PescaSub & Apnea

Pinne Speedy Alemanni VS XXone Anax

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view post Posted on 26/3/2014, 14:26
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Saragaro

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CITAZIONE (Carrera Piero @ 26/3/2014, 10:55)
Il fatto che uno strumento sia utilizzato da un fortissimo pescatore, non fa si che lo stesso possa essere usato con lo stesso successo dal pescatore "medio". Faccio riferimento a Ciconat: usa un fucile che per la maggior parte dei pescatori sarebbe inutile. Lui spara a pescioni a profondità raggiungibili da pochi, e ha bisogno di estrama potenza che paga in termini di brandeggio, ma con quei pescioni e con il suo fiato ha tutto il margine per gestire il maggior ingombro e l'elevato numero di leastici. Quella che per lui è la soluzione ideale, non può essere vista come "la soluzione" per tutti.

Pienamente d’accordo. Io ho fatto il nome di Ciconat e Galeano solo per rispondere a Pasquale che evidenziava il fatto che alcuni forti apneisti (Pellizzari e Delbene) non usano pinne extra lunghe durante la pesca. Ho solo rilevato che ci sono anche forti pescatori che la pensano diversamente. Poi, è ovvio che non mi permetto minimamente di paragonarmi a certi extraterrestri!!!! Tuttavia rimane il fatto che tra tutte le varie pinne che ho provato, le Speedy sono quelle che mi hanno convinto maggiormente in termini di resa e consumo energetico.

CITAZIONE (paolork @ 26/3/2014, 11:02)
[QUOTE=Cosimo72,26/3/20misura (100 cm!!!!) ma altre pinne come le Speedy (90 cm) o le Blu Flap (87 cm) che alcuni considerano da apnea pura

Perdonami ma ho fatto confusione con i nomi.
Intendevo sempre le 82 .
Almeno stando ai dati forniti e
guardando la foto di vega ci sono almeno 15 cm di differenza tra mustang e speedy, corrisponde alla differenza tra le mustang e le 82. Quindi per la proprietà transitiva :P possiamo azzardare che parlando di ingombro fuori tutto le 82 e le speedy sono quasi uguali...quindi anche con le blu flap e scarpetta classica.
[/QUOTE]

Scusami Paolork ma non ho ben capito il tuo intervento :huh: :huh:

CITAZIONE (NICO.GAL82 @ 26/3/2014, 11:10)
CITAZIONE (Carrera Piero @ 26/3/2014, 10:55) 
Il fatto che uno strumento sia utilizzato da un fortissimo pescatore, non fa si che lo stesso possa essere usato con lo stesso successo dal pescatore "medio". Faccio riferimento a Ciconat: usa un fucile che per la maggior parte dei pescatori sarebbe inutile. Lui spara a pescioni a profondità raggiungibili da pochi, e ha bisogno di estrama potenza che paga in termini di brandeggio, ma con quei pescioni e con il suo fiato ha tutto il margine per gestire il maggior ingombro e l'elevato numero di leastici. Quella che per lui è la soluzione ideale, non può essere vista come "la soluzione" per tutti.

ottimo intervento Piero. come sempre del resto

ci sono attrezzature che sono prettamente personali ...vuoi per conformazione fisica...vuoi per tipo e metodo d'utilizzo.... vuoi per lacune tecniche accumulate negli anni

quando si chiedono consigli su pinne in carbonio ognuno dice la sua...ognuno la pensa in modo diverso.... fare paragoni è molto restrittivo per entrambi gli articoli in questione. la pinna giusta è quella che ti regala migliori sensazioni.... le parole scritte su una pagina di un forum possono aiutarti a capire se sono prodotti da prendere in considerazione o meno...ma alla fine quello che conta è la prova personale e le sensazioni provate.

:bye1.gif:

p.s. sto notando un livello tecnico più alto che negli ultimi 2 - 3 anni.... parlo di consigli e interventi.... il forum sta migliorando ancora :bye1.gif:

Giustissimo, è proprio quello che sto facendo in questo periodo. Ne chiacchiero con voi sul forum, ma nel frattempo sto cercado di fare quante più prove possibili.
Tanto per dire: diversi giorni fa ho provato le Blu Flap della C4 in abbinata alle scarpette Stingray standar e non sono stato particolarmente colpito, sicuramente a causa dei longheroni troppo duri che non fanno lavorare al meglio la pala.
Su mio consiglio il negoziante che vende le C4, e che me la fatte provare, ha montato sulle stesse pale le scarpette Stingray Short e mi ha detto che provandole sembrava di avere delle pinne totalmente diverse. Quindi mercoledì della prossima settimana proverò le Blu Flap con questa nuova configurazione e vi farò sapere :bye1.gif: :bye1.gif: :bye1.gif:
 
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view post Posted on 26/3/2014, 15:13
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Saragaro

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CITAZIONE
Grazie per la gentile risposta.

