13 gennaio scorso (non fate caso alla data nelle foto…la macchinetta digitale da i numeri), apro la pagina degli annunci e non trovo nulla di interessante, passa la mattinata e quando sto per chiudere l’ufficio do un ultimo sguardo….che ti vedo?
Un annuncio appena messo…”vendo gommone Marlin 4.80”…prezzo?...150 euro!!!!!! Mi faccio una risata…..poi vedo l’unica foto che il proprietario ha postato e noto una bellissima consolle in VTR con una cuscineria che definisco praticamente nuova….non ci credo…ci penso 3 minuti e lo chiamo….
Mi descrive il gommone come messo bene ma con un foro di cacciavite nel tubolare sinistro….detto fatto…comprato.
La verità è che non sarà esattamente come mi aveva detto per telefono, ma 150 euro sono davvero pochissimi.

IL VIAGGIO
Mi organizzo per andarlo a prendere…purtroppo sono solo, i miei amici tutti incasinati col lavoro…
Un viaggio allucinante di 460 km (andata e ritorno) ad Arzachena.
Parto alle 7 di mattina da Oristano e alle 10 sono sul posto…veloce occhiata al “cadavere”, che giace sotto un olivastro….sporco che fa paura…
L’occhio mi cade sulla consolle di guida…non solo è nuova e rivendendola potrei tranquillamente farci 100 euro, ma c’è montato pure un monoleva Yamaha con cavi che smanetto subito e lo trovo in perfette condizioni….incredibile…da solo vale altri 100 euro.
Non senza difficoltà lo carico sul carrello e alle 11 sto partendo.
Dopo quasi 4 ore sono a Oristano….distrutto…non ho nemmeno voglia di guardarlo, lo parcheggio e me ne vado.

LA PRIMA IMPRESSIONE
Mamma mia che cadavere….queste sono le prime parole che ho pronunciato appena visto la mattina seguente….
Il gommone è lercio…sgonfio…puzzolente di acqua stagnante….insomma un “cadavere”….













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Fatta la prima osservazione, voglio vedere il danno al tubolare….si tratta (a detta del proprietario) di un semplice foro fatto col cacciavite per far defluire l’acqua entrata attraverso la valvola e poterlo caricare su un carrello.
Non ho mai creduto per intero alle sue parole, e infatti un’osservazione attenta mi rivela almeno 4 fori, tutti di piccole dimensioni e tutti nella parte inferiore del tubolare sinistro. A prima vista sembrano tutti riparabili, ma esserne certo devo dare una prima ripulita al cadavere.
Un amico mi viene incontro e mi presta un’idropulitrice, con la quale faccio il grosso del lavoro….il resto lo faccio con un cucchiaio col quale tolgo qualcosa come 10 secchi di sabbia.
La prima prova di gonfiaggio mi rivela tre cose:
1 – il tubolare destro è perfetto.
2 – il compartimento di prua ha la valvola inchiodata e perde aria.
3 – il tubolare sinistro ha ancora parecchia acqua e sabbia al suo interno.
Insomma ci sarà da lavorare parecchio.

INIZIO LAVORI
Per poterci mettere mano devo poter lavorare agevolmente sul gommone, mi faccio aiutare da un paio di amici e mettiamo il gommone per terra.
La prima fase prevede lo smontaggio di tutta la dotazione di coperta, un vero e proprio sbudellamento del cadavere.
Tolgo tutto…cavi, cablaggi, consolle, coprigavoni, viti, bulloni etc etc…
Ora il gommone è nudo come un verme e posso rendermi conto meglio se sia il caso di acquistare una tanica di benzina per mettere fine alle sue sofferenze o i prodotti per ripulirlo e aggiustarlo

