PescaSub & Apnea

Mammut sub - Come eravamo, Storie e ricordi veri

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view post Posted on 25/2/2010, 10:52
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Spigolaro

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CITAZIONE (Seriol Killer 645 @ 25/2/2010, 10:39)
CITAZIONE (pigna79 @ 25/2/2010, 10:30)
Si ma quando cominciate a raccontare?!? :P

Appena i capi daranno il via libera. Poi speriamo che esca fuori qualche altro "mammut", perchè, sai, col fatto dell'estinzione, non stò tanto tranquillo da solo!

Nelle zone di pesca che frequento c'è più di qualche over 60, alcuni stanno dall'alba fino all'ora di pranzo quasi tutti i giorni, chi col medisten chi invece, al passo coi tempi, con un bel legnetto... è bello confrontarsi con loro che hanno vissuto un mare completamente diverso da quello di oggi e da tutti abbiamo qualcosa da imparare... da un lato penso sempre che il periodo più bello del pescatore in apnea sia quello della pensione, perchè anche se non si ha più il fiato di una volta si ha la possibilità di vivere davvero il mare... nei momenti in cui i più non possono farlo, dall'altro penso che quando andrò in pensione io... chissà come sarà cambiato il nostro mare... e soprattutto se ci sarà ancora la possiblità di portarsi a casa un pesce per la cena...!
 
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Seriol Killer 645
view post Posted on 26/2/2010, 08:35




Vedo che la compagnia latita (brutto segno)e l'interesse pure. Pazienza.

Ma come diceva il saggio (che non s'è mai saputo chi fosse):" meglio soli che... etc." Poi l'interesse cercherò di stimolarlo con quanto segue.
Allora vi dirò, e qui ci vuole tutta la Vs. pazienza, che un lontano giorno del secolo scorso(!) mi trovavo su un pattino con la mia mamma e altri personaggi, dei quali non rammento l'identità, a un centinaio di metri dal bagnasciuga, sul litorale di Lavinio. Orbene (avverbio dell'altro secolo ) ci fu un faceto personaggio, che nuotava nei pressi e, forse per farsi notare, si issò sul pattino in questione dalla parte che in una barca possiamo individuare come poppa o come prua. Risultato: essendo la maggior parte del peso in quel settore, il pattino si impennò e finimmo tutti in acqua.
Io avevo quattro anni e non sapevo nuotare. Il fondale sarà stato di un paio di metri, e io ricordo che facevo avanti e indietro tra il fondo e la superficie come il diavoletto di Cartesio. Lo stesso faceto personaggio, che poi era mio padre, mi portò in salvo.

Dopo questa esperienza, venni portato a Ponza. La storia del pattino era successa qualche settimana prima e non mi aveva proprio entusiasmato.
Così, riportato su un gozzo, per fare "il giro dell'isola",quando vidi che la temuta acqua non era una massa marrone, di cui non si capiva la dimensione verticale, ma era qualcosa di simile a un cristallo di cui si intuiva tutto il potenziale pericolo della profondità, io mi accucciai sotto una panca per non vedere tutto quel mare che , io bambino, non aspettava altro che inghiottirmi.
Era il 1950.

Se siete dei masochisti persi, continuerò il :) racconto domani, se no...dopodomani :bye1.gif:

Edited by Seriol Killer 645 - 27/2/2010, 19:52
 
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robertom
view post Posted on 1/3/2010, 16:43




CITAZIONE (Seriol Killer 645 @ 26/2/2010, 08:35)
Vedo che la compagnia latita (brutto segno)e l'interesse pure. Pazienza.

Ma come diceva il saggio (che non s'è mai saputo chi fosse):" meglio soli che... etc." Poi l'interesse cercherò di stimolarlo con quanto segue.
Allora vi dirò, e qui ci vuole tutta la Vs. pazienza, che un lontano giorno del secolo scorso(!) mi trovavo su un pattino con la mia mamma e altri personaggi, dei quali non rammento l'identità, a un centinaio di metri dal bagnasciuga, sul litorale di Lavinio. Orbene (avverbio dell'altro secolo ) ci fu un faceto personaggio, che nuotava nei pressi e, forse per farsi notare, si issò sul pattino in questione dalla parte che in una barca possiamo individuare come poppa o come prua. Risultato: essendo la maggior parte del peso in quel settore, il pattino si impennò e finimmo tutti in acqua.
Io avevo quattro anni e non sapevo nuotare. Il fondale sarà stato di un paio di metri, e io ricordo che facevo avanti e indietro tra il fondo e la superficie come il diavoletto di Cartesio. Lo stesso faceto personaggio, che poi era mio padre, mi portò in salvo.

