Caro Libertà'00 (scusami ma non avendo trovato il tuo nome nelle firme uso il tuo nickname),
immagino tu ti riferisca a questa risposta:
"Eccomi qui.
Effettivamente i vari e tanti impegni mi rendono difficile essere presente in tutte le sedi. Il mio lavoro è abbastanza articolato e prevede frequenti trasferte con difficoltà di collegamenti, ed inoltre è diviso tra le due branche, produzione e vendita fucili ed accessori, e realizzazione di documentari per "Caccia e Pesca". Per una serie di motivi, ho scelto di seguire direttamente e personalmente tutto. Questo significa che quando sono fuori per i video non posso essere in ufficio o in laboratorio, e che quando sono impegnato con il montaggio dei video in fase di consegna non posso fare altro (sono soggetto ad impegni contrattuali stringenti). Questo significa anche che non si deve considerare la Totemsub come una realtà industriale, ma strettamente artigianale, con i pro ed i contro che la cosa comporta. Il filo diretto, che mi piacerebbe poter seguire di più, dovrebbe riguardare comunque solo informazioni e consigli non vitali, mentre per le questioni riguardanti eventuali assistenze, ordini o urgenze, il canale unico ed ufficiale resta l'e-mail
[email protected], che generalmente riesco a seguire quotidianamente anche da fuori, dove spesso il collegamento internet è inesistente o occasionale. Mi capita ogni tanto di perdere qualche e-mail, ma in linea di massima rispondo sempre in tempi abbastanza rapidi. L'e-shop è chiuso dato che non ho magazzino di fucili, visto che al momento la domanda supera di molto la capacità produttiva, e dato che tra l'altro richiedono moltissimo tempo tra allestimento ed imballaggio, mentre per accessori e ricambi basta mandare un'e-mail e spedisco, anche se non posso assicurare la rapidità. Se sono a Roma spedisco il giorno dopo, se sono fuori spedisco quando torno, il che potrebbe essere anche due settimane. Do priorità su tutto alle assistenze in caso di problemi, fortunatamente molto rari, mentre devo a volte rinunciare a delle vendite per priorità forzate. Chi mi conosce sa bene che al di là dei vari problemi organizzativi che, come capita a quasi tutti gli artigiani, comportano a volte slittamenti nei tempi o nelle risposte, metto sempre la mia massima disponibilità, e non credo che ci sia chi possa lamentarsi per mancate assistenze o post vendita problematici, anche ben oltre i periodi di garanzia. La probabile evoluzione per il prossimo futuro potrebbe essere la produzione di una piccola serie numerata e limitata. Non parliamo di prodotti made in china su larga scala a basso costo, per i quali esiste la possibilità (o spesso l'obbligo dati i numeri minimi di produzione) di un grande magazzino, pronta disponibilità ed alti ricarichi con margini per rappresentanti, rivenditori etc, ma di pezzi prodotti a mano individualmente in Italia dall'inizio alla fine, con un know-how di oltre dieci anni e l'impegno in fase progettuale e di sviluppo di un pescatore di buona capacità ed esperienza. Mi rendo perfettamente conto del fatto che alcuni potenziali clienti possano essere insoddisfatti, ma fortunatamente per loro oggi il mercato è molto più vasto di quello del 2000, quando la Totemsub iniziò a vendere fucili in legno, ed esistono alternative. Chi ha seguito Totemsub nelle varie evoluzioni e sceglie di affrontare comunque qualche difficoltà nel "travaglio" sapendo che avrà alla fine un prodotto che immodestamente reputo al top assoluto per la qualità progettuale e realizzativa a fronte di un prezzo spesso più basso rispetto ad altri meno validi, potrà continuare a contare sulla qualità del prodotto anche se a fronte di una comunicazione non sempre semplicissima. Chi non ha questa pazienza potrà cercare altrove. Mi dispiace ovviamente perdere delle potenziali vendite, ma non si può arrivare dappertutto, e se devo sacrificare qualcosa, non voglio sacrificare la qualità del prodotto finale, del quale sono il primo utilizzatore.
Fabrizio D'Agnano
Totemsub Srl"
Ho esposto con sincerità quella che è la situazione attuale ed i motivi che mi hanno portato a fare la scelta che ho reputato migliore per me e per i miei clienti, attuali o potenziali. Penso che quella di "andare altrove se non si accettano le condizioni" sia un diritto fondamentale dell'acquirente, così come lo è per il venditore quello di fare le sue scelte commerciali, all'interno delle regole esistenti. Non penso che quando vai a comprare le scarpe detti tu l'orario di apertura del negozio, i modelli che deve esporre o il prezzo che ritieni giusto. Se ti piace e se trovi quello che ti serve entri e compri, altrimenti cerchi altrove. E' la migliore garanzia proprio per chi acquista. Come spiego nel post, porto avanti più o meno da solo i due settori, ed immodestamente credo di fare bene le cose che faccio. Se sono sott'acqua o intento ad ultimare il montaggio di un documentario in consegna non posso rispondere al telefono o spedire un pacco, ma ogni fucile che spedisco è ben funzionante anche se ci è voluta un po' di pazienza per contattarmi e per riceverlo. Poi ovviamente ognuno è libero di interpretare come crede e di prendere le sue fortunatamente libere decisioni.
Cordialmente
Fabrizio