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Le prime due fasi del tentativo di rianimarlo, consistono, da una parte di cercare di riparare i fori del tubolare sinistro, dall’altra di dargli un aspetto decente.
Quindi, comincio a ripulire le zone dove dovrò mettere le pezze di Hypalon e al contempo il piano di calpestio.
A parte una ripulita generale, per darmi almeno un pizzico di fiducia in più, mi concentro sul tubolare sinistro. Il grosso dello sporco, come già detto lo levo con un cucchiaio di legno….il resto con spugna e sapone.
Per levar via i denti di cane dal tubolare utilizzo sempre il cucchiaio di legno, così sono certo di non danneggiarlo.
All’interno del gommone ho trovato alcune piccole pezze di Hypalon che taglio “a misura” e mi fabbrico alcune pezze più piccole. Comincio a riparare, uno per volta, i fori.
Per primo lo strappo più grosso, sarà lungo un paio di cm e decido (sotto consiglio) di mettere la pezza dall’interno. Niente da fare, il tubolare all’interno è troppo sporco, ancora troppa sabbia e acqua.
Decido un intervento drastico: infilo dentro la manichetta dell’acqua e “gonfio” il tubolare con almeno 50 litri d’acqua…spero in questo modo di lavar via tutta la sabbia dall’interno….dal foro comincia ad uscire tantissima sabbia, almeno un mezzo secchio….l’operazione mi costa 2 mattinate di lavoro, ma alla fine ho il tubolare pulito e dopo 3 giorni (anche soffiandoci all’interno aria col compressore) asciutto, ora posso incollare.
Le pezza di tessuto e la superficie da incollare vanno leggermente carteggiate per rendere le superfici ruvide, in modo che la colla (bicomponente) possa aderire perfettamente.
In 4 giorni metto 4 pezze ai fori e metto in pressione il tubolare, ora l’aspetto è già diverso, ma un lavaggio con acqua saponata mette in evidenza tutta una serie di microperdite che andranno per prima cosa sigillate con Attack, poi ricoperte con una pezza grande esterna che ricoprirà tutto il cono di poppa e la parte sottostante.

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Per fare questo chiamo il mio fornitore di Hypalon e ordino 2 metri di tessuto colore Blu Oceano.
Ora viene il difficile…mettere una pezza è cosa abbastanza semplice, se si rispettano tempi e modi di incollaggio. Mettere una fascia che abbracci il tubolare è molto più complicato (e dispendioso).
Per non fare cagate, mi costruirò delle dime in PVC che dovranno essere identiche al tubolare, poi riporterò sull’Hypalon le misure esatte.

LA CARENA
Nell’attesa di ricevere la fornitura di Hypalon che ho ordinato, mi do da fare per ripulire la carena, i tubolari e lo specchio di poppa dalle mille incrostazioni e dall’odiata antivegetativa.
Quattro amici mi danno una mano a ribaltare il gommone e comincio a prendere visione di quello che mi aspetta

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dopo una prima sommaria pulita con raschietto e idropulitrice, emerge il lavoro da fare nel suo complesso. Si tratterà di levar via i residui dei denti di cane e l’antivegetativa, dopodiché verificare se ci sono danni al gelcoat ed eventualmente alla VTR e ripararli.
I denti di cane li levo con abbondante uso di Viakal, spatola e olio di gomito.
Per l’antivegetativa, invece, mi viene incontro un diluente nitro e il solito olio di gomito a tonnellate.
In due weekend riesco a venire a capo della maledetta antivegetativa e rivedere il gelcoat originale del Marlin…è un bel grigio e per fortuna, in buone condizioni.
Il lavoro è stato massacrante e più di una volta mi sono chiesto se fosse il caso di acquistare la famosa “tanica di benzina”, poi, invece, con l’aiuto del solito olio di gomito ho raggiunto un risultato accettabile

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Una volta riportata la carena alle origini, si tratta di verificare se il gelcoat ha subito danni….ad una prima impressione sembra integro e con piccole stuccature da farsi. Per la stuccatura utilizzo uno stucco vetrificato e relativo attivatore e copro le magagne

