PescaSub & Apnea

VADEMECUM, Essenziale per chi comincia

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Vito Messina
view post Posted on 7/2/2012, 12:36 by: Vito Messina
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Little Denticiaro

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In questo particolare periodo, in cui quasi tutti i cacciatori in apnea fanno una pausa, colgo l'occasione di proporre un vademecum di considerazioni utili, affinché, chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina abbia qualche punto di riferimento.

Sono considerazioni di livello tattico e pratico, una sorta di "comandamenti" da osservare.

Tengo a precisare però che si tratta di "verità" non assolute, ogni pescata è una storia a se, ogni zona ha le sue caratterisiche che influenzano le specie ittiche, diciamo che queste sono "linee guida" maturate in anni di esperienza, linee che possono essere smentite e opinate da chiunque.


1) Sicurezza:
rispetto delle norme di legge, ma soprattutto uso del pallone segna sub; una visita medica presso un centro di medicina sportiva è d'obbligo per iniziare questa disciplina; mai entrare in acqua se non si è in perfette condizioni fisiche e mai vincolarsi a sagole da cui non ci si possa slegare in maniera immediata, utilizzo di piombatura a sgancio rapido.

Nelle varie immersioni restare sempre dentro il limite di sicurezza inteso come tempo di apnea, rispettare i tempi di recupero tra una immersione e la successiva in modo che il tempo di recupero sia almeno il doppio del tempo della precedente immersione.



2) Acquaticità:
buona tecnica natatoria, possibilmente partecipazione a corsi di pesca in apnea, buona confidenza con l'acqua e buona condizione mentale.



3) Silenziosità:
muoversi in acqua senza provocare onde d'urto, silenziosità nell'usare le pinne,
nella respirazione con l'aereatore, nella capovolta, nello scivolare sul fondo senza urtare ciotolli, silenziosità vuol dire evitare di sbattere il fucile contro le rocce mentre si è all'aspetto.

Oltre alla silenziosità fare caso anche alla direzione di marcia, per aggirare una roccia ed impugno il fucile con la mano dx è preferibile farlo sulla destra, infatti, il fucile sarà aderente alla roccia e sporgerà per primo, se aggiro a sx prima sporgerà la spalla il corpo e per ultimo il fucile a questo punto siamo troppo scoperti ed il pesce è già fuggito.



4) Sole alle spalle:
è preferibile avere il sole alle spalle in modo che il pesce abbia difficoltà nell'inquadrarci visivamente, per il più delle volte è meglio essere nascosti in zone d'ombra. Specie, quando si pesca con il sole alto è opportuno avere il sole dietro o di lato, questo anche per non far riflettere sul vetro della maschera i raggi del sole perché il pesce vedendo i riflessi scappa .



5) Orario di pesca:
il calasole o alba sono da preferire, ma molto dipende dalla stagione e dalle maree.



6) Marea:
alta e bassa marea condizionano l'entrata di molte specie ittiche nel basso fondo, il momento favorevole a mio parere e quando la marea è crescente. Con l'innalzarsi del livello dell'acqua, infatti, molte specie si avvicinano a riva per strappare o comunque cibarsi degli organismi strappati dalle rocce,



7) Corrente: pescare a favore o andare contro corrente: i predatori di solito amano risalirla, sfruttano la loro "potenza" di nuoto per ghermire la minutaglia.

Per prendere i predatori si si consiglia di andare a favore di corrente, perché questi la risalgono, ma nel momento che devo tornare indietro mi muoverò anche io contro corrente, allora si può fare così, ogni 10 - 15 mt mi apposto riparato trasversalmente alla corrente, verso il largo se entra la marea; mentre, se c'è risacca mi apposto rivolto verso la costa, meglio, vicino a scogli affioranti con schiuma. ( comunque, come fare resta sempre una sensazione molto personale e d'intuito...).



8) Condizioni marine:
con mare mosso di solito il pesce entra sotto costa, il vento di mare avvicina il nutrimento alla riva portando con se concentrazioni di pesce e fvorendola catena alimentare, con vento di terra e mare piatto si pesca preferibilemente in tana. Le condizioni marine sono talemente complesse che è davvero difficile elencarle e valutarle tutte, ogni zona ha caratteristiche proprie.



9) Temperatura:
la temperatura dell'acqua è un fattore determinante per la presenza di pesce: più sale la temperatura dell'acqua e più il metabolismo del pesce si alza con essa innescando vita nel sottocosta (...gli strati superficial si riscaldano per primi) innescando la catena alimentare.



10) Termoclino:
conosciuto come tagglio freddo, di solito si trova in prossimità del fondo, ma in tanti casi specie in presenza di fiumi può essere anche negli strati superficiali. Il pesce odia gli strti freddi, difficilmente si avvicinerà se si staziona all'interno di esso, questo elemento molte volte impone un cambiamento di strategia di caccia, se non addirittura l'abbandono della stessa.


11) Le fasi della pescata:
- la capovolta: silenziosa ed efficace.

- la discesa: avviarsi verso il fondo osservando la conformazione per individuare il miglior riparo e la direzione di arrivo del pesce. C'è da notare che la discesa è preferibile farla obliqua con l'ultimo tratto che rasenta il fondo.

- l'appostamento: va fatto rigorosamente dietro un riparo (roccia o altro) in modo da avere sola la testa allo scoperto e tutto il resto basso comprese le pinne, tutto ciò senza urtare il fondo.

- il fucile: il fucile è posto davanti al volto all'altezza degli occhi, come si sposta il volto il fucile lo segue nelle varie direzioni in modo che quando si avvista la preda il fucile è già direzionato, inoltre, deve essere basso, rasentare il riparo e non sporgere troppo. La mira viene presa seguendo con gli occhi la linea dell'asta fino alla punta che è puntata sulla preda.

Una volta sparato è preferibile se il pesce resta nell'asta mandarlo in sagola in modo che non possa fare forza nel divincolarsi.

Un ringraziamento particolare a Zacc, che ha reso possibile la realizzazione dello stesso!

Edited by Vito pescasub - 2/8/2012, 21:56
 
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