La pesca nel bassofondo può riservare sia al neofita sia al pescatore esperto delle stupende emozioni
in termini di prede catturate ed avvistate.
La mia personale esperienza riguarda il Lazio e la Calabria,due regioni molto diverse per tipologia di fondale ed ,in alcuni casi per le prede.
Il lazio del nord, da me maggiormente frequentato,è caratterizzato da un bassofondo esteso che permette di rimanere nella fascia dei 10 metri anche a qualche centinaio di metri da riva,una cosa incredibile se si pensa agli abissi calabresi!
Personalmente sono solito adoperare un fucile ad elastici da 85 cm armato in modo leggero,questo permette di avere la possibilità di brandeggiare velocemente ed operare tiri d’istinto che vanno per la maggiore nell’agguato in bassofondo.
Il punto chiave da cui partire è la zavorra, quest’ultima deve essere precisissima. Voi dovete
effettuare delle prove empiriche , alla profondità che intendete battere, e capire quanti chili vi servono per essere perfettamente neutri in acqua. La quantità di piombo varia in base alla muta che usate ,spessore e qualità di neoprene possono far mutare anche di molto l’assetto del sub.Altro fattore da non dimenticare è se si opera con mare calmo o mosso,in quest’ultimo caso una zavorra un pelo più pesante può aiutarci a contrastare la forza della corrente.
L’essere neutro significa per me riuscire a muoversi in modo armonioso alla profondità di esercizio senza , ad esempio ,doverci tirare verso l’alto con la mano per scapolare un masso.
Io sono solito suddividere la pesata fra schienalino,cintura e cavigliere;un ottimo compromesso per non affaticare troppo la schiena.
La cintura deve essere rigorosamente elastica ,quella in cordura si sposta ed è scomoda.
Lo schienalino migliore , a mio avviso , è quello a gilet con diverse piccole lastre di piombo da
500 gr che meglio distribuiscono il peso.
Se siete molto pesanti potete adoperare la doppia cintura oppure in alternativa quella di una nota ditta definita “sadomaso”.
La muta ideale può essere in foderato/spaccato per giacca e pantaloni ,io sono solito adoperare la giacca invernale in liscio spaccato perchè si asciuga più velocemente e questo può essere un vantaggio quando ci sono freddi venti.Sconsiglio nel modo più assoluto i pantaloni in liscio spaccato perchè potrebbero rompersi in pochissimo tempo!Un quesito che molti si pongono è se un modello mimetico può essere determinante nella riuscita di una azione di pesca, personalmente reputo più importante l'acquaticità di un individuo piuttosto il colore della muta!Questo non significa che la consideri inutile,cercate però di scegliere un modello che si adatti al vostro fondale:il granito non è come il grotto!
La maschera ed il boccaglio credo siano scelte molto personali ,posso consigliare modelli non esasperati nel volume interno; vanno privilegiati quelli con ampio campo visivo di modo da poter scorgere le prede molto velocemente.
Il coltello andrebbe posizionato in cintura oppure/ed al braccio in quanto sul polpaccio si può impigliare sulla sagola del pallone.Lo spillone a vostro gusto potete metterlo sotto al pallone oppure in cintura,tenendo però presente che in quest’ultimo caso si corre il rischio che possa impigliarsi da qualche parte. Io uso le pinne lunghe,anche se credo che qualche modello un pò più corto possa adattarsi abbastanza bene (tipo reaction pro della cressi).Non sono invece adatte le pinne con il cinghiolo dietro.
Il pallone mio preferito è il classico sferico dove metto sotto solo uno spillone portapesci ed , al limite, un fucile corto di riserva.Non vi appesantite con centinaia di chili di materiale ma cercate di sfruttare al meglio una sola arma.
La sagola che vi collega al pallone mettetela in nylon trasparente da 120 ,oppure anche meno,e inserito un pedagno alla fine.
Trovata la zona buona lasciate il pedagno e pescate nel raggio di 50 metri dalla boa per poi spostarvi ed operare di nuovo allo stesso modo.
Sperando di aver fatto cosa gradita per i neofiti vi auguro un buon mare
P.S.: il mio lessico non è il massimo, se trovate errori non esitate a contattarmi!
Guido