Tukaram |
|
| Se Alessandro è ancora nell'ambiente, dopo oltre 40 anni, significa che la tenacia non gli manca. Ma certe cose vanno comprese e metabolizzate più in alto, e li impunta il carro... gente che spesso di pesca sub ne sa quanto il muratore di voli aerei. Il problema di fondo è che siamo pochi, è in realtà uno sport di nicchia, e bisognerebbe organizzarlo tenendo conto di ciò e cercando di aprirlo il più possibile agli appassionati. Invece si è sempre più andato chiudendo, allontanando la gente mentre si è predicato di fare il contrario e cercato di ampliarlo con l'ambito femminile. Quest'ultimo aspetto più per cercare di dare un'immagine meno cruenta al nostro sport in ambito sociale e dei movimenti animalisti, che a mio parere sono sempre stati troppo, e a volte con esagerazione, temuti dalla federazione. Tanto da scendere troppo spesso a compromessi con rinuncie e quasi nascondendo l'agonismo del nostro sport, cosa che certamente ha da sempre, e non poco, mortificato gli atleti. Basta guardare la castrazione legata ai regolamenti, a mio parere insensata su tanti aspetti. Poi adesso, con la piega presa verso la profondità non si sta facendo altro che rendere ancora più elitario e meno approcciabile agli appassionati il mondo delle gare. Scelta molto discutibile, pericolosa e che a mio parere porterà solo malumori e perdita di altri praticanti nel mondo delle gare. Peraltro, spesso si scende a diatribe personali negando la conversazione e non voler essere obiettivi pur di non perdere terreno verso l'avversario. Di casi simili negli ultimi 20/30 anni se ne sono visti tanti... anche troppi direi!! E che queste cose siano nocive all'ambiente direi che è sotto gli occhi di tutti. Ma credo di star uscendo fuori tema. Quello dell'agonismo femminile è sicuramente stata una strada intelligente e lodevole, ma che a mio parere va ripresa con altra attenzione e metodologia.
|
| |