CITAZIONE (hypnos-38 @ 24/5/2017, 10:25)
il nesso è che non ci sono dati strumentali, scientifici, quindi tutto è dato da sensazioni e pareri personali, che per quanto i tester sono attendebili, esperti e affidabili, rimangono solo opinioni personali legati ad un gesto tecnico personale.
Sicuramente De Mola ti dirà che le Pathos sono le migliori, Giurgola che le Cetma sono le migliori, che Mazzarri e Molteni le C4 sono le migliori, ecc... non ti diranno mai che le altre pinne non vanno bene, diranno, se le hanno provate, che le altre pinne sono belle pinne, ma preferiscono quelle che mettono ai piedi... e sono tutti Campioni che pescano fondissimo.
Qualcuno dubiterebbe della loro parola?
L'unico modo per capire come va una pinna, non è misurarne gli spessori, le durezze, e tempi, ma quanto sforzo serve per spostare l'acqua, quali affaticano di più nel lungo periodo, (tre tuffi a distanza di 10 minuti l'uno dall'altro a 30 metri alla Y-40 non sono un banco di trova attendibile), quali pinne fanno passare prima da una fase muscolare all'altra, quali fanno alzare prima il battito cardiaco.. insomma, tutte cose che non sono state verificate strumentalmente, e poi chi c'è stato lo sa bene, la Y-40 è particolare ed unica al mondo, è vero che è profonda 40 metri e si possono provare le pinne, ma le condizioni che offre non si trovano in nessun altra parte del mondo, acqua a 33°, densità, ecc... e in alcuni casi su alcune gomme delle scarpette soprattutto deformandole in fase di spinta, la temperatura così calda influisce negativamente sulla prestazione della pinna.
Inoltre alla Y-40 alcuni effetti fisiologici, vengono in qualche modo ritardati e/o alterati, quindi anche la prestazione umana un po ne risente.
Questo per me basta per far capire che il test, per quanto interessante, non offre molto di più che una serie di sensazioni personali nell'uso di pinne diverse, pur stimando molto Marco Mardollo a cui spesso quando vado alla Y-40 chiedo consigli e se ne ha di farmi provare pinne diverse.
Capirei il discorso se alcune pinne fossero state provate in mare ed altre in piscina, ma dato che le condizioni "acquatiche" erano uguali sia per gli attrezzi che per i tester lo trovo ininfluente.
Per quanto riguarda l'affaticamento, certamente importante, penso che sia molto complicato cercare di valutarlo oggettivamente.
Il test, a mio avviso, ha dato dei parametri oggettivi sulla cd. "spinta" di cui tanto si discute sia sui forum che nei lanci pubblicitari.
Con quale pinna salgo e scendo più velocemente?
Non capisco perchè adesso questo parametro sembra diventato inutile o dannoso e, soprattutto, poco attendibile.
Diverso sarebbe stato il discorso se il test, contestualmente, avesse riportato indicazioni sull'affaticamento e/o il consumo di ossigeno prodotto dall'uso di ogni pinna, parametro, questo, importantissimo, ma sicuramente soggettivo e di difficile valutazione.
@agastis
Che un test fatto a venti metri sia pericoloso perchè spinge ad emulazioni mi sembra veramente eccessivo...vabbè che la mamma degli imbecilli è sempre incinta però non esageriamo, anche gli imbecilli non sono dei totali dementi...
Edited by antcant - 24/5/2017, 19:39