Assodato che un pescatore ed un apneista hanno un carico resistente diverso (per le giuste motivazioni da lei esposte), chiarito che il pescatore è quello con le condizioni operative peggiori, va da se che, per il pescatore, avere ai piedi un paio di pinne quanto più prestanti possibile non sarebbe male!!!
Riporto, qui di seguito, alcune caratteristiche delle pinne 82 che, secondo quanto riportato sul suo sito, sono espressamente dedicate all’apnea pura:

“Le 82 sono pinne dedicate alla pura apnea, tutto di loro parla di questo. Fluidità di movimento, massimo risparmio energetico e velocità sono le loro migliori caratteristiche….omissis…Le 82 sono molto lunghe, misurano 1.000 x 196 mm, questo favorisce un nuoto a velocità costante con un ridottissimo consumo energetico…omissis…L'esteso ed idrodinamico flap finale delle 82 ottimizza il distacco dei filetti fluidi dalla pala minimizzando i dannosi vortici proprio nelle sezioni di massima velocità del fluido rendendo il movimento di pinneggiata estremamente fluido e continuo.”

A questo punto una domanda mi sorge spontanea: perché mai un pescatore che opera abitualmente a quote importanti (diciamo 30/35 m) non dovrebbe utilizzare tali pinne per la pesca??? O altri modelli simili di altre ditte??? Quali controindicazioni ci sarebbero???

Quindi mi verrebbe da pensare….”piuttosto che fare differenze tra pinne dedicate alla pesca e pinne dedicate all’apnea pura, sarebbe più logico distinguere tra pinne dedicate alla pesca in bassi – medi e alti fondali!!!”

Poi, ovviamente, ognuno sarebbe libero di utilizzare le proprie pinne per la pesca o per la semplice apnea.

Specifico che le mie sono solo semplici considerazioni e/o dubbi che non vogliono in nessun modo sovvertire l’ordine costituito in fatto di destinazione d’uso delle varie tipologie di pinne :bye1.gif: :bye1.gif: :bye1.gif:

A me sembrava chiaro...comunque ecco un "total reset"...che suggerisco di non leggere con tipica memoria da pesce rosso ( 3 secondi eppoi il buio... :doh.gif: :

a) le pinne sono un attrezzo che ha il compito di svolgere un lavoro, ovvero spostare il sub immerso in acqua.

b) affinchè lo spostamento avvenga bisogna superare le resistenze che si oppongono al moto.

c) queste resistenze sono principalmente la massa da accellerare/spostare ( peso ) e le resistenze idrodinamiche ( l'acqua da penetrare e/o muovere )

d) ognuno di noi ha la sua massa e le sue personali resistenze ( quelle di Tizio non sono quelle di Caio, magari molto simili ma non uguali )

e) se sono magro e longilineo avrò bassa resistenza da vincere ( poco peso, poca sezione frontale e forma idrodinamica )

f) se sono grasso e tozzo avrò alta resistenza da vincere ( tanto peso, grande sezione frontale e forma poco idrodinamica )

g) la sezione frontale è intesa quella traversa all'avanzamento, ossia quanto grande è la superficie che sposta l'acqua. Al tal proposito tutti dovremmo essere consapevoli che una minima variazione della nostra forma resistente produce sensibile aumento o riduzione della fatica ad avanzare. Basta solo mettere le mani allungate in avanti oppure di piatto e sentiamo la differenza...non c'è ragione per cui QUALSIASI cosa e/o postura che aumenti la ns sezione forntale ( e modifichi la ns forma ) non produca medesimo effetto di variazione di resistenza. Non è che le mani fanno resistenza ed il fucile miracolosamente no...il fucile è 20 volte più "grosso" delle mani... :fisch.gif:

h) fucile, torcia e pesce da portare in superficie richiedono una certa parte di energia, da soli non vengono sù...= alto carico resistente. Onde e correnti aumentano le resistenze da vincere, non sempre ci sono ma bisogna tenerne conto.

i) in piscina, quindi situazione di nuoto in orizziontale, non devo sollevare nulla, non ho fucile, torcia, pesce e nemmeno onde e correnti = basso carico resistente.

l) in apnea per l'assetto costante ho l'obbiettivo di una prestazione. A pesca ho l'obbiettivo di tante prestazioni ( immersioni ).

m) c'è da considerare anche il tempo d'immersione. Se devo risalire da 10mt è una cosa, se sono 35mt è decisamente un'altra...ovvero nel secondo caso mi servirà più TEMPO per completare il gesto atletico, risalire e poter respirare...sembra un'osservazione banale ma è esattamente il contrario di ciò che si ricerca...voi cercate la pinna che vi fà scendere di più mentre invece bisogna cercare quella che ci fà risalire di più.

n) mica è detto che io abbia questo tempo disponibile, il tempo disponibile per la risalita dipende dalla parte residua della nostra apnea.

