PescaSub & Apnea

Il Fantasma Del Palo

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icon1  view post Posted on 30/3/2016, 20:02
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Spigolaro

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La mattina del 31 Luglio 2009 giunse inattesa la telefonata dalla mia ex società di lavoro avvisandomi tra 10 giorni avrei dovuto disinstallare dalla mia mente, l`immagine del mare , l`odore dei pesci appena pescati che rimane sul guanto e che è la prima cosa che si annusa non appena togli la maschera.
Già !Avrei dovuto disinstallare tutto questo scenario e far posto al dovere.
Dovevo partire direzione, Los Angeles! Cosi, in piena estate!
Il primo pomeriggio dello stesso giorno telefonai al mio fraterno amico Peppe, bravissimo ragazzo che qualche anno prime di quel giorno, accolsi nella mia modestissima schiera di fidatissimi.
Un ragazzo alle prime esperienze di pesca subacquea , innamorato del mare, ed al tempo, studente in biologia marina, oggi invece un dottore nella medesima disciplina.
-Pronto! Peppe?-
<oh ciao frate`! che dici?>
-Niente Pe`!
Oggi sono un po` scarico, il 7 devo partire!-
<maaaa così presto? E va be` su dai non ti abbattere!>
-Senti , non ti ho chiamato per questo comunque, ho un idea da mettere in atto alla velocità della luce ci stai?-
Peppe sorpreso non lo era , in quanto mi conosceva già e sapeva che io, le cose, le penso e le faccio quasi simultaneamente ….e cosi:
-andiamo con giusto la maschera, le pinne e la bottiglia con acqua e sale a far due polpi piccoli, là ,verso Sampieri, poi li mettiamo dentro il secchio con l`aeratore a batteria e ci portiamo le canne, andiamo sulla secca mastra che conosco e quando l`ecoscandaglio segnerà quarantacinque li caliamo a Vertical , e vedremo!...chi dici? Ti piace stu fatto?-
Peppe , dopo un paio di secondi di apnea, esplose con:
<ma certo! Frate`, ma dobbiamo portarci un fucile?>
-Ma che! Solo muta maschera e pinne!-
Aggiunsi:
-Sono giorni che non gira nulla o quasi, c’è troppa calma piatta, andremo così all`avventura!
Peppe diede subito la sua adesione:
<va bene a dopo allora!>
E così giunsero le 3, ed io, mi ritrovai puntuale al porto, lì vicino alla banchina della pompa di benzina c`era il gommone.
A meno di 3 minuti dal mio arrivo, giunse puntuale Peppe.
Così caricammo l`occorrente e partimmo!
Nonostante il mio scetticismo Peppe si era portato comunque il suo fedele 75 .
Andammo in direzione Sud-Sudovest verso la costa del piccolo borgo marinaro di Sampieri.
Giunti a metà del nostro percorso Peppe indicando col dito mi chiese:
<toniii! Ma che è quel palo laggiù?>
-Quello? …E` il palo della meda che segna il limite dalla condotta subacquea del depuratore!-
Ed ancora aggiunsi:
-Non significa che sotto c’è il tubo ma è posto a circa 300 metri dalla fine della conduttura per evitare che le reti a strascico la danneggino-
Allora Peppe nuovamente domando`:
<ahhh e tu ci sei mai passato li vicino?>
-E si! Certo! …Ma non Ce` niente di che`!-
-Si vede un palo che scende e sul fondo un enorme cubo di cemento armato, andiamo su` che ti faccio vedere!-
Girai il timone di pochissimo e quando giunsi in prossimità della meda spensi il motore affiancando il palo , afferrai un drappo, di rete intorcinata come una cima che lo cingeva e mi trattenni sulla stessa.
-Peppe! Passami la maschera per favore!-
Mi sporsi dal tubolare destro ed osservai il fondo, vedevo il palo, c`era una palla di castagnole che nuotavano con un moto ipnotico.
-Non c’è nulla! -
dissi a Peppe!
-Si vede solo il palo e i pisciteddi!
Ma su troppo tranquilli!-
Peppe prese la maschera e si affacciò anch’egli dal tubolare,
Scrutando il fondale con la curiosità di quella nuova scoperta.
Passarono una manciata di secondi ed ad un tratto di scatto Peppe mi afferrò la caviglia staccandosi dall`acqua mi disse:
<toniiiiiiiii! Giurerei di aver visto un grosso pesce che gira, l`ho visto! >
Assalito dallo stupore indossai nuovamente la maschera , mi sporsi ancora una volta dal tubolare. Concentrai lo sguardo verso il palo , passò circa un minuto e mi alzai nuovamente rivolgendomi averso Peppe:
-Peppe! Ma sei sicuro? Io non ho visto null`altro che castagnole !
E pure tranquille sono!-
Peppe spalancò gli occhi e mi disse:
<toniii posso giurare di aver visto un pesce di almeno venti chili!>
Fui nuovamente motivato dall’incredulità e tornai ancora a scrutare il fondo.
Vedevo il palo ed ero accompagnato dal cigolio metallico emesso dal sistema di illuminazione sotto dondolio delle onde.
Fuori ,
il mio orecchio,
oltre quello, percepiva solo un calmo silenzio.
Osservai a lungo i pescetti che si schieravano in formazione confusa lungo la parte più ombreggiata del palo, portai lo sguardo al limite, oltre i 15 metri di profondità, stavo per rialzarmi quando all’improvviso come dal nulla apparve una sagoma possente ed inconfondibile.
Di scatto balzai all`impedì:
-Peppe avevi ragione !
-Avevi ragione c’è una ricciola fantastica che gira intorno al palo!-
-appare e scompare dal nulla , non caccia e non è spaventata -
-E’ lì…che gira come un fantasma-
Peppe annuì fissandomi in attesa di una mia decisione.
Di colpo, slegai il gommone e mi lasciai scarrocciare per una ventina di metri.
Poi misi in marcia il motore e mi allontanai lentamente senza disturbare il posto.
-Peppe ora andiamo a casa!-
Gli dissi convinto.
Peppe rimase per un attimo incredulo, poi però realizzò quel che mi passava per la testa.
-Andiamo al porto, tu stai sul gommone e nel frattempo mettiti la muta
io vado a casa a prendere l`arma-
La sua espressione ad un tratto s’illuminò di frenesia.
Così in una decina di minuti raggiunsi il porto e mi portai direttamente sul punto più vicino al parcheggio.
