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Calma e gesso. Partendo dal fatto che appena possibile io ammazzo i pesci che catturo, non mi sogno però di uccidere le cozze, le vongole ed altri mitili prima di cuocerli, ergo li butto in acqua bollente o li faccio morire di caldo. I ricci li apro con le forbici, le patelle (che bei tempi quando ancora mi azzardavo a mangiarle) le stacco dallo scoglio e me le mangio sicuramente ancora vive. Poco pietoso a pensarci bene, no? Torniamo ai pesci. Ci sono catture più o meno veloci e più o meno "umane", anche se contro la nostra volontà, e coi pesci di mole capita spesso che più son grossi e tenaci e più soffrono. Per forza. Se i pesci sono pescati con le reti muoiono soffocati dopo lunga agonia e a seconda della specie alcuni arrivano sui banchi delle pescherie ancora boccheggianti. I crostacei arrivano spesso vivissimi e le aragoste, come altri animai simili, se non sono vive manco le compriamo. Ovviamente poi le buttiamo vive in acqua bollente perchè sennò non sono la stessa cosa. Per carità, io non ho mai cucinato un'aragosta e probabilmente, se mi capitasse, le ucciderei prima di buttarle in acqua, però per molti nostri connazionali ciò è un'eresia bell'e buona. I polpi spesso muoiono dopo ore e ore e in certe regioni sono sottoposti a trattamenti che non prevedono la loro uccisione prima delle "cure" cui vengono sottoposti. In molte zone del Mondo, avere nel piatto una cosa che ancora si muove è l'unico modo per distinguere ciò che è fresco da ciò che non lo è più. Stiamo parlando di zone perlopiù tropicali o comunque calde nelle quali i processi di deterioramento degli animali morti sono veloci e pericolosi. Anche noi, guardando un banco di una pescheria, se dovessimo scegliere i migliori pesci, crostacei o molluschi, compreremmo prima quelli che ancora si muovono. Solo in assenza di movimento cominceremmo a guardare colore, consistenza, odore e tutto quello che ci può aiutare a scegliere l'animale più fresco. Chiaramente trovo anch'io non condivisibile la scelta di friggere per metà un pesce ancora vivo ma, ripeto, in certe zone del Mondo la cultura è molto diversa dalla nostra. In quelle zone dove si è abituati a vedere nel piatto pesce senza testa noi non saremmo felici. Qualche turista (mi pare che gli americani siano di quest'idea) non è invece felice di trovarsi nel piatto un pesce con la testa. A volte è solo questione di usi e costumi e non c'è nessuno al Mondo che possa scagliare la prima pietra. Possiamo parlarne e discuterne schierandoci su fronti diversi, ma dire che a quelli gli si darebbe volentieri fuoco ( o cose del genere) mi pare troppo. Quoto in todo con un'aggiunta in risposta a coloro che vedono gli asiatici come dei barbari.Una delle discriminanti nel giudicare una civilta' e' il modo in cui si curano gli anziani.In occidente siamo millenni indietro ai Giapponesi ma non per questo loro ci vedono come barbari. |