o) facciamo il punto: sono sul fondo, è ora di risalire e DEVO avere il tempo d'apnea per farlo. Il "consumarsi" di questo tempo dipende da che pinne ho ai piedi, esse trasformeranno l'energia muscolare disponibile, disponibile in quantità e tempo limitati in movimento (nuoto più o meno veloce ). E' un conto alla rovescia...

p) faccio due esempi rapportati alle nostre personali esigenze ( quelle di ognuno, le resistenze da vincere ):
p1- ho pinne più morbide di ciò che mi serve = per compiere il tragitto fondo-superficie dovrò fare tante falcate perchè ognuna di esse produrrà poca spinta = è necessario un tempo maggiore per risalire = serve un'apnea più lunga
p2 - ho pinne più dure di ciò che mi serve = per compiere il tragitto fondo-superficie dovrò fare meno falcate ma usando più forza = risalirò in un tempo minore ma con maggiore consumo d'ossigeno = l'apnea si esaurisce prima

q) questo video è tristissimo mi stringe lo stomaco tutte le volte che lo vedo Video e non ne vorrei mai vederne altri uguali. Al minuto 1,19 si vedono le pinne che ha ai piedi, sono delle nostre 81 da apnea profonda. Apnea, non pesca. Sono pinne molto morbide e per la profondità a cui s'è spinto e probabile emozione, s'era messo in difficoltà. Si vede che aveva un residuo d'apnea per 10 falcate, ma con le pinne da apnea ne sarebbero servite 20 di falcate per arrivare in superficie, cosa che purtroppo non è riuscito a fare.
La sua scelta delle pinne d'apnea morbide gli ha consentito di arrivare più giù, guadagnare dei metri di profondità sulla prestazione, ma riducendo il propio spazio di sicurezza. Pinne più dure non gli avrebbero consentito quella profondità, di contro avrebbero consentito una risalita più rapida. Non è affatto detto che alla fine il risultatto sarebbe cambiato....poi la sfiga, il fato e quello che volete, ma non cambia la cruda analisi tecnica.

r) Se ne ricava che il limite personale cambia in funzione delle pinne che si hanno ai piedi. A quanto scendi ?? Bisogna rispondere "con queste pinne risalgo da tot. metri" non quanto scendo... :nono.gif:

s) quindi i produttori, almeno noi, fanno le pinne in varie durezze e modelli per avere un ampio range di possibilità in modo che i vari soggetti abbiano possibilità di trovare la pinna che meglio si addice alle loro esigenze. Loro esigenze = peso, profondità ed apnea personali.

t) Le pinne da apnea, più lunghe e morbide, servono per avere più velocità che è possibile muovendo carichi resistenti bassi. Se cambio il carico resistente e lo aumento, non riuscirò ad avere le medesime velocità e tantomeno le medesime accellerazioni ( stacco dal fondo o ripartenza ).

u) Posto che le pinne NON SONO IL MOTORE ma sono solo il sistema di trasmissione, le pinne da apnea pura si possono assimilare ad un cambio di velocità che abbia la 2°-3°-4°-5° marcia, non c'è la 1°. Vai veloce ma hai poco spunto, quindi se riparti da zero ti serve tanto tempo per raggiungere una buona velocità ( vedi filmato precedente ). Le pinne da pesca sono un cambio che abbia la 1°-2°-3°-4°....non c'è la 5°. Meno velocità ma più accellerazione e considerato il tempo limitato che abbiamo per usarle ( la ns apnea ) e la ripetitività del gesto atletico ( più discese e risalite ) si ottiene una migliore gestione degli imprevisti e delle variabili. Buttala via... ;)

v) per ripsondere a Cosimo: non si identificano pinne da maggiore o minore profondità, come suggerisci, si identificano pinne atte a spingere un determinato carico resistente ( basso per l'apnea, più alto per la pesca ).


detto quanto sopra, sulle caratteristiche delle pinne si può dire:

1) scegliere le loro dimensioni pensando anche alle dimensioni delle nostre estremità ( lunghezza gambe ) Se le ho corte gestirò malamente pinne tanto lunghe semplicemente perchè non riuscirò ad avere una ampiezza di falcata che le sfrutti al meglio. Sarò comunque costretto ad una pinneggiata stretta che di per sé non è una cosa negativa ( essa riduce la ns sezione resistente ) ma lo può diventare se ho un problema qualsivoglia.

2) l'angolo di piega piede/pala è quella cosa che omogenizza la falcata in avanti e quella all'indietro. Perchè le due falcate servono omogenee ?? Perchè esiste il "principio di azione e reazione" per cui se non vogliamo continuamente ruotare in acqua dx e sx, SERVE che le due pale contemporaneamente spingano all'unisono. L'angolo elevato lo facilita risparmiando un pò di energia che spendiamo con pale un poco più lunghe e larghe in modo da lavorare più acqua con medesimo impegno muscolare. Si chiama rendimento...