Dopo questa esperienza, venni portato a Ponza. La storia del pattino era successa qualche settimana prima e non mi aveva proprio entusiasmato.
Così, riportato su un gozzo, per fare "il giro dell'isola",quando vidi che la temuta acqua non era una massa marrone, di cui non si capiva la dimensione verticale, ma era qualcosa di simile a un cristallo di cui si intuiva tutto il potenziale pericolo della profondità, io mi accucciai sotto una panca per non vedere tutto quel mare che , io bambino, non aspettava altro che inghiottirmi.
Era il 1950.

Se siete dei masochisti persi, continuerò il :) racconto domani, se no...dopodomani :bye1.gif:

la compagnia non latita, e' solo pigra te lo assicuro, inizia a raccontare e vedrai che di accoliti ne troverai. Aspettiamo anche le foto
 
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Seriol Killer 645
view post Posted on 2/3/2010, 13:10




Problemi miei di ragazzino nel rapporto con il mare a parte, vedevo che i "grandi"se ne fregavano di me ed erano più interessati a realizzare questo sogno di andare a prendere pesci sott'acqua.I risultati all'inizio non furono dei più incoraggianti,data l'assoluta mancanza di nozioni sia sulle tecniche che sulle attrezzature. Mio padre aveva acquistato un fucile di fabbricazione francese (Hurricane) in alluminio a doppia molla coassiale, che pesava mezzo quintale. Ci volevano due persone per caricarlo fuori dall'acqua ( in mare era impossibile), dopodichè era tanto se colpiva un polpo a un metro di distanza! Aveva anche un mulinello libero, nel senso che quando tiravi il grilletto, i tre metri di sagola contenuti, si srotolavano al seguito dell'asta! Ci furono grandi "acciaccate" di polpi e murene. Le altre prede erano troppo veloci e lontane!
A fronte di questi sfigatissimi neofiti, sempre a Ponza, c'era un gruppo di sub che di pesce ne prendeva a quintali. Non esagero. Naturalmente suscitando invidia e rabbia. Erano Raimondo Bucher, Silverio Zecca, Goffredo Lombardo e altri, poi divenuti tutti totem della pesca subacquea italiana.
Pensate che una sera mi venne dato il permesso di masticare un chewing gum (cosa proibitissima a casa mia!)e la stessa cosa fecero tutti quelli del gruppo dei miei genitori, grandi e piccini. La ragione! alcune maschere facevano inesorabilmente acqua, per cui in assenza di silicone, bostik,aquasure e similari la spregevolissima gomma poteva risolvere il problema. :bye1.gif:
 
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free_diver
view post Posted on 2/3/2010, 13:22




fantastico, oggi ci si dispera al primo inconveniente.. una volta si trovavano le soluzioni, anche spartane, ma se le facevano andar bene comunque!
 
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l'irlandese
view post Posted on 3/3/2010, 18:17




tutto qua?cavolo pero' pensavo che il racconto continuasse
 
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Seriol Killer 645
view post Posted on 4/3/2010, 11:03




CITAZIONE (l'irlandese @ 3/3/2010, 18:17)
tutto qua?cavolo pero' pensavo che il racconto continuasse

