Come promesso...
Compressore per fucili oleopneumatici.Nota sicurezza
Quello che descrivo nel seguito è rivolto ad utenti esperti di fucili oleopneumatici, di modifiche agli stessi e in generale a chi ha ben chiara la pericolosità di lavorare con strumenti sotto pressione.
Come per le modifiche alle canne, ai sistemi di sgancio e così via, invito tutti a non sottovalutare mai il rischio! Molto, molto meglio farsi fare questi lavori da qualcuno più esperto oppure non farli del tutto: in caso ci sono fior di negozi specializzati che lo fanno per noi...
Ricordo inoltre le raccomandazioni delle case madri dei fucili, che garantiscono un massimo di 25 o 30 bar, oltre i quali decadono tutte le garanzie.
Non mi assumo pertanto nessuna responsabilità in caso di incidente qualora vogliate seguire il mio esempio.ProgettoL'obiettivo che mi ero riproposto era quello di poter arrivare alla pressione desiderata nei miei fucili oleo senza scatenare quell'infiammazione al braccio, tipo gomito del tennista, che molti sicuramente hanno provato... Dopo vari tentativi con sistemi diversi, sono arrivato ai compressori dei frigoriferi con cui ho realizzato un sistema economico e molto efficiente. Il sistema è perfettamente funzionante e, se realizzato ed usato con buon senso, anche sicuro. Lo uso in continuazione, per i miei test, da diversi mesi e non ha mai dato segni di instabilità, ma non lo considero completo: manca infatti una valvola di sicurezza che fermi il sistema, ad esempio, sui 30 bar. Per questo motivo non avevo ancora detto nulla in proposito, se non in privato ad alcuni utenti, ma ora che uno di loro ne ha pubblicata una versione semplificata sul suo sito, non ha più molto senso. Se qualcuno che vive in una città più grande della mia, o ha più fortuna con i vari negozi di oleodinamica, riesce a trovare una valvola di sicurezza tarabile sui 30/40 bar, non so se vince qualche cosa
, ma sicuramente consente di completare questo progetto...
PremessaChiarito l'obiettivo, passo alla descrizione di quello che ho fatto. Il sistema è composto da un compressore di frigorifero, un manometro con scala 0-40 bar, una valvola di non ritorno, un raccordo con filettatura per valvole mares/sporasub (sui cressi/sl si può mettere la valvola degli sten) comprensivo di molla spingivalvola, più tubo e raccorderia varia per alta pressione e teflon da idraulica per tutte le filettature. Il tutto ha avuto un costo di 30/35€, di cui la metà abbondante per il manometro. Su questo punto devo un ringraziamento speciale a Svl, che con il suo lavoro sulla
costruzione di un manometro per oleo, mi è stato di grande aiuto.
CompressoreIl compressore me lo sono fatto regalare in uno di quei negozi in cui ritirano l'usato. E' materiale che devono smaltire, quindi gli si fa quasi un favore.
Dalla scatola elettrica escono due cavi, uno per l'allacciamento alla rete elettrica e l'altro è quello che possiamo usare come interruttore. A me l'ha fatto gratis un elettricista, ma un utente a cui avevo passato queste info ha risolto brillantemente così: i tre fili del secondo cavo dovrebbero essere di colore blu, nero e marrone. Il blu va isolato, mentre il nero ed il marrone vanno uniti e su di essi va montato un interruttore. Se, come nel mio caso, trovate qualche filo di troppo, invece di far saltare la luce di casa rivolgetevi ad un elettricista, per lui sarà uno scherzo sistemarvelo.
Elementi oleodinamici utilizzatiPassiamo ora ai raccordi necessari, presi in un negozio di oleodinamica. Mi raccomando di chiedere solo pezzi per "alta pressione", altrimenti vi daranno quelli standard per 8 bar, chiaramente inadatti al nostro scopo. Bisogna farsi dare un raccordo grande come il tubo di rame da cui esce l'aria e poi adattarlo, io ho inserito un tubicino d'acciaio dentro il rame per inspessirlo e rinforzarlo.
A questo si collega un tubo adatto terminante con un raccordo su cui si collega una valvola di non ritorno (il pezzo esagonale lungo nelle foto) che funziona esattamente come la valvola del fucile. Poi un raccordo a T per il manometro e quindi una raccordo/prolunga che permetta l'avvitamento nella valvola senza sbattere con il manometro contro l'impugnatura del fucile.
Nelle foto, invece di una semplice prolunga, si vede una valvola a sgancio rapido, ma non prendetela in considerazione perché non funziona: quando la pressione del fucile è già oltre i 10 bar, diventa impossibile agganciarlo. Non è assolutamente necessaria, quindi fatevi dare una semplice prolunga esagonale, esternamente simile alla valvola di non ritorno posta all'altro capo.
A questo punto l'ultimo pezzo è quello con filettatura mares, che non è standard. Se non si trova, si può ricavare da una vecchia pompa. All'interno va inserita una molla che aprirà la valvola al momento dell'avvitamento, ma per questo rinvio di nuovo all'ottimo lavoro di Svl sui
manometri.
ConclusioneCon questo il sistema è funzionante, ma non completo: ricordo che senza una valvola di sicurezza si potrebbero superare i valori limite dati dalle case madri e raggiungere pressioni che mettono a rischio la sicurezza. Usate quindi il manometro per rispettare questi valori o almeno per non eccedere.
Enjoy it.
Edited by banick - 22/2/2008, 13:22