PescaSub & Apnea

Strategia da pantofolaio

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Angelozzi Maurizio
view post Posted on 6/7/2010, 11:17




1/7/10
Sono sempre molto combattuto al suono della sveglia, la mia parte pigra diventa sempre più convincente. Da ragazzo riuscivo anche a non chiudere occhio nella notte precedente una battuta di pesca, ma ora l’accidia ha il sopravvento… mi alzo e ciabatto al bagno, supero il trauma dello specchio e finita la toeletta mangio qualcosa lontana anni luce dalle indicazioni alimentari più corrette…
L’attrezzatura è già in auto, riempio la tanica di acqua calda e vado. Ho deciso di pescare in una zona tutto sommato poco interessante, battuta quasi esclusivamente da pescatori alle prime armi, con acqua spesso torbida e fondale semipiatto. Però i cannisti che quotidianamente gettano i loro ami di fronte la spiaggia negli ultimi tempi hanno catturato delle discrete orate e mi ronza in testa l’idea che qualcosa lì, all’alba, potrebbe girarci. Onestamente devo ammettere che su questa scelta pesa e molto la possibilità di una doccia calda, colazione al bar e lettino già pronto all’ombra per sonnellino ristoratore. Una strategia da pantofolaio, insomma…
Ma prima il dovere e poi il piacere. Pianto gli ombrelloni e dispongo le spiaggine per l’arrivo ad ora da cavalieri della famiglia. Due ombrelloni aperti al primo chiarore dell’alba, chissà cosa starà pensando quel villeggiante in pigiama con il cane al guinzaglio che passeggia sul lungomare.
Mi preparo sulla scogliera a protezione della baia, con i piedi immersi nell’acqua trasparente. I momenti della vestizione in queste condizioni mi regalano sempre una particolare serenità, assaporo avidamente le mie sensazioni. Lo sciabordio sommesso nel silenzio dell’alba è una cosa alla quale non rinuncerò mai.
Esco. La visibilità fuori della diga, come immaginavo, non è delle migliori. Circa 3 o 3,5 mt. in orizzontale 5-6 in verticale. L’idea, l’ipotetica stragegia, sarebbe quella di fare aspetti sulle rare zone di scoglietti più frequentate da branchi di piccoli pesci, saraghetti, occhiatelle e lattarini che ci sono su questo esteso durone quasi sempre deserto. Devo pinneggiare una ventina di minuti per trovare una zona con simili caratteristiche. Provo diversi aspetti ma senza il conforto di qualche segnale incoraggiante. Con non poca difficoltà trovo quello che è il mio, presunto, spot di pesca. Sono pochi scogli bassi in una ampia radura sabbiosa che danno asilo ad una colonia di saraghetti che hanno eletto come dimora i piccolissimi spacchetti del grotto presenti. Lascio ancorati i due palloni che da qualche anno mi seguono fedelmente e provo un primo aspetto. Come mi poggio sul fondo mi avvolgono nuvole di fasciati tascabili, maggiori, occhiate, anche una marmora. Tutti formato mignon. Davvero un bel movimento ma senza prede di interesse venatorio. Mi scorre sulla destra un denticiotto mentre risalgo. Le condizioni sono quelle che auspicavo non devo fare altro che riprovare qualche metro più in là. Scelgo un appostamento adatto, alla base dell’agglomerato, il sole irrinunciabilmente alle spalle. Tre metri o poco più.
Rieccoli. Sono tanti e iniziano a vedersi saraghi discreti, è un continuo apparire e sparire nella coltre torbida che complice la poca luce limita la visibilità, anche un 75 avrebbe fatto il suo lavoro invece del 94 che impugno. Fisso la sospensione che ho di fronte e improvvisamente appare un testone che superato la piccola guglia di scogli mi punta deciso con una traiettoria discendente dall’alto verso il basso, la grande macchia dorata ne dichiara inequivocabilmente il nobile casato.
Da questo momento in poi ricordo solo la frustata degli elastici, l’orata che fugge con l’asta nella pancia. Non so dire distanza né posizione del pesce, ho un blackout dei secondi essenziali della cattura. Quasi che a sparare sia un altro. Mi ritrovo con la sagola in mano (quando ho lasciato il fucile? Mah…) che cerco di lavorare la preda. E’ presa bassa, spero non si strappi il ferro di dosso, stranamente, seppur vigorosa, la sua reazione è, in un certo modo, controllata. Fortunatamente finisce in sagola e riesco ad agguantarla prima che si laceri completamente. La mano nella branchia mi regala la gioia di una bellissima cattura. Urlo come uno scemo in superficie. E’ più bella di quanto immaginassi, davvero un bello spessore da tenere tra le dita.