La prima cosa che venne recepita era che per fare dei carnieri degni di questo nome, ci volevano le attrezzature adatte, poi bisognava anche scendere sott'acqua! E si, perchè le orecchie sotto una certa profondità, facevano male.
Già sento:" sai che scoperta!"Però pensate ai tempi:chi te le diceva queste cose?
Il caso volle,che un giorno a Formia, all'imbarco del traghetto, incontrammo (mi ci metto anch'io, anche se avevo cinque anni) un tedesco che aveva appoggiato vicino a sé un lungo fucile a molla.Naturalmente i miei fecero subito amicizia (all'epoca andare a Ponza era come andare oggi a Zanzibar, il traghetto,chiamato "postale", era vuoto e faceva il viaggio tre volte a settimana).
L'incontro segnò una svolta, perchè il tipo insegnò la tecnica della compensazione,tramite stringinaso (la Pincchio era di là da venire) e consigliò anche il cambio del fucile. Mi sembra che si passò al Saetta B della Cressi. Di mute neanche a parlare: costume da bagno e via!
Le prede, soprattutto saraghi che popolavano le tane a grappoli, cominciarono a venire. Ricordo anche le cernie, una addirittura di tredici kg presa alle Formiche, in meno di dieci metri.
Una volta si avventurarono fino alla Botte, ma fu uno choc perchè incontrarono uno squalotto di un paio di metri, che li convinse a prendere prudentemente il sole!
Di pesce ce n'era tantissimo.Pensate che le aragoste si mangiavano in trattoria a trecento lire al chilo e il pesce costava veramente niente. Questa però fu la ragione di una strage che si è portata avanti per anni,anche e soprattutto con le bombole, da quelli che poi sono diventati i più fieri paladini nell'avversare il nostro sport.
Vi farei vedere (se ci riuscissi),una pubblicità di un noto negozio di Roma sulla rivista Mondo Sommerso, che mostrava la coperta dell'Angelique, una barca di una quindicina di metri, completamente piena di cernie. Un massacro, ma non di una volta. Quella era la regola. A cento - duecento lire al chilo ce ne volevano di pesci per rendere lucrosa la faccenda.
Stendiamo un velo pietoso. :bye1.gif:
 
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l'irlandese
view post Posted on 4/3/2010, 17:42




CITAZIONE (Seriol Killer 645 @ 4/3/2010, 11:03)
CITAZIONE (l'irlandese @ 3/3/2010, 18:17)
tutto qua?cavolo pero' pensavo che il racconto continuasse

La prima cosa che venne recepita era che per fare dei carnieri degni di questo nome, ci volevano le attrezzature adatte, poi bisognava anche scendere sott'acqua! E si, perchè le orecchie sotto una certa profondità, facevano male.
Già sento:" sai che scoperta!"Però pensate ai tempi:chi te le diceva queste cose?
Il caso volle,che un giorno a Formia, all'imbarco del traghetto, incontrammo (mi ci metto anch'io, anche se avevo cinque anni) un tedesco che aveva appoggiato vicino a sé un lungo fucile a molla.Naturalmente i miei fecero subito amicizia (all'epoca andare a Ponza era come andare oggi a Zanzibar, il traghetto,chiamato "postale", era vuoto e faceva il viaggio tre volte a settimana).
L'incontro segnò una svolta, perchè il tipo insegnò la tecnica della compensazione,tramite stringinaso (la Pincchio era di là da venire) e consigliò anche il cambio del fucile. Mi sembra che si passò al Saetta B della Cressi. Di mute neanche a parlare: costume da bagno e via!
Le prede, soprattutto saraghi che popolavano le tane a grappoli, cominciarono a venire. Ricordo anche le cernie, una addirittura di tredici kg presa alle Formiche, in meno di dieci metri.
Una volta si avventurarono fino alla Botte, ma fu uno choc perchè incontrarono uno squalotto di un paio di metri, che li convinse a prendere prudentemente il sole!
Di pesce ce n'era tantissimo.Pensate che le aragoste si mangiavano in trattoria a trecento lire al chilo e il pesce costava veramente niente. Questa però fu la ragione di una strage che si è portata avanti per anni,anche e soprattutto con le bombole, da quelli che poi sono diventati i più fieri paladini nell'avversare il nostro sport.
Vi farei vedere (se ci riuscissi),una pubblicità di un noto negozio di Roma sulla rivista Mondo Sommerso, che mostrava la coperta dell'Angelique, una barca di una quindicina di metri, completamente piena di cernie. Un massacro, ma non di una volta. Quella era la regola. A cento - duecento lire al chilo ce ne volevano di pesci per rendere lucrosa la faccenda.
Stendiamo un velo pietoso. :bye1.gif:

:clapping.gif:
aspetto con ansia il proseguimento, :clapping.gif:
 
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Seriol Killer 645
view post Posted on 5/3/2010, 17:53




meno male che ho un lettore! Ma è possibile che di quell'epoca non ci sia nessun altro mammut sub? Meenkia, veramente sono in via d'estinzione!?!