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Una volta secco e duro, lo stucco va carteggiato e se vogliamo (sarebbe meglio farlo ma io on ne ho voglia) andrebbe ridato il gelcoat e lucidato…io invece opto per una nuova verniciatura, stavolta di colore bianco. Carteggio tutta la carena con carta vetrata di grana 120 e 240.
Acquistata la vernice (poliuretanica bi componente) con relativo catalizzatore, aspetto una giornata che abbia caratteristiche meteo accettabili, cioè temperatura vicina ai 20°C e bassa umidità.
Per verniciare la carena utilizzo dei rullini a pelo raso, il risultato migliore si otterrebbe a spruzzo, ma dovrei mascherare tutto ciò che c’è intorno e non ne ho voglia…dopo la seconda mano di poliuretanica, la carena si presenta bianca e lucida, una carteggiata con la 1000 ad acqua e se vogliamo una lucidata. e il gioco è fatto.
Ora carena e specchio di poppa sono a posto.

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fine prima parte

Seconda parte

I TUBOLARI
E’ arrivato il momento critico…il rivestimento delle parti danneggiate dei tubolari è un’operazione da fare con calma, ragionandoci sopra e soprattutto, visto anche il costo del materiale, non è il caso di fare erroracci.
Nel mio caso si tratta di rivestire la parte inferiore dei due coni di poppa, sia per un fatto puramente estetico, sia per una questione di tenuta, infatti le pezze, al momento, tengono perfettamente ma sono orribili da vedere, tutte di colore diverso e non so quanto tempo reggeranno

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Inoltre devo ripristinare la tenuta del coprigiunto di Hypalon che tiene la carena adesa al tubolare sinistro.
La prima operazione è quella di costruirsi delle dime da riportare identiche sul tessuto per poter tagliare le pezze di ricoprimento. Per fare questo utilizzo dei teli di PVC che mi hanno regalato. Il progetto va fatto a tavolino anche per evitare di sprecare tessuto con tagli assurdi.
Una volta deciso come ricoprire i tubolari, si passa alla sagoma e successivamente al taglio delle dime.

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Verificato che le dime sono perfette si copiano sull’Hypalon e si passa all’operazione di scollaggio-incollaggio

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Ho intenzione di inserire il nuovo tessuto sotto il vecchio in corrispondenza dei coprigiunti, un’operazione come questa mi garantisce un lavoro più pulito, esteticamente migliore e soprattutto più robusto.
Con la pistola termica scollo le parti vecchie che andranno tagliate via, oppure serviranno da ricoprimento parziale del tessuto.
Il passaggio fondamentale per un incollaggio che regga nel tempo, deve per forza di cose passare attraverso una perfetta preparazione dei materiali da incollare, in questo caso le pezze e il tessuto vecchio….per preparazione intendo una prima pulizia, una carteggiata perfetta in tutta la superficie da incollare e una successiva pulizia. Un materiale non preparato adeguatamente non da’ alcuna sicurezza.
La colla utilizzata è la Frabo Neovulk con relativo catalizzatore, da stendere con una spatola o un pennello in maniera il più possibile uniforme. Si applica una prima mano e si lascia asciugare qualche minuto, a questo punto si può dare una seconda mano di colla oppure incollare direttamente.
Per avere un buon incollaggio e una buona resa estetica gonfio i tubolari all’80% circa….gonfierò a tamburo solo dopo qualche ora dall’incollaggio.
L’operazione riesce abbastanza bene (per dire “perfetta” dovrei essere un professionista e non lo sono) e il gommone acquista tutto un altro aspetto, ho mantenuto i colori originali e non ho sovraccaricato di tessuto il gommone

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Certo, la resa estetica non è il massimo, ma come ho già detto, la cosa più importante è stato dare un rinforzo in una zona molto sollecitata.
Per una questione estetica e di simmetria, ricopro allo stesso modo anche il tubolare destro, che non ha pezze brutte da vedere e il lavoro viene decisamente meglio

