PescaSub & Apnea

LA SINCOPE IPOSSICA

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view post Posted on 23/2/2010, 21:48
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Spigolaro

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CITAZIONE (DON DURMA @ 23/2/2010, 15:27)
CITAZIONE (Joniasub @ 23/2/2010, 14:40)
Posso aggiungere una cosa? Nessuno ha spiegato xkè, passati certi limiti di consumo di ossigeno, noi sveniamo. Ci provo io:

Sappiamo che rimanere sott’acqua in apnea significa consumare gradualmente l’ossigeno (O2) presente nei polmoni e al tempo stesso aumentare la produzione di anidride carbonica (Co2).
Nel nostro sangue abbiamo dei particolari recettori che sono preposti alla misurazione dei gas e che analizzano di continuo queste variazioni, comunicandole al cervello. Quando la quantità di Co2 oltrepassa un determinato livello, i recettori informano il nostro cervello che ci manda dei segnali per indicare al subacqueo che deve riprendere la respirazione. Questi campanelli d’allarme altro non sono che le contrazioni diaframmatiche.

Succede che se il subacqueo continua ad ignorare questi segnali, i livelli di Co2 e O2 continuano a modificarsi, con la conseguenza che il nostro cervello autonomamente assume il controllo della situazione interrompendo parzialmente le funzioni vitali, facendo subentrare la sincope.
Ebbene si, la sincope è una interruzione volontaria delle funzioni vitali da parte del cervello che, in un atto di estrema difesa, riduce tutte le attività metaboliche al fine di preservare una sufficiente quantità di ossigeno per il cuore ed il cervello stesso. Ecco perchè nn muoriamo subito ma abbiamo quei minuti (da 2 a 5) di blackout. Alla volontà dell’apneista che per necessità o per errore decide di non respirare subentra questo meccanismo perfetto di autodifesa del corpo umano che ci porta alla sincope.

C’è da dire anche che, come si sa, per molti aspetti la disciplina dell’apnea risulta essere fisiologicamente soggettiva ed anche la sincope rientra in questa eccezione; non avviene infatti per tutti con le stesse modalità ed anzi esistono apneisti di alto livello che non l'hanno mai avuta. E’ per questo che si ritiene l’esistenza di soggetti più predisposti alla sincope ed altri meno.
L’apnea è soprattutto un fattore mentale e le tecniche di respirazione e rilassamento devono essere eseguite, in modo corretto, al fine di evitare pericolose esperienze.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo, e se qualcuno vuole aggiungere qualcosa o anzi vi legge qualche imperfezione, ogni giusta correzione è ben accetta.

una sola correzione: Hanno va scritto con l'H. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

era solo per sorridere un pò. :bye1.gif:

La fretta nel nn rileggere...la mia professoressa mi avrebbe messo dietro la lavagna :doh.gif:

Hai fatto benissimo Don ;)


Edited by Joniasub - 26/2/2010, 19:56
 
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view post Posted on 23/2/2010, 22:07
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Spigolaro

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Io credo che il vantaggio in acqua bassa consista nel fatto che in un attimo sei su. Se sbagli giù invece...
 
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paolork
view post Posted on 23/2/2010, 22:59




CITAZIONE (aledec88 @ 23/2/2010, 22:07)
Io credo che il vantaggio in acqua bassa consista nel fatto che in un attimo sei su. Se sbagli giù invece...

mmmm
Il problema è che quando fai un agguato il fattore azione fisica protratta nel tempo porta ad un consumo di ossigeno maggiore e una produzione di Co2 e altri fattori in tempi più brevi che potrebbero aumentare i rischi.
 
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view post Posted on 24/2/2010, 07:22
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Saragaro

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CITAZIONE (toni savino @ 23/2/2010, 03:44)
Per quattro giorni di fila si sono protratte le ricerche sotto e sopra il mare senza esito, finché il quinto giorno mentre rientravo in Italia con i genitori, sulla loro barca guidata da chissà quale autopilota sulla rotta per casa......l’abbiamo ritrovato......in alto mare ad oltre 15 miglia dalla costa albanese.

La realtà va sempre ben oltre qualsiasi storia drammatica, e non, che l'uomo possa immaginare...
Penso all'emozione dei genitori, al contempo straziante e gioiosa, di aver ritrovato almeno il corpo del figlio, quando le speranze erano ormai perse, passandoci casualmente affianco, in rotta di ritorno, praticamente in mezzo all'adriatico...agghiacciante...