Ad ogni modo,gli anni che vanno dal 1950 al 1960,mi videro, logicamente, crescere in età. Per cui tralasciata piano, piano, la mia diffidenza per il mare, grazie anche alla concorrenza della figlia mia coetanea di un altro sub amico di famiglia, con la quale non volevo sfigurare, mi feci coraggio e cominciai a usare la maschera di papà. Poi ebbi il permesso di fare un giretto con il fucile e di scaricarlo. Insomma la cosa mi stava intrigando.
All'epoca andavamo a Ponza o all'Argentario. La costa laziale fu sempre snobbata a causa dell'acqua fetente. Che sbaglio!!!
Nel 1957 ci fu un'altra svolta nella mia crescita come subacqueo.
Un amico di mio padre, Maos Jacobacci, organizzò una crociera con la sua barca, un dodici metri a due alberi, che reggeva il mare come io reggo i rompicoglioni, tanto che venne ribattezzata la "Fabbrica del Mal di Mare". Comunque l'itinerario era arrapante: Fiumicino (non l'aeroporto), Ustica, Trapani,Lampedusa,Malta e ritorno.
A Lampedusa, dove ci siamo fermati diversi giorni, ricordo che c'erano le pescherie, che erano di fatto magazzini ( chiamati baracche) nei quali veniva scaricato il pesce. Qui erano allineate cernie,cirenghe, ricciole, dentici e squali grigi, tutti appesi come i vestiti in un grande magazzino di abbigliamento. Lo ricordo come fosse oggi. Oltre al numero incredibile, quello che colpiva erano le dimensioni. Io avevo dodici anni e ciò che vedevo aveva il mio peso e spesso superava la mia altezza. Oggi so che questa cosa puzza di fregnaccia,ma sicuramente qualcun altro può testimoniare che ciò che dico è vero. A Lampedusa sicuramente lo ricordano.
Facemmo una gita a Lampione, dove i nostri genitori si immersero e ci raccontarono che c'era un mare di ricciole e un mare di squali. :wacko: Armati di saetta non c'era niente da fare. :sick:
Da Lampione andammo a Linosa, dove incontrammo Roberto Merlo, Gegè Jannuzzi
e Bruno Coppolino. Questi erano personaggi dei quali, negli anni a venire, avrei letto avidamente i reportage di pesca su Mondo Sommerso. Quel giorno mi limitai a rimanere a bocca spalancata davanti a due cernie di oltre venti kg l'una, appese nella cucina della casa in cui abitavano. Quando seppero degli squali a Lampione,quasi ci implorarono di organizzare una battuta per il giorno dopo, ma il commandante fu irremovibile nel dire che non poteva cambiare i piani della crociera, che prevedeva la partenza per Malta proprio l'indomani.
Non ci crederai (tanto sempre uno sei ), ma sono passati più di cinquanta anni e ancora non mi dò pace. In compenso da quel giorno decisi che avrei fatto di tutto per tornare a Lampione per prendere uno squalo e di andare ovunque ci fosse la possibilità di catturare ricciole e grosse cernie.
Ho mantenuto l'impegno e ancora oggi cerco di esorcizzare quel maledetto giorno a Linosa, in cui mi venne negata l'emozione di vedere il campione italiano di pescasubacquea dell'epoca alle prese con pesci che neanche pensavo esistessero, il tutto documentato da uno dei più grandi fotosub del mondo. :bye1.gif:



 
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Seriol Killer 645
view post Posted on 6/3/2010, 21:08




Comunque, caro Irishman, o come ti chiami, chiudo qui i miei racconti, perchè, giustamente, non interessano un granchè.
Mi sembra di fare outing, come si dice adesso, o più comunemente, di suonarmela e cantarmela da solo.
Ti ringrazio della cortesia e... cerchiamo di tornare a pescare, chè è meglio. :bye1.gif: :bye1.gif: :bye1.gif:
 
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CRY^76
view post Posted on 6/3/2010, 21:38




Ciao Seriol c'èro anche io a leggere la tua storia che mi ha affascinato molto,anche se pensare a cosi' frecuenti incontri con squali mi fa pensare che qualcuno in giro c'è ancora :wacko: :unsure: ma anche sentire di cosi'tanto pesce mi rattrista xche' ho paura che sara' sempre meno e che lo sport che amo e' forse drstinato ad essere prima o poi vietato :( ...la storia xo' non e' finita vero?
 