Feci un balzo saltando sulla banchina impugnando tra le mani le chiavi del pick-up.
In meno di 5 minuti raggiunsi il garage , proprio come un cavallo in corsa con il morso in bocca ed i para-occhi, entrai dritto verso la rastrelliera ed impugnai il 100, poi però ebbi un idea, lo riposi nuovamente al suo posto e presi il mio mitico monoscocca 90, ne sfilai l`asta e vi legai un`altra asta, filettata, da 7 millimetri, allungai la mano verso la cassettiera ed afferrai l`arpione doppia aletta a sgancio snodato, lo avvitai per bene stringendolo sulla morsa, arraffai veloce il sacchetto contenente i monofili e l`occorrente per le legature ed i terminali e scappai di corsa verso il porto.
Non più di 15 minuti e fui di ritorno, vidi Peppe che nel frattempo pensò bene di indossare la muta.
Sii teneva con una mano lungo una cima legata ad un maniglione.
-Andiamo Peppe!-
Partimmo di corsa come i pompieri che discendono lungo la pertica e subito misi Peppe alla guida a tener la rotta , io iniziai la vestizione solo dopo aver completato la legatura dell`asta.
Ci fermammo in mezzo al nulla , e li Peppe mi chiese
<e qui che facciamo?>
-Faccio uscire l`aria dalla muta e voglio provare a sparare un colpo a vuoto -
Così feci!
Non avevo ancora provato quel tipo di arpione e non conoscendone l`effettiva portata non avevo per niente voglie di rovinare un bel pesce come quello.
Scoccai il tiro , fermo e deciso.
Peppe visionava il prospetto laterale.
<nessuna anomalia il tiro era dritto e perfetto l`asta cade solo a fine corsa>
Disse Peppe
Balzai a bordo, girai rapido il timone verso il palo.
Giunsi a meno di 50 metri spensi il motore e dissi:
-Peppe!
Tieni gli occhi puntati su di me, prima del tuffo ti faccio un segnale e se dovessi chiamarti metti in moto ed avvicinati lento, intesi?-
Peppe annuì facendo cenno col capo.
Iniziai una pinneggiata lenta verso il palo, mi girai verso il gommone e rassicurai Peppe con il pollice in su`,
poi caricai il fucile e mi avvicinai al palo come un ghepardo.
Entrai in contatto visivo con il palo che si inabissava dritto, non vedevo il fondo di circa 23 metri ma quel giorno c`era veramente una gran bella visibilità’, infatti, riuscivo a scorgere i pesciolini raggruppati.
Quando giunsi sulla verticale mi aggrappai nuovamente a quel brandello di paranza impigliata.
Li iniziai a concentrarmi ventilandomi.
Passarono circa 15 minuti ed io rimasi li, spesso, in contatto gestuale con Peppe.
Della ricciola non c`era traccia!
-Troppi schemi hai fatto Tonino!-
Biasimavo me stesso di aver schematizzato troppo quella circostanza alquanto fortuita.
Continuavo ad osservare il fondo con una alone di delusione vedevo i pesciolini, sentivo l`acqua frangersi lenta sulla mia testa quando alla mia sinistra vidi sul fondo una grande coda che sfilava lenta dietro al palo, al limite della visibilità`, in un istante alzai il braccio e Peppe capi`!
Effettuai la capovolta e discesi silenzioso costeggiando il palo dal lato opposto, cercavo di occultare il più possibile la mia sagoma dalla vista della ricciola, i metri si accorciavano e quando intravidi l`apice della coda, girai la caduta con una mezza spirale e scoccai il tiro mirando la nuca del pescione.
Il colpo fu come un sasso su di uno specchio, quella cornice di ipnotica calma si ruppe col tonfo dell`asta sul pesce, le castagnole schizzarono come schegge ed in un attimo la sagola del mulinello partì mentre io iniziai la risalita.
Vedevo solo un immensa iperbole tracciata dalla sagola filante in quel blu cobalto.
Il mulinello girava fluidamente tanto che quando giunsi in superficie feci appena in tempo a prender fiato ed avvisare :
-Peppe! Metti in moto e seguim-
…finì la frase con la bocca in acqua!
La sagola giunse alla fine ed io mi ritrovai ad assecondare quel pesce furibondo nuotando di gran passo!
E così fu` per oltre 30 minuti, si fermava ed a volte cambiava direzione, ne approfittavo per recuperare qualche metro di sagola poi ripartiva come una petroliera!
Dietro di me, il mio amico Peppe che mi seguiva sul gommone a 10 metri di distanza, attentissimo ad ogni mia istruzione.
Passarono circa 40 minuti dallo sparo e la trazione della sagola ben presto cambiò ritmo.
Non più tesa e costante ma a scatti ed oscillante.
Intuì così che la ricciola stava ormai sul fianco, le scodate ed i colpi di reni annunciavano che
le forze erano finite.
Per tutti e due pero!
Decisi di vincere quel duello, tirai a bracciate il pesce e lo portai sotto di me a circa dieci metri.
Volteggiava esausta ma per ogni colpo di coda mi portava in giro come se fossi un palloncino.
Poi tirai ancora fino a vederla a pochi metri.
Decisi di non incalzarla bensì volli fare qualcosa di diverso.
-Peppe pigliati il fucile e buttati!-
<ma Toni…e il gommone?>
-Lascialo tanto dove vuoi che vada non c’è più un filo di vento-
Peppe si calò giù dal tubolare , caricò il suo fidato 75 , poi si portò accanto a me… emozionatissimo, mi guardò ed io gli feci il cenno.
Discese su di lei e la spense di diritto.
Restammo in acqua per qualche minuto , in silenzio, dopo fu Peppe ad esultare.
Egli, Salì per primo sul gommone ed io gli passai la sagola col pesce ,dopo mi tolsi le pinne e la issai a bordo.
Un batti mano schioccò su quella cornice dove la felicità sovrascrisse la fatica.
Certo la fortuna ebbe un grande ruolo, l`amicizia però fece altrettanto.
Rientrammo in porto e quando attraccammo in banchina, il pesce fu il protagonista assoluto.
Tutti si fermavano a dire la sua, chi con gioia e chi con dolore, ahimè c’è sempre l`occhio che non gioisce delle catture altrui, ma tutti guardarono imperterriti le nostre braccia che sollevavano fiere,
il fantasma del palo.