3) Le pinne generano la spinta accellerando l'acqua dal piede sino alla punta. Niente accellerazione = niente spinta. Dato che l'acqua è un liquido, quindi incomprimibile, quella lavorata non varierà il suo volume anche se aumenterà la sua velocità. Ciò comporta, anche acausa dei water rails che contengono l'acqua lateralmente, che il volume d'acqua lavorato si distenderà in lunghezza e di conseguenza ridurrà la sua altezza sulla pala, man mano che aumenta la sua velocità verso la punta.
Questo è il principio per cui noi facciamo i water rails alti al piede e bassi in punta, ma sulle pale in composito siamo i soli a proporlo ( grazie anche ai brevetti ). Ci sono altre due strade usate per i water rails: sezione ed altezza costanti ( ottimi per velocità costanti, meno per le accellerazioni ) oppure bassi al piede ed alti alla fine delle pale ( chiedete a chi li proponga la spiegazione tecnica che li supporta, diciamo che io non la conosco...).

4) longheroni delle scarpette. Ora è decisamente di moda sotenere che essi devono essere morbidi per far lavorare tutta la pala. Temo non sia esatto....la pinna è assimilabile ad una mensola incastrata al piede sottoposta a carico uniformemente distribuito. Spiegatemi come possa NON lavorare la sezione di vincolo subito dopo il piede...lavora sì, sostinene tutto quello che c'è dopo....Non è lavoro ma flessione quello che si cerca. Longheroni morbidi consentono alle pale di flettersi maggiormente nella zona interessata. I longheroni, morbidi e duri generano assorbimenti d'energia, sia per la flessione degli stessi che per l'attrito di scorrimento tra pala e longheroni durante la flessione. Bisognerebbe che qualcuno pensasse di realizzare delle scarpette sub senza longheroni.... :woot: :woot: :woot:

5) c'è tanto altro ma ho finito il tempo disponibile....sorry :bye1.gif: :bye1.gif:

Edited by Marco H2O - 26/3/2014, 15:52
 
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Saragaro

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CITAZIONE (Marc4 @ 26/3/2014, 16:13) 
A me sembrava chiaro...comunque ecco un "total reset"...che suggerisco di non leggere con tipica memoria da pesce rosso ( 3 secondi eppoi il buio... :doh.gif: :

a) le pinne sono un attrezzo che ha il compito di svolgere un lavoro, ovvero spostare il sub immerso in acqua.

b) affinchè lo spostamento avvenga bisogna superare le resistenze che si oppongono al moto.

c) queste resistenze sono principalmente la massa da accellerare/spostare ( peso ) e le resistenze idrodinamiche ( l'acqua da penetrare e/o muovere )

d) ognuno di noi ha la sua massa e le sue personali resistenze ( quelle di Tizio non sono quelle di Caio, magari molto simili ma non uguali )

e) se sono magro e longilineo avrò bassa resistenza da vincere ( poco peso, poca sezione frontale e forma idrodinamica )

f) se sono grasso e tozzo avrò alta resistenza da vincere ( tanto peso, grande sezione frontale e forma poco idrodinamica )

g) la sezione frontale è intesa quella traversa all'avanzamento, ossia quanto grande è la superficie che sposta l'acqua. Al tal proposito tutti dovremmo essere consapevoli che una minima variazione della nostra forma resistente produce sensibile aumento o riduzione della fatica ad avanzare. Basta solo mettere le mani allungate in avanti oppure di piatto e sentiamo la differenza...non c'è ragione per cui QUALSIASI cosa e/o postura che aumenti la ns sezione forntale ( e modifichi la ns forma ) non produca medesimo effetto di variazione di resistenza. Non è che le mani fanno resistenza ed il fucile miracolosamente no...il fucile è 20 volte più "grosso" delle mani... :fisch.gif:

h) fucile, torcia e pesce da portare in superficie richiedono una certa parte di energia, da soli non vengono sù...= alto carico resistente. Onde e correnti aumentano le resistenze da vincere, non sempre ci sono ma bisogna tenerne conto.

i) in piscina, quindi situazione di nuoto in orizziontale, non devo sollevare nulla, non ho fucile, torcia, pesce e nemmeno onde e correnti = basso carico resistente.

l) in apnea per l'assetto costante ho l'obbiettivo di una prestazione. A pesca ho l'obbiettivo di tante prestazioni ( immersioni ).

m) c'è da considerare anche il tempo d'immersione. Se devo risalire da 10mt è una cosa, se sono 35mt è decisamente un'altra...ovvero nel secondo caso mi servirà più TEMPO per completare il gesto atletico, risalire e poter respirare...sembra un'osservazione banale ma è esattamente il contrario di ciò che si ricerca...voi cercate la pinna che vi fà scendere di più mentre invece bisogna cercare quella che ci fà risalire di più.

n) mica è detto che io abbia questo tempo disponibile, il tempo disponibile per la risalita dipende dalla parte residua della nostra apnea.

o) facciamo il punto: sono sul fondo, è ora di risalire e DEVO avere il tempo d'apnea per farlo. Il "consumarsi" di questo tempo dipende da che pinne ho ai piedi, esse trasformeranno l'energia muscolare disponibile, disponibile in quantità e tempo limitati in movimento (nuoto più o meno veloce ). E' un conto alla rovescia...