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view post Posted on 7/3/2010, 10:48
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Saragaro

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CITAZIONE (Seriol Killer 645 @ 6/3/2010, 21:08)
Comunque, caro Irishman, o come ti chiami, chiudo qui i miei racconti, perchè, giustamente, non interessano un granchè.
Mi sembra di fare outing, come si dice adesso, o più comunemente, di suonarmela e cantarmela da solo.
Ti ringrazio della cortesia e... cerchiamo di tornare a pescare, chè è meglio. :bye1.gif: :bye1.gif: :bye1.gif:

Dai, non fare così, tesoro… :P i tuoi racconti stanno avendo successo: basta guardare il numero di visite... ;)
Al più, devi cambiare impostazione di pubblicazione…mi spiego.
Raccogli tutti i tuoi racconti già postati qui e apri una nuova discussione nella sezione dei Racconti di pesca (anche se il pesce non è più fresco, sempre racconti so’ :P ) e dagli un bel titolo ( tipo: la mia vita da psub…tanto per intenderci) e incolla tutto lì.
Poi , ogni volta che hai l’ispirazione , scrivi un nuovo pezzo e lo metti da parte sul tuo pc , per poi inserirlo nella stessa discussione ogni 10-15gg ad es., facendo un “up”. Cioè, inserendolo sia come ultimo messaggio del thread che nel primo ( quello che hai postato all’inizio thread, sottolineando l’aggiunta e la data).
Alla fine ti salterà fuori una vero e proprio libro della tua vita da psub, con tantissime visite nel corso dei mesi.
Un altro consiglio: scendi di più nei dettagli, nei particolari, dei tuoi racconti…vai troppo di fretta :) …e metti qlk foto...
Ti dico questo, non per fare il maestro, né per farmi i caxi tuoi…ma perché vedo che sei uno tosto e dai tuoi racconti c’è tanto da imparare… ;)


La stessa idea da me suggerita, la possono sfruttare tanti personaggi del Forum( come ad es. Turakam e altri) per pubblicare i loro racconti…
Senza però disperderli: ma raccogliendoli così in un unico testo …che volendo potete anche pubblicare su di un libro( oggi è immediato con gli editori on-line).
:bye1.gif:
 
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Seriol Killer 645
view post Posted on 7/3/2010, 19:33




CITAZIONE (nando27 @ 7/3/2010, 10:48)
CITAZIONE (Seriol Killer 645 @ 6/3/2010, 21:08)
Comunque, caro Irishman, o come ti chiami, chiudo qui i miei racconti, perchè, giustamente, non interessano un granchè.
Mi sembra di fare outing, come si dice adesso, o più comunemente, di suonarmela e cantarmela da solo.
Ti ringrazio della cortesia e... cerchiamo di tornare a pescare, chè è meglio. :bye1.gif: :bye1.gif: :bye1.gif:

Dai, non fare così, tesoro… :P i tuoi racconti stanno avendo successo: basta guardare il numero di visite... ;)
Al più, devi cambiare impostazione di pubblicazione…mi spiego.
Raccogli tutti i tuoi racconti già postati qui e apri una nuova discussione nella sezione dei Racconti di pesca (anche se il pesce non è più fresco, sempre racconti so’ :P ) e dagli un bel titolo ( tipo: la mia vita da psub…tanto per intenderci) e incolla tutto lì.
Poi , ogni volta che hai l’ispirazione , scrivi un nuovo pezzo e lo metti da parte sul tuo pc , per poi inserirlo nella stessa discussione ogni 10-15gg ad es., facendo un “up”. Cioè, inserendolo sia come ultimo messaggio del thread che nel primo ( quello che hai postato all’inizio thread, sottolineando l’aggiunta e la data).
Alla fine ti salterà fuori una vero e proprio libro della tua vita da psub, con tantissime visite nel corso dei mesi.
Un altro consiglio: scendi di più nei dettagli, nei particolari, dei tuoi racconti…vai troppo di fretta :) …e metti qlk foto...
Ti dico questo, non per fare il maestro, né per farmi i caxi tuoi…ma perché vedo che sei uno tosto e dai tuoi racconti c’è tanto da imparare… ;)


