CITAZIONE (federico 32 @ 22/1/2015, 13:02)
(non ho a disposizioni piscine , non corro perché con l'allenamento che faccio non posso bruciare e se vado avanti di questo passo dovrò cambiare anche le mute
ma questa è un altra storia)
Anni fa anch'io facevo allenamento a secco, con respirazione lente e curavo il rilassamento. Le apnee, sempre a secco, aumentarono, poi smisi. Più che per aumentare i tempi, le apnee a secco le vedo proprio come strumento per curare la tecnica di respirazione, cercando di non iperventilare e tenendo basso il ritmo cardiaco. Penso che a livello di tempi forse si guadagna, sempre meglio che stare seduti a grattarsi i gioielli.
La mia domanda è questa: che altri allenamenti fai?
Io faccio almeno una seduta di running alla settimana, e posso dire che ne traggo giovamento. Col tempo, però, ho abbassato il ritmo della corsa quindi la distanza, in modo tale da tenere il battito cardiaco entri certi limiti, e ho abbassato anche il tempo totale dell'uscita, da 1h/1h20 a 45/50 minuti. Così non brucio come dici.
Ora dovrei riprendere in piscina, perché senza acqua non si può stare. Ecco, quando tornerai a pescare, cerca di curare la pinneggiata (anch'io dopo il corso di pesca ho dovuto rivederla totalmente), e quando farai le poste sul fondo o gli agguati, cerca il più possibile il rilassamento. Ad esempio, la muscolatura collo/spalle, se non rilassata, brucia tanto ossigeno.
addirittura ? Io sono più fiducioso 
ancora non mi sono spiegato per tuffo intendo pescare non avrebbe senso toccare il fondo e risalire . Ricordo un agguato a un'orata sui 12 mt che purtroppo si concluse male ma è entrato nel mio database ...
. Dai è normale che in acqua si fa meno apnea che fuori ma è logica , muovi il corpo quindi azioni una quantità di muscoli superiore a quando stai fermo e bruci più ossigeno in più metti un po' di pressione psicologica quindi per forza perdi qualcosa ... O per meglio dire è quello che penso io