p) faccio due esempi rapportati alle nostre personali esigenze ( quelle di ognuno, le resistenze da vincere ):
p1- ho pinne più morbide di ciò che mi serve = per compiere il tragitto fondo-superficie dovrò fare tante falcate perchè ognuna di esse produrrà poca spinta = è necessario un tempo maggiore per risalire = serve un'apnea più lunga
p2 - ho pinne più dure di ciò che mi serve = per compiere il tragitto fondo-superficie dovrò fare meno falcate ma usando più forza = risalirò in un tempo minore ma con maggiore consumo d'ossigeno = l'apnea si esaurisce prima

q) questo video è tristissimo mi stringe lo stomaco tutte le volte che lo vedo Video e non ne vorrei mai vederne altri uguali. Al minuto 1,19 si vedono le pinne che ha ai piedi, sono delle nostre 81 da apnea profonda. Apnea, non pesca. Sono pinne molto morbide e per la profondità a cui s'è spinto e probabile emozione, s'era messo in difficoltà. Si vede che aveva un residuo d'apnea per 10 falcate, ma con le pinne da apnea ne sarebbero servite 20 di falcate per arrivare in superficie, cosa che purtroppo non è riuscito a fare.
La sua scelta delle pinne d'apnea morbide gli ha consentito di arrivare più giù, guadagnare dei metri di profondità sulla prestazione, ma riducendo il propio spazio di sicurezza. Pinne più dure non gli avrebbero consentito quella profondità, di contro avrebbero consentito una risalita più rapida. Non è affatto detto che alla fine il risultatto sarebbe cambiato....poi la sfiga, il fato e quello che volete, ma non cambia la cruda analisi tecnica.

r) Se ne ricava che il limite personale cambia in funzione delle pinne che si hanno ai piedi. A quanto scendi ?? Bisogna rispondere "con queste pinne risalgo da tot. metri" non quanto scendo... :nono.gif:

s) quindi i produttori, almeno noi, fanno le pinne in varie durezze e modelli per avere un ampio range di possibilità in modo che i vari soggetti abbiano possibilità di trovare la pinna che meglio si addice alle loro esigenze. Loro esigenze = peso, profondità ed apnea personali.

t) Le pinne da apnea, più lunghe e morbide, servono per avere più velocità che è possibile muovendo carichi resistenti bassi. Se cambio il carico resistente e lo aumento, non riuscirò ad avere le medesime velocità e tantomeno le medesime accellerazioni ( stacco dal fondo o ripartenza ).

u) Posto che le pinne NON SONO IL MOTORE ma sono solo il sistema di trasmissione, le pinne da apnea pura si possono assimilare ad un cambio di velocità che abbia la 2°-3°-4°-5° marcia, non c'è la 1°. Vai veloce ma hai poco spunto, quindi se riparti da zero ti serve tanto tempo per raggiungere una buona velocità ( vedi filmato precedente ). Le pinne da pesca sono un cambio che abbia la 1°-2°-3°-4°....non c'è la 5°. Meno velocità ma più accellerazione e considerato il tempo limitato che abbiamo per usarle ( la ns apnea ) e la ripetitività del gesto atletico ( più discese e risalite ) si ottiene una migliore gestione degli imprevisti e delle variabili. Buttala via... ;)

v) per ripsondere a Cosimo: non si identificano pinne da maggiore o minore profondità, come suggerisci, si identificano pinne atte a spingere un determinato carico resistente ( basso per l'apnea, più alto per la pesca ).


detto quanto sopra, sulle caratteristiche delle pinne si può dire:

1) scegliere le loro dimensioni pensando anche alle dimensioni delle nostre estremità ( lunghezza gambe ) Se le ho corte gestirò malamente pinne tanto lunghe semplicemente perchè non riuscirò ad avere una ampiezza di falcata che le sfrutti al meglio. Sarò comunque costretto ad una pinneggiata stretta che di per sé non è una cosa negativa ( essa riduce la ns sezione resistente ) ma lo può diventare se ho un problema qualsivoglia.

2) l'angolo di piega piede/pala è quella cosa che omogenizza la falcata in avanti e quella all'indietro. Perchè le due falcate servono omogenee ?? Perchè esiste il "principio di azione e reazione" per cui se non vogliamo continuamente ruotare in acqua dx e sx, SERVE che le due pale contemporaneamente spingano all'unisono. L'angolo elevato lo facilita risparmiando un pò di energia che spendiamo con pale un poco più lunghe e larghe in modo da lavorare più acqua con medesimo impegno muscolare. Si chiama rendimento...