Grazie al mio amico Peppe, grazie al mio generoso mare.

Edited by montalbano_ - 30/3/2016, 21:56

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ricciola 245kb]

 
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tony sicily
view post Posted on 30/3/2016, 20:23




Bellissimo racconto molto bravo complimenti per il pesce
 
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view post Posted on 30/3/2016, 20:23
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...vorrei imparare dal vento a respirare e dalla pioggia cadere...............

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l'ho letto tutto di un fiato!!!!spettacolo!!!!!!che emozione spero un giorno di provarla pure io....poi con il compagno di pesca vale doppio!!!! bravo....complimenti anche x il racconto :bye1.gif:
 
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view post Posted on 30/3/2016, 20:41
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Little Denticiaro

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Veramente bel racconto con il lieto finale, che bestia!!!!!! :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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Spigolaro

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Complimenti come sempre Tonino, racconto e preda stupendi
 
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view post Posted on 30/3/2016, 22:06

Spigolaro

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:clapping.gif: y :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
un emozione come sempre....
 
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view post Posted on 31/3/2016, 06:36
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Little Denticiaro

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Ancora, ancora, un altro :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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Spigolaro

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Sempre bellissimi i tuoi racconti. Veramente bravo.
 
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view post Posted on 31/3/2016, 08:02

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Grandissimo come sempre. Complimenti. :clapping.gif:
 
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Bel racconto, come sempre sembra d'essere in acqua con te :clapping.gif:

P.S. quelli son molto più di 20 kg almeno 35 direi ;)
 
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view post Posted on 31/3/2016, 13:50
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Spigolaro

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Grande Tonino, bel racconto ma soprattutto bella ricciolotta :)

Buon mare
 
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view post Posted on 31/3/2016, 14:48
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view post Posted on 31/3/2016, 15:04

Spigolaro

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Che racconto stupendo ... bravo sembrava di essere li con Voi ...
Avete avuto fortuna ma anche tanta bravura e saggezza ... io penso che sarei sceso subito con il 75 e l'avrei persa :(
 
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view post Posted on 31/3/2016, 15:38
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Little Denticiaro

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Bel racconto e bel pesce ; complimenti !!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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