Ragazzi basta morire per uno stupido svenimento del caxo quale la sincope è!!!
Usate uno fottuto sistema di zavorramento antisincope e antiannegamento come l'ho inventato io e già ampiamente descritto!
Ma è possibile che succedano queste tragedie solo perchè non vi prendete la briga di spostare un solo fottutissimo piombo sul fianco e spingere la cintura sul culo e pescare neutri sul fondo?!: mah porc@ putt...

La pesca in coppia , sganciare la cintura, rimanere nei propri limiti d'apnea, pescare entro i 15metri: sono solo stronzate che non risolveranno mai il problema della sincope!!!!!!!!!!
 
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paolork
view post Posted on 24/2/2010, 08:34




CITAZIONE (nando27 @ 24/2/2010, 07:22)
CITAZIONE (toni savino @ 23/2/2010, 03:44)
Per quattro giorni di fila si sono protratte le ricerche sotto e sopra il mare senza esito, finché il quinto giorno mentre rientravo in Italia con i genitori, sulla loro barca guidata da chissà quale autopilota sulla rotta per casa......l’abbiamo ritrovato......in alto mare ad oltre 15 miglia dalla costa albanese.

La realtà va sempre ben oltre qualsiasi storia drammatica, e non, che l'uomo possa immaginare...
Penso all'emozione dei genitori, al contempo straziante e gioiosa, di aver ritrovato almeno il corpo del figlio, quando le speranze erano ormai perse, passandoci casualmente affianco, in rotta di ritorno, praticamente in mezzo all'adriatico...agghiacciante...

Ragazzi basta morire per uno stupido svenimento del caxo quale la sincope è!!!
Usate uno fottuto sistema di zavorramento antisincope e antiannegamento come l'ho inventato io e già ampiamente descritto!
Ma è possibile che succedano queste tragedie solo perchè non vi prendete la briga di spostare un solo fottutissimo piombo sul fianco e spingere la cintura sul culo e pescare neutri sul fondo?!: mah porc@ putt...

La pesca in coppia , sganciare la cintura, rimanere nei propri limiti d'apnea, pescare entro i 15metri: sono solo stronzate che non risolveranno mai il problema della sincope!!!!!!!!!!

Altro problema è che vedo molta gente che si piomba veramente troppo.
Uno se va in sincope in teoria dovrebbe rimanere a galla giusto? e come cavolo è possibile allora che nella maggior parte di video o racconti che ho sentito di sincope la persona comincia ad andare affondo lentamente nonostante abbia raggiunto la superficie??? Possibile che ha tirato fuori tutta l'aria dai polmoni??anche se lo svenimento arrivasse dopo aver riemerso la testa e aver fatto l'espirazione c'è comunque una risposta fisiologica involontaria ad almeno una inspirazione normale, almeno in teoria!Potrebbe essere pure che non ci sia l'inspirazione.
Quindi a quel punto la cintura asimetrica diventerebbe superflua....perchè piombarsi per essere leggermente positivi in superficie senza aria nei polmoni significa avere la metà dei piombi :wacko: .
Poi se la sincope avvenisse in risalita e non c'è emissione di aria o comunque c'è una inspirazione successiva e poi sincope allora può essere utile....
Se ci fosse qualcuno che avesse esperienza diretta di una sincope(del compagno in mare o piscina) e non solo una risposta in base alla fisiologia umana con se e ma, sarebbe gradita.


Altro dubbio, ma tenere i piombi sul culo è una prerogativa?perchè chi ha un fisico asciutto e senza panza è un pò difficile evitare che la cinta scivoli verso la vita, a meno di stringerla troppo....ma diventa veramente troppo!
 
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view post Posted on 24/2/2010, 08:43
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Big Denticiaro

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Paolè, non è esattamente come dici tu. basta fare una prova, anche in piscina.

stai in superficie dritto in verticale, riempi i polmoni d'aria e trattieni il respiro. resti a galla. ora espelli piano l'aria dai polmoni arriva a circa metà e t'accorgi che già li inizi ad andare a fondo.
 
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paolork
view post Posted on 24/2/2010, 09:29




CITAZIONE (DON DURMA @ 24/2/2010, 08:43)
Paolè, non è esattamente come dici tu. basta fare una prova, anche in piscina.

stai in superficie dritto in verticale, riempi i polmoni d'aria e trattieni il respiro. resti a galla. ora espelli piano l'aria dai polmoni arriva a circa metà e t'accorgi che già li inizi ad andare a fondo.

