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etica? quello che ci conviene

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Pegaso_LT
view post Posted on 16/12/2012, 14:18 by: Pegaso_LT
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Barracudaro

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CITAZIONE (acquazzurra @ 16/12/2012, 09:50)
Carissimi guardando su you tube dei video di un noto pesca sub, nella introduzione costui che pensa di avere la verita' assoluta su ns hobby, criticava la pesca in tana perche' eticamente scorretto.
secondo voi e' eticamente scorretto tale tipo di pesca ?
si potrebbero portare numerose motivazioni per confutare tale tesi, la difficolta' della tecnica in se', l'ambiente fortemente ostile nel quale si attua, la carenza di pesce di passo che in alcune zone rende impossibile l'attuazione di altre tecniche, non ultimo l'emozione di scegliere fra tanti buchi quello abitato e verificare se abbiamo visto giusto o e' stata una sommozzata inutile.
Orbene e' eticamente inamissibile pescare una preda in tana, ma e' eticamente corretto sfruttare l'ingenuita', l'istinto, e la ricerca del cibo di animali privi di intelligenza come siamo noi.
Se dobbiamo parlare di etica, secondo me e' eticamente scorretto ogni predazione che esuli dalla necessita' di procacciarsi il cibo per vivere, e l'unico modo per giustificare la ns attivita, come la caccia o la pesca con la canna, e' sottoporre queste attivita' ludiche a regole che dobbiamo rispettate.
in ultimo fra noi ci sono persone che vanno a pesca spessissimo, altre invece quando gli impegni lavorativi
e familiari lo consentono. in questi ultimi le doti venatorie sono povere e la tecnica della tana consente loro di poter praticare la loro passione anche se non particolarmente dotati.
forse sono stato prolisso, ma mi e' particolarmente antipatico chi sputa sentenze, non rispettando gli altri.
salluti a tutti

Mi trovi in totale disaccordo con quasi tutto ciò che hai scritto.

La pesca in tana, come detto altre volte, non è così semplice come si pensa o come molti vogliono farci credere. Ho avuto la fortuna di andare a pesca con forti agonisti laziali, e dove io non trovavo niente, nelle "tane", loro ci tiravano fuori i saraghi. Io al massimo quello che ci ho visto in tana è stato qualche serpentone. Mai preso un pesce in tana. I pesci non sono "privi di intelligenza", ma ogni loro scelta dal percorso di fuga alla scelta della tana è determinata da precise funzionalità di sopravvivenza. La pesca in tana richiede la conoscenza di precise regole che non tutti sono in grado di comprendere e/o notare. Come per la pesca al polpo, c'è quello che sa dove cercarli e trovarli, e ci sono quelli come me che se non ci sbatti davanti, non li vedi, conchiglie o meno.

Per la questione etica invece, chi ha fatto un'affermazione del genere, viene da 40anni, se non di più, di pesca in tana, di quando ancora la pescasub non era regolamentata a dovere (non che adesso lo sia), di quando si potevano pescare cernie in quantità, di quando si poteva pescare con le bombole, di quando, nei primi decenni del dopoguerra, i "pescatori amatoriali" con la pesca "di bracconaggio" (rezzagli, sciabica, bilance) con un paio di battute a settimana, ci sfamavano la famiglia con il pesce. I miei nonni materni (e parenti affini) sono friulani, scesi nell'Agro Pontino nel '29, quando il Friuli era in piena carestia dovuta ad una forte siccità negli anni '20... e fino agli anni '60-'70, ci hanno campato con la pesca "occasionale", perchè erano contadini, e la terra non ha mai fatto ricchi i mezzadri, mettici grandinate, siccità varie, malattie delle piante.... I trattori si rompevano, la nafta costava, e in qualche modo bisognava trovare i soldi per campare... e così un po' tutti "pescavano" con sistemi che ora definiamo "bracconaggio" (quelli che ho citato su) per tirare avanti. I più ricchi, quelli che potevano permettersi le bombole, pescavano cernie, corallo, ed aragoste... ed ora si trovano un paio d'appartamenti ed un'eredità non da poco.

Ora che il pesce però è calato drasticamente, che la pesca alle cernie è regolamentata, che con la pesca non ci campi più come una volta, che c'è più pressione e controllo fiscale sulla vendita "in nero", sul "bracconaggio", che tutti possiamo permetterci un fucile da sub, una muta, un paio di pinne, e se siamo bravini, il pesce per cena lo possiamo portare a casa 2 volte su 3, CASUALMENTE, qualche GURU della pescasub, ha avuto una CRISI MISTICA (un po' come una Pornostar che all'improvviso decide di farsi suora) definendo la pesca in tana poco etica, scorretta, e facile. Quando hanno fatto "CARNE DI PORCO" per 30anni, complice la lenta ripresa industriale del dopoguerra, complice l'affamazione della popolazione il fatto che lo si faceva per tirare avanti e non per ingordigia. Queste cose però, come è abitudine di molti negli ultimi tempi, ci si dimendica di dirlo... si glissa su piccoli particolari.

La *nostra etica* deve essere quella di fare una scelta selettiva del pesce, esempio, io non prendo i polpi sotto al chilo, oppure gronchi e murene, ed altri pesci se non sono a misura adeguata.
 
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47 replies since 16/12/2012, 09:50   801 views
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