3) Le pinne generano la spinta accellerando l'acqua dal piede sino alla punta. Niente accellerazione = niente spinta. Dato che l'acqua è un liquido, quindi incomprimibile, quella lavorata non varierà il suo volume anche se aumenterà la sua velocità. Ciò comporta, anche acausa dei water rails che contengono l'acqua lateralmente, che il volume d'acqua lavorato si distenderà in lunghezza e di conseguenza ridurrà la sua altezza sulla pala, man mano che aumenta la sua velocità verso la punta.
Questo è il principio per cui noi facciamo i water rails alti al piede e bassi in punta, ma sulle pale in composito siamo i soli a proporlo ( grazie anche ai brevetti ). Ci sono altre due strade usate per i water rails: sezione ed altezza costanti ( ottimi per velocità costanti, meno per le accellerazioni ) oppure bassi al piede ed alti alla fine delle pale ( chiedete a chi li proponga la spiegazione tecnica che li supporta, diciamo che io non la conosco...).

4) longheroni delle scarpette. Ora è decisamente di moda sotenere che essi devono essere morbidi per far lavorare tutta la pala. Temo non sia esatto....la pinna è assimilabile ad una mensola incastrata al piede sottoposta a carico uniformemente distribuito. Spiegatemi come possa NON lavorare la sezione di vincolo subito dopo il piede...lavora sì, sostinene tutto quello che c'è dopo....Non è lavoro ma flessione quello che si cerca. Longheroni morbidi consentono alle pale di flettersi maggiormente nella zona interessata. I longheroni, morbidi e duri generano assorbimenti d'energia, sia per la flessione degli stessi che per l'attrito di scorrimento tra pala e longheroni durante la flessione. Bisognerebbe che qualcuno pensasse di realizzare delle scarpette sub senza longheroni.... :woot: :woot: :woot:

5) c'è tanto altro ma ho finito il tempo disponibile....sorry :bye1.gif: :bye1.gif:

Finalmente riesco a rispondere....
Intervento eccezionale e molto tecnico :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
Grazie del tempo dedicato ;) ;)
Questo me lo stampo, così evito eventuali vuoti di memoria da pesce rosso :lol: :lol: :lol:
Il video della Polizia non l'avevo visto e devo dire che mi ha fatto molta impressione :( :( :(
 
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view post Posted on 1/4/2014, 16:29

Spigolaro

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A me il video della polizia mi ha fatto stare male , ma il sub è morto ?
 
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view post Posted on 1/4/2014, 16:39
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Saragaro

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CITAZIONE (Corvetto66 @ 1/4/2014, 17:29) 
A me il video della polizia mi ha fatto stare male , ma il sub è morto ?

Se sul video c'è il logo della Polizia di Stato penso proprio che quel poveretto sia morto.
 
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fabiosub77
view post Posted on 1/4/2014, 17:00




CITAZIONE (Corvetto66 @ 1/4/2014, 17:29) 
A me il video della polizia mi ha fatto stare male , ma il sub è morto ?

Purtroppo si.... :cry: :cry: :cry:
E' stato l'unico mi sembra di cui si abbia documentazione video dell'incidente... è stato colpito da sincope o asfissia...non mi sembra sia stato mai appurato... comunque risaliva in evidente debito di ossigeno, nei primi secondi di risalita si nota una grande bolla d'aria ed altre successive che credo sia appunto il momento in cui ha cominciato ad "annaspare" per recuperare la superficie nel minor tempo possibile...
E' un video che fa accaponare la pelle...
 
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bobetto186
view post Posted on 1/4/2014, 17:06




Il sub si chiamava Bruno Bufardeci.

Il video è da brividi.
 
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Maremoto 1584
view post Posted on 5/4/2014, 07:57




Ciao Cosimo io alla fine mi sono deciso....ho acquistato le Alemanni nere soft con scarpetta Pathos....mi dovrebbero arrivare tra un paio di settimane.....
 
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view post Posted on 5/4/2014, 12:03
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Saragaro

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CITAZIONE (Maremoto 1584 @ 5/4/2014, 08:57) 
Ciao Cosimo io alla fine mi sono deciso....ho acquistato le Alemanni nere soft con scarpetta Pathos....mi dovrebbero arrivare tra un paio di settimane.....

Benissimo ;) ;) io la settimana prossima dovrei provare in piscina le blu flap con scarpette stingray short e poi decidero' cosa prendere. Il mio rammarico è che non sono riuscito a provare le xxone anax :( :(

P.S.
Mi raccomando facci sapere appena le provi :bye1.gif:
 
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view post Posted on 6/4/2014, 14:39

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A peccato le xxone anax sono le migliori :fisch.gif: :fisch.gif: :fisch.gif: , hahahaha , ti vedo indeciso da parecchio , volevi prendere le Alemanni ma poi sei diventato fan C4 , :doh.gif: :hmm.gif: credo che ancora non hai capito una cosa fondamentale Cosimo , ogniuno tira l'acqua al suo mulino e rende grande il prodotto che ha comprato , ti conviene sentire i pareri di tutti ma farti un idea tua :clapping.gif:
 
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Maremoto 1584
view post Posted on 7/4/2014, 10:51




Ok Cosimo appena arriveranno e le provo ti saprò dire anche se le ho provate al mare in questa configurazione( scarpette-durezza ) e secondo il mio parere sono fantastiche,soddisfano le mie aspettative per cui non ho avuto dubbi,poi giustamente come dice corvetto66 fatti un idea tua perché quello che per me e'fsntastico per te può non esserlo....
 
