Sul verbale redatto dall'organo di controllo deve essere specificato, a chiare lettere, se si tratta di un sequestro penale o amm.vo e vi devono essere riportati i riferimenti di legge ovvero le motivazioni che hanno indotto gli operatori a procedere in quel senso. Inoltre l'atto di sequestro, pur essendo collegato, solitamente è formalmente separato dal verbale di contestazione (solitamente ogni organo adotta un proprio formulario o un pre stampato). Se mancano i predetti requisiti l'atto può essere impugnato e l'interessato può chiederne l'immediata archiviazione per manifesta infondatezza.
Tuttavia sul sequestro penale sarà sempre e solo l'Autorità Giudiziaria (che sarà stata preventivamente informata dall'organo accertatore qualora si tratti di violazioni penali) a decidere nel merito e se vi è la necessità di proporre istanze o depositare scritti solo a quella Autorità andranno indirizzati.
Viceversa se la sanzione è solo amm.va sarà sempre la stessa autorità procedente a valutare eventuali ricorsi o istanze del caso che potranno pervenirgli dal diretto interessato. Solo successivamente, in caso di diniego, si potrà adire eventualmente all'Autorità Giudiziaria (G. di P. - Tribunale) avverso il provvedimento emesso dalla autorità che ha proceduto.
Mentre la procedura avverso l'autorità amm.va si svolge autonomamente, attraverso la presentazione di atti in carta libera anche tramite consegna a mano o tramite lettera raccomandata A/R, quella riferita al ricorso in via giudiziale implica l'assistenza tecnica di un legale e deve essere fatta pervenire all'ufficio del giudice nelle forme previste.
E' opportuno precisare che la materia delle violazioni, in particolare l'aspetto delle sanzioni pecuniarie è disciplinato dalla Legge 689/81, nota anche come legge sulle depenalizzazioni (
Qui).
Per rispondere invece all'osservazione di Pegaso: nel caso dei pc è opportuno sequestrarli in toto perché qualora lo "smontaggio" di HD non sia fatto da un tecnico nominato d'urgenza e ad hoc anche dalla p.g. operante (ausiliario di p.g. ex art. 348 cpp) si rischia di vanificare o meglio di inficiare tutta l'attività successiva di verifica dei dati contenuti. In sostanza il pc viene distaccato e cristallizzata una situazione di stato. Viceversa non è a mio giudizio necessario sequestrare sempre l'attrezzatura del pesca sub. Ha un senso farlo se ci troviamo di fronte a chi pesca con le bombole, di notte, a fronte di catture di specie protette o sotto taglia ma, come ho già avuto modo di dire certe prassi sono ormai consolidate e in definitiva non fanno altro che corroborare le procedure di controllo che talvolta seguono strategie preconfezionate invece di distinguere, come si dovrebbe, caso per caso.
Spero di essere stato d'aiuto.
Un saluto a Tutti.
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