Visto che comunque parliamo di pesca almeno sui 15 metri...che per me è già fonda :P .
Per come mi piombo io per essere neutro o leggermente negativo a pochi metri dal fondo, in superficie rimango a galla anche con la inspirazione normale(metà polmoni).
Non più di 4kg con muta intera liscio spaccato(più positiva della foderata) da 5mm se pesco oltre i 10-15 metri...se non addirittura 3kg. E io peso 75kg....fatti un pò due calcoli. In superficie tra un pò galleggio pure in espirazione...
Ovvio che il discorso non vale se pescassimo in 5 metri d'acqua...ma visto che si parla di pesca fonda e c'è addirittura chi usa lo schienalino oltre i 10 metri :wacko: .

Visto che parliamo di prevenzione della sincope ipossica(non penso solo sul fatto puramente fisiologico) nella pesca profonda e anche "media" visto che quì per la maggior parte di noi il profondo inizia dopo i 10 metri...e visto che ci sono anche molti inespertissimi ci sarebbe anche la necessità di parlare sulla disposizione e quantità di piombi nella pesca un pò più fonda che per molti forse non è proprio ancora chiara.
:bye1.gif:

ps:c'ho pensato dopo, Don che figura mi fai :P ....in mare si galleggia un bel pò di più che in piascina :D ...
 
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view post Posted on 24/2/2010, 10:02
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Big Denticiaro

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CITAZIONE (paolork @ 24/2/2010, 09:29)
CITAZIONE (DON DURMA @ 24/2/2010, 08:43)
Paolè, non è esattamente come dici tu. basta fare una prova, anche in piscina.

stai in superficie dritto in verticale, riempi i polmoni d'aria e trattieni il respiro. resti a galla. ora espelli piano l'aria dai polmoni arriva a circa metà e t'accorgi che già li inizi ad andare a fondo.

Visto che comunque parliamo di pesca almeno sui 15 metri...che per me è già fonda :P .
Per come mi piombo io per essere neutro o leggermente negativo a pochi metri dal fondo, in superficie rimango a galla anche con la inspirazione normale(metà polmoni).
Non più di 4kg con muta intera liscio spaccato(più positiva della foderata) da 5mm se pesco oltre i 10-15 metri...se non addirittura 3kg. E io peso 75kg....fatti un pò due calcoli. In superficie tra un pò galleggio pure in espirazione...
Ovvio che il discorso non vale se pescassimo in 5 metri d'acqua...ma visto che si parla di pesca fonda e c'è addirittura chi usa lo schienalino oltre i 10 metri :wacko: .

Visto che parliamo di prevenzione della sincope ipossica(non penso solo sul fatto puramente fisiologico) nella pesca profonda e anche "media" visto che quì per la maggior parte di noi il profondo inizia dopo i 10 metri...e visto che ci sono anche molti inespertissimi ci sarebbe anche la necessità di parlare sulla disposizione e quantità di piombi nella pesca un pò più fonda che per molti forse non è proprio ancora chiara.
:bye1.gif:

ps:c'ho pensato dopo, Don che figura mi fai :P ....in mare si galleggia un bel pò di più che in piascina :D ...

questo discorso che stiamo affrontando, cioè quello sul "corretto zavorramento" è certamente interessante, ma è più specifico di quello in generale sulla sincope e la prevenzione di quest'ultima. il giusto zavorramento risponde alla domanda di come evitare il peggio e quali accorgimenti si possono prendere per limitare i danni di una eventuale sincope (sempre importantissimo, per carità). Ma, credo, l'obiettivo sia un altro; e cioè quello di riuscire a creare una cultura, una mentalità, per cui la sicurezza ha la precedenza sulla perdita di un pesce o dell'attrezzatura.