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Finito di incollare le pezze nella parte inferiore dei tubolari, mi rimane una discreta scorta di Hypalon, decido di fare due calcoli per verificare se riesco a sostituire le zone gialle dell’opera morta (che si presentano strappate in più punti e molto rovinate) con il tessuto rimasto.
Gli incollaggi più gravosi sono terminati, almeno per quanto riguarda i danni grossi…adesso vedrò se sia il caso di “mascherare” alcune cose che non mi piacciono.
La maniglia di prua è distrutta….viene via a pezzi ed è messa al centro…cosa che mi impedisce di salpare comodamente l’ancora…la levo e al suo posto metto una sorta di binario di gomma EPDM su cui far scorrere la cima dell’ancora e ai lati due maniglie come nel mio G43

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Le fasce gialle che corrono lungo i lati esterni dei tubolari sono ormai inguardabili, tutte strappate e sporchissime, insomma irrecuperabili…decido di mascherare il tutto con delle strisce di gomma EPDM che avranno un duplice compito, estetico e di rinforzo del piccolo bottazzo

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I LEGNI e LA CUSCINERIA
Il Marlin ha tutti i boccaporti che danno accesso ai gavoni, di un bel legno….a occhiometro sembrerebbe compensato marino rivestito di Teak…mi piacerebbe riportarli al loro stato naturale, ma le condizioni pietose di alcuni di loro, e la mancanza del boccaporto destro di poppa, mi fanno decidere di recuperare solo quelli recuperabili e di costruirmi ex-novo gli altri.
Il boccaporto di prua è messo maluccio ma è fattibile almeno finché non si scollerà.

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La cuscineria è invece perfetta, sia la seduta di poppa, sia quella della consolle (a parte il fatto che il legno è sfondato e lo sostituirò) e relativo appoggia schiena sono in condizioni ottime e hanno solo bisogno di una lavata.
Porto a casa i legni e mi do da fare per cercare di recuperarli, una bella pulita dallo sporco con una spugna e acqua, giusto per levare la sabbia incrostata.
Passo a smontare tutte le serrature e ho il legno a disposizione.
Prima carteggiata con grana 60 e seconda con la 120….do poi un fondo che ricopra le piccole imperfezioni, in questo caso utilizzo il Sayerlack 220….dopo due ore il fondo è asciutto e lo carteggio con la 240. Ora è la volta dell’impregnante…una mano è sufficiente a ottenere un risultato accettabile.
Volendo di può dare una mano di finitura trasparente finale, ma a me piacciono così…
La riuscita del copri gavone di prua non mi soddisfa….alla pari dei piccoli copri gavoni di poppa…acquisto il compensato marino e mi metto all’opera.
Voglio ricostruire le fresature come nell’originale, una sorta di effetto teak, segno le linee con una matita…organizzo un banco fresa artigianale e il lavoro viene decente.

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Sulle fresature spalmo con la pistola un prodotto simile al silicone, ma che una volta asciutto e secco indurisce un po’, rimanendo comunque gommoso e garantisce l’antiscivolo…l’effetto finale è piacevole alla vista

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PULIZIA OPERA MORTA
Con l’aiuto dei soliti 4 amici, ribalto il gommone e mi appresto a fare una pulizia più seria e profonda della prima. La mia intenzione è quella di far tornare bianca la VTR.
Per riuscire nella difficile operazione mi armo del solito Chante Claire, di spugnette ruvide e del solito olio di gomito a quintali….per le parti più ostiche prevedo di dare una carteggiata con la carta finissima all’acqua (1000).
L’operazione riporta quasi il Marlin alle sue origini….il bianco torna bianchiccio, sono contento così…del resto deve portarmi a pesca, non ad una sfilata di “modamare2012”.
La prova “gonfiaggio e tenuta” riesce a meraviglia….gonfio il gommone mercoledì 4 aprile, parto per le vacanze pasquali e al mio ritorno, mercoledì 11, il gommone è perfettamente gonfio.