La stessa idea da me suggerita, la possono sfruttare tanti personaggi del Forum( come ad es. Turakam e altri) per pubblicare i loro racconti…
Senza però disperderli: ma raccogliendoli così in un unico testo …che volendo potete anche pubblicare su di un libro( oggi è immediato con gli editori on-line).
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Ti ringrazio per l'incoraggiamento a proseguire in questo viaggio a ritroso nella mia storia di appassionato pescatore subacqueo.
Come mammut ho parecchi problemi con il computer. Sai, la tastiera è piccola e con questi zamponi pelosi...Scherzi a parte, per spostare questi racconti dalla sez. principale a questa attuale, ho dovuto chiedere l'intervento di Basili. Non ti dico altro. :blink:
Le foto le metterei, ma non so come si fa :hmm.gif:
Non sono sceso nei particolari, perchè al momento parlo di cose successe mezzo secolo fa :doh.gif: quando ero veramente piccolo. E, soprattutto, non andavo ancora sott'acqua.
 
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l'irlandese
view post Posted on 7/3/2010, 20:03




lampione e diventato parco,non si ci puo pescare piu,ma e diventato meta di molti notturnisti con le bombole,e gli squali ci stanno ancora,da settembre a novembre e pieno di squali perche si riuniscono per la riproduzione,lo so per certo perche a lampedusa ci bazzico spesso.
comunque mi dispiace non leggere il poseguo del racconto.
comunque non capisco il motivo per cui hai storpiato il mio nik.
 
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Seriol Killer 645
view post Posted on 7/3/2010, 20:51




CITAZIONE (l'irlandese @ 7/3/2010, 20:03)
lampione e diventato parco,non si ci puo pescare piu,ma e diventato meta di molti notturnisti con le bombole,e gli squali ci stanno ancora,da settembre a novembre e pieno di squali perche si riuniscono per la riproduzione,lo so per certo perche a lampedusa ci bazzico spesso.
comunque mi dispiace non leggere il poseguo del racconto.
comunque non capisco il motivo per cui hai storpiato il mio nik.

Storpiare vuol dire danneggiare,spesso con esiti volontariamente lesivi.
Io ho solo tradotto Irlandese in inglese.
Cmq, se ti ho offeso, scusami. :bye1.gif:


CITAZIONE (nando27 @ 7/3/2010, 10:48)
CITAZIONE (Seriol Killer 645 @ 6/3/2010, 21:08)
Comunque, caro Irishman, o come ti chiami, chiudo qui i miei racconti, perchè, giustamente, non interessano un granchè.
Mi sembra di fare outing, come si dice adesso, o più comunemente, di suonarmela e cantarmela da solo.
Ti ringrazio della cortesia e... cerchiamo di tornare a pescare, chè è meglio. :bye1.gif: :bye1.gif: :bye1.gif:

Dai, non fare così, tesoro… :P i tuoi racconti stanno avendo successo: basta guardare il numero di visite... ;)
Al più, devi cambiare impostazione di pubblicazione…mi spiego.
Raccogli tutti i tuoi racconti già postati qui e apri una nuova discussione nella sezione dei Racconti di pesca (anche se il pesce non è più fresco, sempre racconti so’ :P ) e dagli un bel titolo ( tipo: la mia vita da psub…tanto per intenderci) e incolla tutto lì.
Poi , ogni volta che hai l’ispirazione , scrivi un nuovo pezzo e lo metti da parte sul tuo pc , per poi inserirlo nella stessa discussione ogni 10-15gg ad es., facendo un “up”. Cioè, inserendolo sia come ultimo messaggio del thread che nel primo ( quello che hai postato all’inizio thread, sottolineando l’aggiunta e la data).
Alla fine ti salterà fuori una vero e proprio libro della tua vita da psub, con tantissime visite nel corso dei mesi.
Un altro consiglio: scendi di più nei dettagli, nei particolari, dei tuoi racconti…vai troppo di fretta :) …e metti qlk foto...
Ti dico questo, non per fare il maestro, né per farmi i caxi tuoi…ma perché vedo che sei uno tosto e dai tuoi racconti c’è tanto da imparare… ;)


La stessa idea da me suggerita, la possono sfruttare tanti personaggi del Forum( come ad es. Turakam e altri) per pubblicare i loro racconti…
Senza però disperderli: ma raccogliendoli così in un unico testo …che volendo potete anche pubblicare su di un libro( oggi è immediato con gli editori on-line).
:bye1.gif:

A proposito della mia incapacità co' 'sto coso, ho scritto un altro paragrafo che è finito da un' altra parte!
Largo ai giovani.... :doh.gif:
 
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342 replies since 23/2/2010, 10:33   15880 views
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