Molti, troppi sub, hanno perso la vita per aver prolungato troppo l'apnea aspettando che quel maledetto dentice si avvicinasse ancora un pò; o per stanare una cernia che ad ogni tuffo sembra sempre debba venire via.
non si può pretendere di prendere sempre e per forza il pesce. saper rinunciare e uscirne almeno una volta "sconfitti" da quel dentice deve essere di stimolo per riuscire a fregarlo il giorno dopo.
Oltretutto posso dire una cosa: io nella mia piccola esperienza di pescatore tutti i dentici che ho preso li ho presi nei primi 40/50 secondi di apnea; raramente ne ho preso qualcuno avendola tirata. quando ho visto qualche dentice che non voleva saperne di avvicinarsi, non c'è stato niente da fare neanche dopo 2 minuti e se avessi continuato sono sicuro che non sarebbe cambiato nulla. Piuttosto bisogna capire altri fattori che determinano questo comportamento e sicuramente scopriamo che il posizionamento era sbagliato. a riprova posso citare un esempio capitatomi 3 anni fa. mi immergo su un ciglio che trovò l'amico Pincos, mi disse:"Marco, finalmente ho trovato dove pascolano i dentici". (era da molto che non riuscivamo più a vederli). mi ci porta e mi tuffo, lui si attarda sul gommone e mi dice di aver dimenticato la maschera, io non ci penso proprio di tornare a riva e gli dico di prendersi il gommone e di andare, io resto li con tutti e due i palloncini. capovolta e giù, (è la prima volta che scendo su questo posto) mi apposto e subito ne arriva uno sui 5 kg. ma resta lontano, dopo 1,30 di apnea è ancora lì e non vuole sapene di avvicinarsi. risalgo. faccio mente locale al fondale (da sopra non si vedeva) torno giù, mi apposto dove io penso sia l'ideale (non saprei spiegarlo, credo sia un fattore soggettivo è come riconoscere la tana buona da quella vuota) dopo appena 20 secondi mi arriva a 2 metri. sparo ed è insagolato.

Peccato che poi mi si è strappato quando lo stavo riportando in superficie...... ma questa è un'altra storia. ahahah

CITAZIONE (paolork @ 24/2/2010, 09:29)
ps:c'ho pensato dopo, Don che figura mi fai :P ....in mare si galleggia un bel pò di più che in piascina :D ...

e che c'entra, i piombi servono solo per riequilibrare la spinta positiva della muta qualunque essa sia quindi è indifferente mare o piscina.

Edited by DON DURMA - 24/2/2010, 11:52
 
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Il Corv0
view post Posted on 24/2/2010, 10:45




CITAZIONE (Anto 77 @ 23/2/2010, 20:34)
CITAZIONE (Chisa237 @ 23/2/2010, 20:12)
… mi sembra vero, purtroppo, anche in questo caso: centinaia di accessi al post e pochissime risposte…
Il post merita comunque. E condivido molto, per quel che può servire, l'intervento del corvo

Dato che il tema è molto serio, credo sia giusto che a parlare di questi temi siano persone come il matto terminator e altri ,che hanno anni di esperienza alle spalle e buone conoscenze a livello di fisiologia umana (si dice cosi credo :hmm.gif: ). Magari chi non è ferrato in materia potrebbe intervenire giusto per porre qualche domanda.

Non so se è abbastanza inerente al tema ma io ad esempio vorrei sapere se uno che magari riesce a fare 2 minuti all'agguato tra i 5 e gli 8 metri d'acqua rischia di piu facendo magari un aspetto sempre di 2 minuti in 13 15 metri di profondità ?

Io nel 97 ho avuto un episodio di samba in 14 m d'acqua in Puglia ed ero allenato.
Le variabili in mare sono mille e non c'è nessuna regola scritta.
Dopo quella esperienza ho cambiato il mio atteggiamento mentale e non ho più avuti problemi.
 
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Angelozzi Maurizio
view post Posted on 24/2/2010, 11:11




CITAZIONE (DON DURMA @ 24/2/2010, 10:02)
CITAZIONE (paolork @ 24/2/2010, 09:29)
CITAZIONE (DON DURMA @ 24/2/2010, 08:43)
Paolè, non è esattamente come dici tu. basta fare una prova, anche in piscina.

stai in superficie dritto in verticale, riempi i polmoni d'aria e trattieni il respiro. resti a galla. ora espelli piano l'aria dai polmoni arriva a circa metà e t'accorgi che già li inizi ad andare a fondo.

Visto che comunque parliamo di pesca almeno sui 15 metri...che per me è già fonda :P .
Per come mi piombo io per essere neutro o leggermente negativo a pochi metri dal fondo, in superficie rimango a galla anche con la inspirazione normale(metà polmoni).
Non più di 4kg con muta intera liscio spaccato(più positiva della foderata) da 5mm se pesco oltre i 10-15 metri...se non addirittura 3kg. E io peso 75kg....fatti un pò due calcoli. In superficie tra un pò galleggio pure in espirazione...
Ovvio che il discorso non vale se pescassimo in 5 metri d'acqua...ma visto che si parla di pesca fonda e c'è addirittura chi usa lo schienalino oltre i 10 metri :wacko: .