ALLESTIMENTO FINALE
L’allestimento finale comincia col rimontaggio della consolle di guida, dopo una bella pulizia che la riporta agli antichi splendori.
La consolle la fisso sulla VTR con 8 viti autofilettanti e, per garantirmi la tenuta all’acqua, con del silicone lungo il perimetro della stessa
Monto la cuscineria e i legni e rifaccio l’impianto elettrico che dovrà avere 6 utenze: pompa di sentina, luce 360°, GPS, ecoscandaglio, una presa accendisigari tuttofare e un’utenza di scorta.
Il Marlin ha una caratteristica che non mi piace, tutti le aperture dei gavoni vengono sigillate direttamente coi loro boccaporti in legno, questo causa infiltrazioni d’acqua ogniqualvolta lo si lavi con la pompa o con l’idropulitrice, decido di fare un profilo-guarnizione…opto per una soluzione semplicissima, delle strisce di neoprene autoadesive da applicare lungo i bordi di tutti i gavoni.
Il gavone ricavato sotto la consolle è ampio, ma di difficile accesso, infatti l’unica apertura è dal boccaporto sotto il volante, quindi decido di averne un’altra più pratica sotto la seduta anteriore che mi servirà per l’imbarco del carburante, visto che i serbatoi da 30 e 12 litri li sistemerò li sotto.
Monto due piccole cerniere inox e il gioco è fatto

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Altra cosa che non mi piace del gommone è il grande gavone di prua...sono abituato ad avere l’ancora con la catena e cima sistemata sempre a prua, in questo caso, fare lo stesso significa pregiudicarsi l’utilizzo di un grande gavone, perchè dove sta l’ancora (sempre bagnata) non potrei sistemarci nulla che debba rimanere asciutto.
Decido che devo separare il gavone in due parti, non è un lavoro che farò adesso ma più avanti, mi costruirò una paratia in legno da ancorare alla VTR del gavone con un “letto” di VTR, collegata alla sentina con un tubo di gomma di generose dimensioni per evacuare l’acqua. In questo modo avrò a disposizione un altro gavone stagno dove sistemare tutto quello che deve rimanere asciutto (abiti, cibo, bevande etc etc).

Infine, tolgo i due tientibene in acciaio inox che corrono lungo i tubolari…per quello che devo fare io, con la muta indosso, non servono a nulla…sarebbero solo d’impaccio al classico sali e scendi del provetto subbaqquo.
Il tientibene lo rifaccio con della cima in nylon grigia da 16 mm.

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FINE SECONDA PARTE
continua....

Terza parte

MOTORE - CARRELLO e VARO

ULTIMI RITOCCHI
Il gommone è pronto per il varo, mancano solo alcuni dettagli e l’allestimento finale.
Per una questione di equilibrio, sentito un amico che ha già un Marlin, scarto l’opzione di posizionare il serbatoio sotto la consolle e lo metto sotto la panca di seduta, è un 60 litri.
Chiaramente sarà tutto da verificare, però questa è la base di partenza, poi modificabile se non dovesse soddisfarmi.
Le dotazioni di bordo ingombranti e leggere, come i giubbotti salvataggio, dotazioni 3 mg, estintore, e olio di riserva, trovano posto nei piccoli gavoni di poppa.
Nel grande gavone della consolle metterò la batteria e il resto dello spazio sarà occupato dall’attrezzatura da pesca sub.
Ancora non ho risolto il problema di dove stivare la roba che deve rimanere asciutta…teoricamente il suo posto è nell’ampio gavone di prua, ma il non avere ancora realizzato una paratia che separi l’ancora dal resto, per il momento mi suggerisce di dotarmi di sacche stagne dove riporre il vestiario.
Il cibo e le bevande andranno invece nel Coleman da 50 litri.

