Pardo, capisco quello che vuoi dire, ma davvero in un contesto come questo non ci azzecca granchè....qui si parla di 170 quintali di orate massacrate, si parla di uno stock di pesce intero sterminato.
A titolo prettamente informativo esistono studi scientifici finanziati dalla CEE-Settore pesca sugli stock ittici dei mari europei, ovviamente mediterraneo e nostre coste incluse.
Si è scoperto che esistono in Mediterraneo dei "super branchi" di pesce, stock molto importanti con pesci di taglia imponente che sono veri e propri polmoni per le specie di appartenza, questi stock ittici sono quelli che ripopolano interi tratti di mare e ovviamente ogni stock occupa tratti di mare vastissimi perchè gli occorre molto nutrimento, spazio, questi stock se "molestati" ripetutamente possono cambiare zona ma continuare a fare il loro lavoro, se eliminati......
Le specie ittiche monitorate in tal senso sono:orate-dentici-ricciole-pesce azzurro, con particolare attenzione ad acciughe-sarde-sgombri, e ovviamente tonni.
Gli stock maggiormente danneggiati, tonni a parte, ma su cui finalmente stanno iniziando controlli seri anche da noi e dove abbiamo dei lunghi periodi di fermo biologico, sono quelli della ricciola, e quelli degli sgombri "veraci" (ben diversi dalle cosi dette cavalle).
Ora, secondo voi, 170 quintali di pesce non è uno di questo stock?
Con ogni propabilità quel figlio di buona donna ha eliminato lo stock riproduttivo di orate per una vastissima zona, forse del Tirreno, 170 quintali sono una enormità, piu ci penso piu non mi capacito
Quanto ho scritto sugli stock è consultabile sulle pubblicazioni della CEE:
http://ec.europa.eu/fisheries/documentatio...ne/index_it.htmTra le altre cose è possibile farsi arrivare a casa gratuitamente (a me arriva ormai dal 2001) la pubblicazione in italiano, contenete vari studi scientifici, norme sulla pesca a livello europeo, forme di tutela e quant'altro.
Inutile dire che l'Italia risulta in assoluto il paese europeo che meno ripetta le normative in materia di tutela delle risorse ittiche, seguito a ruota dalla Spagna.
Sempre a proposito di stock ittici, ricordo ancora i primi tempi che andavo in sardegna, Santa teresa, dove tanti anni fa ebbi modo di parlare con un grande corallaro,Fausto Zoboli, che ha pure bottega a Santa Teresa e mi diceva di branchi di dentici di dimensioni spropositate, con semplari stimati di 15 kg, talmente numerosi che non aveva idea di quanti potessero essere, ma erano a perdita d'occhio, pesci che incontrava sotto i 90 metri nelle bocche, che ritrovava sempre, diceva fossero stanziali perchè li vedeva per annate intere, quindi questi stock ci sono, esistono!
Il danno che si può fare eliminandone uno intero non è dato saperlo, si puo solo immaginare perchè non esistono dati su casistiche del genere, anche se di certo il danno avvenuto ora con le orate liguri-tirrenche sarà gia avvenuto pure con qualche stock di dentici o ricciole, gli unci studi esistenti riguardano il tonno rosso e sono drammatici, anche se a onor del vero pare che il nostro mare abbia una capacita di recupero, se lasciato "riposare" non indifferente.
I tonni ad esempio hanno già piu volte cambiato le loro rotte migratorie, cosa che ha lasciato a bocca asciutta molte tonnare e ha costretto all'uso di aerei per l'individuazione dei grandi branchi.
Comunque credo che nelle zone della liguria, nord toscana, sardegna occidentale, corsica occidentale, e parte di costa azzurra, ci sarà una forte diminuzione di orate di grossa taglia e un aumento di oratelle di max un kg, ossia quelle che vengono mollate dagli allevamenti ma che sono comunque differenti dalle selvatiche anche come dna, oratelle che se non massacrate dai cannisti forse potranno in qualche modo risollevare un pò il grosso danno fatto, con il tempo ovviamente.
Edited by Giovanni Fasolino - 11/11/2010, 08:35