Visto che parliamo di prevenzione della sincope ipossica(non penso solo sul fatto puramente fisiologico) nella pesca profonda e anche "media" visto che quì per la maggior parte di noi il profondo inizia dopo i 10 metri...e visto che ci sono anche molti inespertissimi ci sarebbe anche la necessità di parlare sulla disposizione e quantità di piombi nella pesca un pò più fonda che per molti forse non è proprio ancora chiara.
:bye1.gif:

ps:c'ho pensato dopo, Don che figura mi fai :P ....in mare si galleggia un bel pò di più che in piascina :D ...

questo discorso che stiamo affrontando, cioè quello sul "corretto zavorramento" è certamente interessante, ma è più specifico di quello in generale sulla sincope e la prevenzione di quest'ultima. il giusto zavorramento risponde alla domanda di come evitare il peggio e quali accorgimenti si possono prendere per limitare i danni di una eventuale sincope (sempre importantissimo, per carità). Ma, credo, l'obiettivo sia un altro; e cioè quello di riuscire a creare una cultura, una mentalità, per cui la sicurezza ha la precedenza sulla perdita di un pesce o dell'attrezzatura.

Molti, troppi sub, hanno perso la vita per aver prolungato troppo l'apnea aspettando che quel maledetto dentice si avvicinasse ancora un pò; o per stanare una cernia che ad ogni tuffo sembra sempre debba venire via.
non si può pretendere di prendere sempre e per forza il pesce. saper rinunciare e uscirne almeno una volta "sconfitti" da quel dentice deve essere di stimolo per riuscire a fregarlo il giorno dopo.
Oltretutto posso dire una cosa: io nella mia piccola esperienza di pescatore tutti i dentici che ho preso li ho presi nei primi 40/50 secondi di apnea; raramente ne ho preso qualcuno avendola tirata. quando ho visto qualche dentice che non voleva saperne di avvicinarsi, non c'è stato niente da fare neanche dopo 2 minuti e se avessi continuato sono sicuro che non sarebbe cambiato nulla. Piuttosto bisogna capire altri fattori che determinano questo comportamento e sicuramente scopriamo che il posizionamento era sbagliato. a riprova posso citare un esempio capitatomi 3 anni fa. mi immergo su un ciglio che trovò l'amico Pincos, mi disse:"Marco, finalmente ho trovato dove pascolano i dentici". (era da molto che non riuscivamo più a vederli). mi ci porta e mi tuffo, lui si attarda sul gommone e mi dice di aver dimenticato la maschera, io non ci penso proprio di tornare a riva e gli dico di prendersi il gommone e di andare, io resto li con tutti e due i palloncini. capovolta e giù, (è la prima volta che scendo su questo posto) mi apposto e subito ne arriva uno sui 5 kg. ma resta lontano, dopo 1,30 di apnea è ancora lì e non vuole sapene di avvicinarsi. risalgo. faccio mente locale al fondale (da sopra non si vedeva) torno giù, mi apposto dove io penso sia l'ideale (non saprei spiegarlo, credo sia un fattore soggettivo è come riconoscere la tana buona da quella vuota) dopo appena 20 secondi mi arriva a 2 metri. sparo ed è insagolato.

Peccato che poi mi si è strappato quando lo stavo riportando in superficie...... ma questa è un'altra storia. ahahah

Penso si possano considerare diverse le necessità della pesca in poca acqua da quella profonda. In quella in basso fondo si può utilizzare una pesatura maggiore per evitare di pinneggiare fino a due metri dal fondo e utilizzare maggiormente la caduta, mentre oltre una certa quota 4-5 kg (variano in base alla struttura corporea) sono obbligatori. Anche meno dai 18-20 in giù. Preferisco non fare comunque affidamento sulla misura in cui galleggio o meno per evitare la sincope perchè potrebbe non essere sufficiente. IL metro che uso è la facilità di risalita, non devo faticare, e non devo precipitare ma riuscire a planare negli ultimi metri senza fare come Vilcoyote... :D
Parlando del tempo di apnea utile concordo con MArco che nel caso dei dentici se le cose sono ben fatte non c'è bisogno di tirare. Ci sono occasioni in cui planando sul fondo si vedono già i pesci in avvicinamento. Anche se forse la pesca al dentice in poca acqua è diversa da quella profonda, e su questo Pierfrancesco potrebbe darci il suo parere.
Rimane che la cosa più importante è l'operatività sul fondo, molti campionissimi non vantano apnee da capogiro ma hanno la capacità di essere efficacissimi, micidiali sul fondo. Interpretano il fondale a colpo d'occhi e mentre noi siamo ancora alla ricerca di un paio di saraghi loro sono già oltre dieci....e nello stesso posto... :cry: :cry:

Insomma i ragazzi dovrebbero mettere al primo posto l'esperienza, il naso, e poi, col tempo, sia l'apnea che la profondità che si acquisisce solo con gli anni, i decenni e non con la piscina.




 
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Termina_tor
view post Posted on 24/2/2010, 14:10




CITAZIONE (Joniasub @ 23/2/2010, 14:40)
Posso aggiungere una cosa? Nessuno ha spiegato xkè, passati certi limiti di consumo di ossigeno, noi sveniamo. Ci provo io:

Sappiamo che rimanere sott’acqua in apnea significa consumare gradualmente l’ossigeno (O2) presente nei polmoni e al tempo stesso aumentare la produzione di anidride carbonica (Co2).
Nel nostro sangue abbiamo dei particolari recettori che sono preposti alla misurazione dei gas e che analizzano di continuo queste variazioni, comunicandole al cervello. Quando la quantità di Co2 oltrepassa un determinato livello, i recettori informano il nostro cervello che ci manda dei segnali per indicare al subacqueo che deve riprendere la respirazione. Questi campanelli d’allarme altro non sono che le contrazioni diaframmatiche.

Succede che se il subacqueo continua ad ignorare questi segnali, i livelli di Co2 e O2 continuano a modificarsi, con la conseguenza che il nostro cervello autonomamente assume il controllo della situazione interrompendo parzialmente le funzioni vitali, facendo subentrare la sincope.
Ebbene si, la sincope è una interruzione volontaria delle funzioni vitali da parte del cervello che, in un atto di estrema difesa, riduce tutte le attività metaboliche al fine di preservare una sufficiente quantità di ossigeno per il cuore ed il cervello stesso. Ecco perchè nn muoriamo subito ma abbiamo quei minuti (da 2 a 5) di blackout. Alla volontà dell’apneista che per necessità o per errore decide di non respirare subentra questo meccanismo perfetto di autodifesa del corpo umano che ci porta alla sincope.

C’è da dire anche che, come si sa, per molti aspetti la disciplina dell’apnea risulta essere fisiologicamente soggettiva ed anche la sincope rientra in questa eccezione; non avviene infatti per tutti con le stesse modalità ed anzi esistono apneisti di alto livello che non l’anno mai avuta. E’ per questo che si ritiene l’esistenza di soggetti più predisposti alla sincope ed altri meno.
L’apnea è soprattutto un fattore mentale e le tecniche di respirazione e rilassamento devono essere eseguite, in modo corretto, al fine di evitare pericolose esperienze.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo, e se qualcuno vuole aggiungere qualcosa o anzi vi legge qualche imperfezione, ogni giusta correzione è ben accetta.

:clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: Grazie Gigi ottimo intervento...uno dei motivi che ha portato alla morte Nicola :cry: (cosa appresa il giorno del suo funerale..)era proprio quello di sfidare le su citate contrazioni diaframmatiche :doh.gif: :doh.gif:
Ascoltate i messaggi del vostro corpo,imparerete a dicernere le situazioni di pericolo solo con una buona dose di senso del pericolo e con l'esperienza......"profondità=UN METRO OGNI ANNO DI ESPERIENZA!!!

:bye1.gif: :bye1.gif: :bye1.gif:

CITAZIONE (Il Corv0 @ 24/2/2010, 10:45)
CITAZIONE (Anto 77 @ 23/2/2010, 20:34)
Dato che il tema è molto serio, credo sia giusto che a parlare di questi temi siano persone come il matto terminator e altri ,che hanno anni di esperienza alle spalle e buone conoscenze a livello di fisiologia umana (si dice cosi credo :hmm.gif: ). Magari chi non è ferrato in materia potrebbe intervenire giusto per porre qualche domanda.

Non so se è abbastanza inerente al tema ma io ad esempio vorrei sapere se uno che magari riesce a fare 2 minuti all'agguato tra i 5 e gli 8 metri d'acqua rischia di piu facendo magari un aspetto sempre di 2 minuti in 13 15 metri di profondità ?