IL CARRELLO
Il Marlin prenderà posto su un carrello Ellebi da 600 kg…
La messa a punto del carrello (vecchio di 18 anni) prevede una rinforzata all’assale, che faccio fare ad un professionista. Una L in ferro zincato saldata a irrobustire il tutto….
Il resto è routine….regolazione rulli dopo aver messo su il gommone, controllo impianto elettrico e regolazione dell’alberello porta carrucola.
A dire il vero, avrebbe bisogno di una sana messa in ordine, ma la mia speranza è che mi porti al mare almeno fino a fine agosto….in autunno poi ci metterò le mani seriamente.





MOTORE cavi e cablaggi
Lo scorso aprile, con un discreto colpo di culo, ho trovato uno Yamaha Top 700 gambo corto che fa al caso mio, dalle foto si presenta immacolato….una telefonata al venditore mi mette tanta curiosità….talmente tanta che dopo un quarto d’ora acchiappo moglie e figlia, le carico in macchina e parto a comprarlo.
Il motore è perfetto…tenuto in maniera impeccabile…lo provo e lo acquisto immediatamente.
Ora devo solo montarlo sull’ex cadavere.
Il motore fa la muffa per mesi a casa di un amico, in attesa di essere montato.
I primi di luglio finalmente, complice anche l’acquisto del carrello riesco nell’operazione.
Il Top è abbastanza pesante per 2 persone, infatti al netto di olio e balle varie, il libretto dice 73 kg….la verità è che credo pesi qualcosa di più…
Dopo aver preso le misure del centro dello specchio di poppa, metto su il motore e, con una punta da 12 e trapano faccio 4 fori per imbullonarlo.
Passato il monocavo non senza qualche casino, rifaccio tutto il cablaggio elettrico e monto i cavi comando gas/marcia



Faccio passare tutti i cavi e cavetti vari all’interno dei gavoni in modo da avere un risultato esteticamente apprezzabile e avere il pozzetto abbastanza sgombro per poterci mettere all’occorrenza il salvagente anulare e altra roba che può stare a mollo.
La curiosità di metterlo in moto è tanta, e sabato scorso, mi sono tolto la soddisfazione.



Dopo aver tardato qualche minuto ad accendersi, complice il fatto che, come già detto, era fermo da aprile scorso, il Top è partito col suo rombo inconfondibile....su di giri per qualche minuto per poi assestarsi al regime classico....
L'impressione è che sia un filo troppo potente per questo gommone, sarebbe probabilmente bastato un 25 "vero"...ma è altrettanto vero che, con un motore più potente, puoi tranquillamente andare a filo di gas per mantenere la planata e consumare pochissimo....


IL VARO
sabato scorso...



PS: non mi capacitavo del fatto che il gommone facesse "solo" 25 nodi.....

anfatti avevo montato il cavo acceleratore al contrario e apriva solo a metà le farfalle dei 3 carburatori..

...sistemato....ora viaggia a 35 circa.... :D
 
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view post Posted on 5/2/2013, 18:05
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Spigolaro

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Costo totale del restauro?


P. S. Il ottimo lavoro é irriconoscibile
 
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Denticie59
view post Posted on 5/2/2013, 20:01




Ottimo lavoro,ottima manualita' ,complimenti
 
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ciu franciscu
view post Posted on 5/2/2013, 20:23




Sono strabiliato da questo lavoro complimenti sei hai fatto un capolavoro! :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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view post Posted on 5/2/2013, 20:34
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RVN Angelo

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I complimenti sono scontati.
Pero'bisogna chiarire alcune cose,nel caso qualcuno intenda imbarcarsi in un operazione del genere:Per quel che ho visto,Lucante non è di primo pelo in lavori di questo genere.A parte qualche pecca nell'estetica dell'incollaggio(oltrettutto su una parte complicata da riparare),per il resto il lavoro è stato svolto a regola d'arte. :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:

Chi intende imitarlo,tenga presente che:Si fara'un culo largo quanto un secchio,molti prodotti sono ostici da usare(ad esempio colla e bicomponenti vernicianti),il costo di tali prodotti è elevato,il lavoro potrebbe risultare diverso da quello che si ci aspettava.
 