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view post Posted on 7/4/2014, 13:38

Spigolaro

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Appunto , Io ho bruciato quasi 400 euro per un paio di Breier che un mio caro amico Grande pescatore subacqueo, notissimo tra i grandi , considera le migliori , io niente solo xxone in fibra o Anax in Carbonio , le trovo più reattive e brillanti .
 
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view post Posted on 8/4/2014, 15:14
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Saragaro

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CITAZIONE (Corvetto66 @ 6/4/2014, 15:39) 
A peccato le xxone anax sono le migliori :fisch.gif: :fisch.gif: :fisch.gif: , hahahaha , ti vedo indeciso da parecchio , volevi prendere le Alemanni ma poi sei diventato fan C4 , :doh.gif: :hmm.gif:

Onestamente questo tuo intervento non l’ho ben capito……
Lo devo considerare come un consiglio amicale oppure mi stai sfottendo??
Siccome a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si piglia…..propendo per la seconda ipotesi.

A questo punto ti spiego due cosette in maniera che ti siano chiari alcuni concetti.

Fare dei complimenti al sig. Bonfanti non vuol dire essere un fan della C4. Per prima cosa mi è sembrato quantomeno opportuno dare riscontro all’intervento di Bonfanti per una questione di educazione, vista la gentilezza e la disponibilità dimostrata dal titolare della C4. Poi, dato che il suo intervento l’ho reputato molto tecnico e ricco di spiegazioni ho ritenuto giusto fargli anche i complimenti. E’ stata solo una presa d’atto della sua professionalità, il ché non vuol dire essere fan della C4.

La prima volta che ho provato le Blu Flap l’ho fatto con delle scarpette Stingray standard e ho spigato che in confronto alle Alemanni non mi erano piaciute, probabilmente a causa dei longheroni troppo rigidi. Adesso dovrei riprovare nuovamente le Blu Flap ma questa volta con scarpette Stingray Short che hanno i longheroni più corti e più morbidi e quindi dovrebbero consentire alla pala di flettersi in maniera più naturale. Se il cambio di scarpetta dovesse essere il cosiddetto “uovo di colombo” non vedo perché non dovrei prendere in considerazione l’acquisto delle C4.

Tuttavia ribadisco che allo stato attuale, tra tutto quello che ho provato, per me le Alemanni rimangono le migliori.

CITAZIONE (Corvetto66 @ 6/4/2014, 15:39) 
credo che ancora non hai capito una cosa fondamentale Cosimo , ogniuno tira l'acqua al suo mulino e rende grande il prodotto che ha comprato , ti conviene sentire i pareri di tutti ma farti un idea tua :clapping.gif:

Per quanto riguarda il tuo consiglio…..grazie!!!! Non ci ero arrivato da solo!!!! Stai pur tranquillo che non sono il tipo che si fa manipolare da nessuno e che sceglierò solo dopo aver provato personalmente e non sul “sentito dire”. Solo dopo mi farò la mia idea.

Vedi, fare diverse prove serve proprio ad evitare di comprare qualcosa basandomi solo sulle opinioni altrui, utilizzatori e/o rivenditori, che sono intervenuti su questa discussione.

Tu le Breier le avevi provate prima di acquistarle??? Molto probabilmente no!!!

Ecco, io voglio evitare tale errore e comprare solo quando avrò fatto tutte le mie valutazioni. Un po’ di indecisione iniziale ci può stare, poi si fanno le prove del caso e solo alla fine si compra. Così riduco al minimo le possibilità di sperperare soldi, come ha fatto qualcun'altro :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: Sai come si dice: “la fretta è cattiva consigliera”
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view post Posted on 8/4/2014, 17:30

Spigolaro

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Si in effetti ti stavo dando un consiglio" amicale "come dici tu , sfottendoti un poco , il post a mio modo di vedere sta prendendo una piega troppo seria e soprattutto tutti noi abbiamo fatto errori e acquistato pessime cose che poi abbiamo rivenduto perdendoci un sacco di soldi , sinceramente sei sulla buona strada anche tu .
Spiegami perché io che ci ho rimesso per seguire consigli sbagliati dovrei darne di sbagliati ad altri , e poi secondo te che chiedi lumi , io tutte le pinne di cui parli non le ho provate già ?
Solo per quello ti dico che le pinne sono un fatto soggettivo , poi fai un poco come ti pare . :frusty.gif:
 
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view post Posted on 9/4/2014, 08:52
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Saragaro