Io nel 97 ho avuto un episodio di samba in 14 m d'acqua in Puglia ed ero allenato.
Le variabili in mare sono mille e non c'è nessuna regola scritta.
Dopo quella esperienza ho cambiato il mio atteggiamento mentale e non ho più avuti problemi.

Grazie Giordano!!! un altro"esempio"di crescita personale a regole che cambiano nel soggettivo ;)
:bye1.gif:
 
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view post Posted on 24/2/2010, 14:29
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Spigolaro

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Vorrei segnalare questo video molto interessante, purtroppo è in inglese, ma anche chi non ha un'ottima conoscenza della lingua potrà comprenderlo abbastanza facilmente:

NSUC: Samba and Blackouts from USFA Inc. on Vimeo.

 
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view post Posted on 25/2/2010, 04:54
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Saragaro

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Ogni anno in Italia muoiono da un minimo di 5 ad un massimo di 10 pescasub e apneisti all’anno…e non ne parliamo di quelli spagnoli, francesi e del resto del mondo.
E anche quest’anno , purtroppo, la cosa statisticamente si ripeterà.
La maggior parte di questi incidenti avviene nei primi 15 metri di profondità!
E’ un fatto statistico incontrovertibile: dati alla mano.
Limitandoci solo al nostro Forum, si contano a decine i racconti degli utenti che hanno avuto una sincope da apnea prolungata ( volutamente o per impigliamento o incastramento) o casi di per-sincope (samba o forti vertigini e affanno) pescando a meno dei 15 metri, anche nei primi 5 metri.
Provate a darvi una letta della mia discussione passata :
Racconti di Sincope e Pre-Sincope


Ora, sentire ripetere da più pescasub esperti che pescare a bassa profondità non comporti nessun ( o percentuale bassissima di) rischio sincope , mi sembra non solo sconvolgente , ma soprattutto pericolosissimo per le migliaia di pescasub inesperti che muovono le loro prime pinneggiate proprio a bassa profondità. Perché così s’inculca in loro, che hanno fiducia cieca nelle parole dei psub più esperti ( soprattutto in quelli che pescano più pesce: che non è sempre sinonimo di psub saggio), una mentalità e una falsa sicurezza che potrebbe costare loro cara...carissima.

E questo rischio d'incidente vale anche per i psub esperti… tanto per fare un esempio:
il più grande campione di psub di Taranto è morto di sincope in 1,5 metri d’acqua …e normalmente pescava anche oltre i 30 metri…e non era neanche a mare, ma in piscina…te capì?!...

Quindi vi invito a rettificare immediatamente quanto avete scritto e quanto si va professando falsamente sul nostro forum, e cioè: la pesca in basso fondo come sinonimo di sicurezza…sicurezza un par di p…!
A mare si muore anche facendo lo strusciapanza, se non si sta attenti... e comunque alla sfiga non c’è mai limite!
Provate a leggere i racconti di alcuni psub che strisciavano a pochi metri da riva…e sono stati colti da un forte malore.
Ecco perché insisto che bisogna essere umili e culturalmente preparati…ma alla fine: indossare un sistema di salvamento come lo zavorramento antisincope e antiannegamento ( il link lo trovate qui sotto nella mia firma).

Intendiamoci: l’incidente subacqueo è un evento statistico che si misura in percentuale e aumenta con la profondità.
Ma il numero di psub che pesca oltre i 15 metri è talmente limitato( rispetto alla schiera di psub che pescano entro i 15 metri) e la loro esperienza e capacità tecnica è normalmente tale, che alla fine il numero d’incidenti è maggiore in acqua medio-bassa.

fernando santoro

Edited by nando27 - 25/2/2010, 07:47
 
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Angelozzi Maurizio
view post Posted on 25/2/2010, 09:28




CITAZIONE (nando27 @ 25/2/2010, 04:54)
Ogni anno in Italia muoiono da un minimo di 5 ad un massimo di 10 pescasub e apneisti all’anno…e non ne parliamo di quelli spagnoli, francesi e del resto del mondo.
E anche quest’anno , purtroppo, la cosa statisticamente si ripeterà.
La maggior parte di questi incidenti avviene nei primi 15 metri di profondità!
E’ un fatto statistico incontrovertibile: dati alla mano.
Limitandoci solo al nostro Forum, si contano a decine i racconti degli utenti che hanno avuto una sincope da apnea prolungata ( volutamente o per impigliamento o incastramento) o casi di per-sincope (samba o forti vertigini e affanno) pescando a meno dei 15 metri, anche nei primi 5 metri.
Provate a darvi una letta della mia discussione passata :
Racconti di Sincope e Pre-Sincope