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antoniom91
view post Posted on 5/2/2013, 20:35




Bel lavoro ! :clapping.gif:
 
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view post Posted on 6/2/2013, 09:03
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Little Denticiaro

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CITAZIONE (RVN Angelo @ 5/2/2013, 20:34) 
I complimenti sono scontati.
Pero'bisogna chiarire alcune cose,nel caso qualcuno intenda imbarcarsi in un operazione del genere:Per quel che ho visto,Lucante non è di primo pelo in lavori di questo genere.A parte qualche pecca nell'estetica dell'incollaggio(oltrettutto su una parte complicata da riparare),per il resto il lavoro è stato svolto a regola d'arte. :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:

Chi intende imitarlo,tenga presente che:Si fara'un culo largo quanto un secchio,molti prodotti sono ostici da usare(ad esempio colla e bicomponenti vernicianti),il costo di tali prodotti è elevato,il lavoro potrebbe risultare diverso da quello che si ci aspettava.

si Angelo...hai fatto bene a ricordarlo...l'operazione non è semplice

PS: era la prima volta che mi cimentavo in un recupero :D

costo totale dell'intervento:
gommone 150 euro
hypalon e colla 210 euro
vernice poliuretanica e catalizzatore 40 euro
legno 30 euro
il resto sono piccoli acquisti da pochi euro l'uno che però alla fine e sommati fanno un centone circa
 
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view post Posted on 6/2/2013, 09:13
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Big Denticiaro

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complimenti.

un'unica cosa: non era meglio togliere quelle toppette rotonde sui tubolari e mettere solo il tessuto nuovo in modo che non venivano fuori tutti quei bozzetti dovuti proprio alle pezze sottostanti????
credo che la tenuta sarebbe risultata comunque ottima.
 
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view post Posted on 6/2/2013, 12:39
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Little Denticiaro

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mah forse si...ma quelle toppe ovali sono originali
 
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luca 86
view post Posted on 6/2/2013, 13:24




Ottimo lavoro sei un mago!
 
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view post Posted on 6/2/2013, 17:55
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Spigolaro

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sei un mostro!!!
 
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view post Posted on 7/2/2013, 09:12
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Little Denticiaro

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CITAZIONE (antonyy @ 6/2/2013, 17:55) 
sei un mostro!!!

ma se sono bellissimo :D
 
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picua
view post Posted on 7/2/2013, 12:27




complimenti ai rimesso in vita un gommone che sembrava finito
 
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lellucciopesciolone
view post Posted on 7/2/2013, 14:20




CITAZIONE (DON DURMA @ 6/2/2013, 09:13) 
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complimenti.

un'unica cosa: non era meglio togliere quelle toppette rotonde sui tubolari e mettere solo il tessuto nuovo in modo che non venivano fuori tutti quei bozzetti dovuti proprio alle pezze sottostanti????
credo che la tenuta sarebbe risultata comunque ottima.

;) ;)

bravo lo stesso... un bel lavoretto..
 
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view post Posted on 7/2/2013, 15:01
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Spigolaro

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Un plauso è dire poco, oltre alla grande manualità credo serva tanta pazienza e tanta passione per raggiungere un risultato del genere. Ho solo un appunto da farti: al tuo posto avrei messo il serbatoio principale nell'ampio gavone di prua (sul mio ho fatto così) separandolo dal gavone-ancora, xkè è vero che col Top700 non hai problemi di spinta e puoi tranquillamente andare di acceleratore x entrare in planata, ma secondo me sarebbe stata una soluzione ideale x equilibrare i pesi (il motore sforza meno e consuma meno).

X il resto chapeau :clapping.gif:
 
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