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Il giorno seguente sono ancora lì. L’entusiasmo della cattura rendono la levataccia meno dolorosa. Una signora alle prese con i bisogni del cane fa finta di non vedere un uomo nudo con due ombrelloni aperti alle 5 e trenta del mattino.
Stamani la visibilità è ancora più precaria. Le zone in acqua bassa sono frequentate in modo esclusivo dalle solite colonie di piccoli pesci. Senza graditi visitatori purtroppo. Dopo tre ore di tentativi infruttuosi decido di ripetere la stessa strategia ma ai bordi del durone dove iniziano i primi agglomerati di grotto, prime avvisaglie di un fondale ben più interessante e dove ho spesso preso bei saraghi ma esclusivamente in tana. Oggi però un fastidioso taglio freddo pregiudica questa possibilità e l’idea di spolmonarmi per ore per controllare miriadi di fessure con questa visibilità è poco allettante. Aspetto puro e via. Trovata la batimetrica adatta mi dispongo a continue planate esplorative per identificare una zona adatta. Finalmente un poco di movimento. Saraghi già discreti girellano su questo grottino a 6-7 metri. Al secondo aspetto il consueto carosello inizia dopo una certa attesa poi dal torbido appare un grosso pesce, inizialmente scambiato per un dentice, un pizzuto formato valigia (forse 2 kg. ) sbuca e subito scompare nella nebbia. Resto ancora in attesa, ho sufficiente margine per sperare che ritorni sui suoi passi. Ma la sua stazza è sicuramente frutto di una scaltrezza esemplare. Infatti non riapparirà più. L’avvistamento, come sempre in questi casi, mi carica e mi spinge a ritentare con maggiore attenzione.
Preparazione, capovolta, discesa, planata e appostamento. Meccanismi istintivi ormai oliati da trenta anni di passione si susseguono legati da un filo invisibile. Passano i primi trenta secondi senza nessun segno di vita, poi lentamente i primo maggiori, poi i fasciati tornano a blandirmi con i loro movimenti. Sembra non ci sia altro ma improvvisamente un forte rumore dall’alto mi spinge ad alzare la testa dallo spessore torbido che mi sovrasta, un enorme branco di saragoni che stazionava invisibile sopra la mia posta schizza trasversalmente dall’alto in basso come spaventato da qualcosa. Ma non da me. Nella confusione un grosso sarago si trova nella mia traiettoria di mira e finisce in sagola, almeno spero. Sto risalendo e non vedo quasi nulla. Il fischio del mulinello mi riscalda il cuore. C’è. E’ un bell’esemplare di sarago “testanera” così chiamiamo nel Lazio i grossi saraghi che si trovano nelle tane più profonde. Posso rientrare alla spiaggia senza dover sottostare alle ironie degli amici che aspettano il mio rientro.

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E’ una strana passione questa, mi sazia con poche piccole cose, tante emozioni quasi mai legate a carnieri esagerati ma sempre incise come un marchio indelebile nella mia memoria e nella mia vita.

Edited by Angelozzi Maurizio - 13/7/2010, 12:23

Attached Image: 01072010074.jpg

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view post Posted on 6/7/2010, 11:35

Spigolaro

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bravissimo e bellissimo racconto!
 
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view post Posted on 6/7/2010, 11:43
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Big Denticiaro

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e bravo Maurizio :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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Angelozzi Maurizio
view post Posted on 6/7/2010, 11:45




CITAZIONE (DON DURMA @ 6/7/2010, 12:43)
e bravo Maurizio :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:

E tu come mai taci? So tutto eh! Bravo e molto anche a te: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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view post Posted on 6/7/2010, 11:48
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Big Denticiaro

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CITAZIONE (Angelozzi Maurizio @ 6/7/2010, 12:45)
CITAZIONE (DON DURMA @ 6/7/2010, 12:43)
e bravo Maurizio :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:

E tu come mai taci? So tutto eh! Bravo e molto anche a te: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:

lo sapevo che andava a finire così.......... mai frequentare le zoccole!!!!!!!! ahahahahah

ma t'ha detto pure della settimana prima????
 
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Angelozzi Maurizio
view post Posted on 6/7/2010, 11:50




CITAZIONE (DON DURMA @ 6/7/2010, 12:48)
CITAZIONE (Angelozzi Maurizio @ 6/7/2010, 12:45)
E tu come mai taci? So tutto eh! Bravo e molto anche a te: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:

lo sapevo che andava a finire così.......... mai frequentare le zoccole!!!!!!!! ahahahahah

ma t'ha detto pure della settimana prima????

...azzz.... c'è pure un prima? Madonna santa....
 
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ziofelix
view post Posted on 6/7/2010, 11:53




grande,complimenti! :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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CRY^76
view post Posted on 6/7/2010, 13:10




quello che hai scritto e' un racconto davvero bello, grazie.
 
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view post Posted on 6/7/2010, 14:01
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Spigolaro

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view post Posted on 6/7/2010, 14:09
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Saragaro

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Complimenti per le prede ed il racconto. :clapping.gif:

E' un piacere leggere un così bell'italiano al giorno d'oggi! ^_^

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view post Posted on 6/7/2010, 14:21
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Complimenti Maurizio sia per le prede ma soprattutto per il racconto!!!

Peccato che le foto non siano con il pescatore

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view post Posted on 6/7/2010, 15:40
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Big Denticiaro

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CITAZIONE (Claudio Basili @ 6/7/2010, 15:21)
Peccato che le foto non siano con il pescatore

infatti. ma perchè queste cattive abitudini??? :fisch.gif: :fisch.gif: :fisch.gif: :fisch.gif:
 
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cristicar
view post Posted on 6/7/2010, 16:00




CITAZIONE (Angelozzi Maurizio @ 6/7/2010, 12:17)
Sono sempre molto combattuto al suono della sveglia, la mia parte pigra diventa sempre più convincente.

Non sai quanto ti sia solidale...

CITAZIONE (Angelozzi Maurizio @ 6/7/2010, 12:17)
E’ una strana passione questa, mi sazia con poche piccole cose, tante emozioni quasi mai legate a carnieri esagerati ma sempre incise come un marchio indelebile nella mia memoria e nella mia vita.

Il senso profondo di questo sport!

Maurizio, in assoluto uno dei più bei racconti di P.sub che abbia letto, uno spaccato di vita da pescasubbo coi capelli grigioscuri...

Per le catture, bravo è dirti poco...

Credo che, a meno di clamorose ulteriori emozioni, il mio voto per questo mese andrà a te!

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