In concreto,Tizio (non dico chi) viene dal mondo delle gare anche di livello nazionale. Va in acqua senza eccedere con la tecnologia (ad es. su uno spot già noto, magari già individuato in passato con l'ecos., ma senza previa, nuova verifica tramite ecos. di cosa sia presente in quel preciso momento in loco) assieme a Caio, e 3,4 volte su 5 pesca significativamente meglio lui di Caio.
Cambiamo situazione: Tizio continua a pescare col metodo già descritto su buoni spot noti; Caio invece esce ed usando gps + eco fa delle verifiche, per lo più su spot noti, senza neppure scendere in acqua qualora l'eco non gli dia la tracciatura interessante. Ho visto anche dei video: vedi il sub che arriva, poniamo, a 32,35 metri pressoché direttamente sul denticione, spara e risale. Se ti tuffi a caso a quella profondità, salvo che uno non abbia la certezza che in quel preciso punto gira quasi sempre pesce grosso, in 9 virgola X casi su 10 non piombi in testa al pescione che, nella penombra, si lascia abbastanza facilmente fucilare. Lo dico per esperienza perché anche se per pretesa (condivisibile) di mia moglie non scendo più a profondità significative, a 30/32 metri ci scendevo già a 19 anni e lo ho fatto a lungo.
Ebbene, torniamo all'es.: col metodo da ultimo descritto, si rovesciano i valori e Caio pesca 4 volte su 5 più di Tizio e soprattutto lo surclassa brutalmente come qualità delle prede.
La soluzione?
Già solo vietare di avere in barca contestualmente eco + fucile, e scooterini da profondità, cambierebbe non poco le regole del gioco.Se hai in barca il fucile
o la canna, o la lenza, ecc. devi accontentarti di quelli.
Dove non basta il senso morale servono, purtroppo, regole.
Da noi nei laghi vige questa regola sull'ecosc. per la pesca di superficie: non puoi avere eco e canne/lenze assieme, se ben ricordo.
Giustamente si dovrebbe fare un ragionamento compiuto per capire come limitare anche i pescherecci, che notoriamente fanno danni immensi. Questo, purtroppo, solo nelle acque territoriali, per ovvie ragioni giuridiche.