CITAZIONE (pesceserra-terra @ 27/2/2024, 21:53)
Non ne sapevo niente vergognoso, vedrai che il prossimo passaggio sarà a pagamento per aprire la sbarra
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La cosa ulteriore che mi ha fatto un po insospettire sono state le risposte molto vaghe delle 2 telefonate che ho fatto.
La prima telefonata al numero telefonico riportato nell'ordinanza, che ero convinto fosse l'autorità portuale che ha emesso l'ordinanza ed invece ho scoperto essere un istituto di vigilanza privato che a quanto pare sarebbe stato incaricato di intervenire nei casi di emergenza ma loro stessi non mi hanno neanche saputo spiegare quali sarebbero queste emergenze e mi hanno detto che non sono loro gli incaricati di aprire e chiudere le sbarre agli orari indicati.
La seconda telefonata su consiglio dell'istituto di vigilanza l'ho fatta all'autorità portuale che l'ha emessa, e dopo un rimpallo di operatori sono riuscito a parlare con un signore molto ermetico che nulla ha saputo o voluto aggiungere al dialogo informativo che ho cercato di intavolare per poi chiudermi il telefono in faccia. Ma alcune cose sono riuscito a farmele dire, intanto che l'opera dello scivolo e della banchina è una opera Pubblica e non privata e poi che neanche loro sono i manovratori della sbarra e che non è programmata con un timer e alla mia richiesta di conoscere chi fosse l'organo incaricato di azionare le sbarre mi ha risposto che a me non deve interessare per poi sbattermi il telefono in faccia
In definitiva riassumo qui cosa secondo me non quadra:
1 L'ordinanza di cui parliamo è la N° 67/2017 Autorità di sistema portuale del mar ligure orientale art 5 ed art 6; dunque una disposizione del 2017 che viene applicata solo 7 anni dopo la sua emanazione
2 Gli orari di fruizione non tengono conto ella necessità dei pescatori, di fatto non consentono di fare le albe ed i tramonti
3 Non si sa chi movimenta la sbarra per accedere ad un bene di natura Pubblica come lo scivolo e la bancina della darsena e cosa molto molto grave sulle abarre incriminate c'è scritto AREA PRIVATA, ma ripeto non lo è affatto.
Nelle chiacchierate telefoniche più volte mi sono sentito ripetere di chiedere maggiori informazioni al cantiere navale che ha sede li all'ingresso della darsena, quasi a suggerirmi che c'entrasse qualcosa in tutto questo.
Ma voglio ricordare che tale cantiere è esso stesso un operatore in concessione di uno spazio pubblico ma che a questo punto si comporta come proprietario che addirittura espropria alla collettività le ultime briciole rimaste ad uso pubblico.
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Si concordo c'è qualcosa che non quadra per niente, tra l'altro hanno fatto tutto all'insaputa della popolazione, proprio in quella darsena hanno costruito un ponte mobile che è costato milioni di euro, crollato per un cedimento strutturale dopo pochi anni, per ora non ha ancora pagato nessuno e fortunatamente per un miracolo non ci sono stati feriti o ancor peggio morti, creando anche non pochi disagi per il traffico tutt'ora, il ponte si trova ancora lì sdraiato al sole pieno di ruggine.
Oltre alla Procura bisognerebbe anche rivolgersi ai giornali