Ora, sentire ripetere da più pescasub esperti che pescare a bassa profondità non comporti nessun ( o percentuale bassissima di) rischio sincope , mi sembra non solo sconvolgente , ma soprattutto pericolosissimo per le migliaia di pescasub inesperti che muovono le loro prime pinneggiate proprio a bassa profondità. Perché così s’inculca in loro, che hanno fiducia cieca nelle parole dei psub più esperti ( soprattutto in quelli che pescano più pesce: che non è sempre sinonimo di psub saggio), una mentalità e una falsa sicurezza che potrebbe costare loro cara...carissima.

E questo rischio d'incidente vale anche per i psub esperti… tanto per fare un esempio:
il più grande campione di psub di Taranto è morto di sincope in 1,5 metri d’acqua …e normalmente pescava anche oltre i 30 metri…e non era neanche a mare, ma in piscina…te capì?!...

Quindi vi invito a rettificare immediatamente quanto avete scritto e quanto si va professando falsamente sul nostro forum, e cioè: la pesca in basso fondo come sinonimo di sicurezza…sicurezza un par di p…!
A mare si muore anche facendo lo strusciapanza, se non si sta attenti... e comunque alla sfiga non c’è mai limite!
Provate a leggere i racconti di alcuni psub che strisciavano a pochi metri da riva…e sono stati colti da un forte malore.
Ecco perché insisto che bisogna essere umili e culturalmente preparati…ma alla fine: indossare un sistema di salvamento come lo zavorramento antisincope e antiannegamento ( il link lo trovate qui sotto nella mia firma).

Intendiamoci: l’incidente subacqueo è un evento statistico che si misura in percentuale e aumenta con la profondità.
Ma il numero di psub che pesca oltre i 15 metri è talmente limitato( rispetto alla schiera di psub che pescano entro i 15 metri) e la loro esperienza e capacità tecnica è normalmente tale, che alla fine il numero d’incidenti è maggiore in acqua medio-bassa.

fernando santoro

Ciao Fernando, dove hai trovato i dati statistici ai quali ti riferisci? Ho provato a fare delle ricerche sul web ma non ho trovato nulla di preciso. Ci sono statistiche di mortalità per annegamento ma non specifiche di pesca in apnea.
La profondità media delle disgrazie riguardanti pescatori in apnea è intorno ai 20 metri almeno sugli articoli dei quotidiani che le hanno riportate.
Se è possibile puoi segnalare il link?
Grazie
 
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view post Posted on 25/2/2010, 09:43
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Spigolaro

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@ Fernando: prendo per buoni i tuoi dati non avendone capaci di smentirti/darti ragione e azzardo questa spiegazione.

Intanto credo che molti di quelli che vanno in sincope siano persone "mediamente esperte". Come detto precedentemente da qualcuno, è l'abitudine all'assenza di aria che fa prolungare le apnee. In un neofita è difficile che questo accada. Purtroppo i corsi tendono ad accelerare questo processo in molti casi.
Quindi, diciamo che i soggetti che ci cascano sono quelli medi che, arrivando a 20 metri, in acqua bassa cercano di spremersi. Inoltre, essendo presente in acqua bassa in certe occasioni una concentrazione di pesce mooooolto superiore a quella che si può trovare nei 7 Mari ( :D ) ed essendo questo pesce più smaliziato a terra che non a 20 metri, probabilmente si instaura nell'individuo il meccanismo "ancora altri 5 secondi ed è a tiro". A livello mentale credo sparisca il campanello d'allarme "fammi risalire perchè l'aria sta finendo" che viene sostituito da qualcosa tipo "tanto in 2 pinneggiate o meno son su".
Detto questo, a dimostrazione del fatto che non sia più sicura la pesca fonda, mi chiedo chi consiglierebbe ad un ragazzo dalle buone capaictà apneistiche di cominciare a pescare a -3 e chi a -20. Tutti diranno comincia da -3. La verità è che se è vero che gli incidenti avvengono in acqua bassa, non è per una difficoltà intrinseca dell'azione di pesca/apnea ma è per aggiunta imprudenza del pescatore.
 
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169 replies since 22/2/2010, 22:56   12860 views
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