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CITAZIONE (Corvetto66 @ 8/4/2014, 18:30)
Si in effetti ti stavo dando un consiglio" amicale "come dici tu , sfottendoti un poco , il post a mio modo di vedere sta prendendo una piega troppo seria e soprattutto tutti noi abbiamo fatto errori e acquistato pessime cose che poi abbiamo rivenduto perdendoci un sacco di soldi , sinceramente sei sulla buona strada anche tu .
Spiegami perché io che ci ho rimesso per seguire consigli sbagliati dovrei darne di sbagliati ad altri , e poi secondo te che chiedi lumi , io tutte le pinne di cui parli non le ho provate già ?
Solo per quello ti dico che le pinne sono un fatto soggettivo , poi fai un poco come ti pare . :frusty.gif:

Andiamo per gradi!!!
Il termine amicale non me lo sono inventato io ma fa parte della lingua italiana. A tal proposito ti riporto qui di seguito ciò che c’è scritto sul sito della TRECCANI:
Rapporto amicale può tranquillamente essere usato al pari di rapporto amichevole. Entrambi gli aggettivi, amicale e amichevole, hanno le carte in regola nel sintagma succitato. Anche come anzianità nella lingua scritta italiana sono più che mai onorabili vocaboli: amichevole ha molte più attestazioni, a partire da quella antichissima della raccolta di racconti del Novellino, composta sul finire del Duecento; amicale, comincia a essere documentato a partire dalle rime di Buonarroti il Giovane (1568-1646), nipote del più noto Michelangelo.
La presenza in letteratura del primo sembra affievolirsi notevolmente nel corso del Novecento, mentre - com'è facile supporre - la grande vitalità di amichevole si mantiene intatta.
Inoltre, andrà sottolineato che oggi amicale, nello scritto e ancor di più nel parlato, è meno comune di amichevole e suona più ricercato. Un po' come se uno, adoperandolo, volesse distinguersi dagli altri a tutti i costi per una presunta raffinatezza di stile.

Per completezza ti riporto anche il link:

http://www.treccani.it/magazine/lingua_ita...essico_118.html

Tornando al nocciolo della questione posso dirti che ho molto apprezzato il tuo iniziale intervento:

CITAZIONE (Corvetto66 @ 27/2/2014, 13:33)
Cosimo ti aggiungo il mio parere spero che ti possa essere utile , io uso da sempre le xxone/kaleidos MH in fibra e ti posso garantire che sono eccezionali leggerissime e molto performanti in pratica quasi pari al carbonio , la scorsa estate ho comprato le Anax sempre MH per avere un tantino di spinta in più allo stacco dal fondo ,quello che puoi avere solo con una pala in carbonio , le ho usate poco per ora ma sono eccezionali un ritorno incredibile e accoppiate alle scarpette Phatos sono leggerissime , credo le più leggere sul mercato , per me spero solo di abituarmi alle scarpette che in effetti sono molto leggere ma anche molto diverse dalle Beuchat che ho usato fin ora , per le pale te le consiglio vivamente . Ciao

Poi, i successivi interventi, onestamente, lasciano molto a desiderare……
Prima dici che sono “mentalmente preso dalle Alemanni” (e ti ho spiegato che ti sbagliavi), poi dici che sono l’eterno indeciso e che faccio il fan prima di uno e poi dell’altro prodotto (e ti ho spiegato che ti sbagliavi nuovamente), infine sentenzi che molto probabilmente farò un pessimo acquisto. A sto punto, scusami, ma tocco ferro. Capisco la diversità di opinione, ma mandare iatture non è bello :nono.gif: :nono.gif: :nono.gif:
Ma sulla base di cosa sei così convinto che io sia sulla buona strada per fare un acquisto sbagliato?

Molto probabilmente tutte queste tue convinzioni nascono dal fatto che, per il momento, non sto valutando l’acquisto delle pinne da te usate……allora si spiega tutto!!!!

Io non penso che tu voglia dare consigli sbagliati, non ne vedo il senso, però non è detto che ciò che vada bene a te vada bene anche agli altri. E’ un concetto molto semplice che hai espresso anche tu!!!! Non vedo perché non debba valere anche per te. Se avrò modo di provare le Anax bene (mi farò un’idea MIA di tali pinne), altrimenti sceglierò solo tra le pinne da me provate. Non compro niente a scatola chiusa!!!!!

Fai una domanda retorica facendo intendere che tutte le pinne che sto provando io le hai già provate anche tu, scegliendo alla fine le Anax…….ma i conti non mi tornano!!!

CITAZIONE (Corvetto66 @ 12/3/2014, 17:39)
Per le alemanni solo chi le possiede già ti potrà dare impressioni veritiere . :)

Quindi le Alemanni (che per me, al momento, sono le migliori) di certo non le hai provate e quindi non sei nelle condizioni di dire se siano migliori o peggiori delle Anax. Ergo, come cavolo fai a dire che sono sulla buona strada per fare un pessimo acquisto????
:bye1.gif: :bye1.gif:
 
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173 replies since 24/2/2014, 09:31   10503 views
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