PescaSub & Apnea

la lista dei record va aggiornata......., ... baciato dalla fortuna!

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cristicar
view post Posted on 17/6/2010, 21:36




:woot: :woot: :woot:

Grande Mario, lo sapevo che prima o poi tornavi con il "bestione"...

:clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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view post Posted on 18/6/2010, 07:55
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Little Denticiaro

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minkepara®... :o: ...mostruoso....
 
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mib 2
view post Posted on 18/6/2010, 12:53




Alla faccia del bicascapocchiato di potassio....................... :bye1.gif:
 
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Paul84
view post Posted on 18/6/2010, 13:41




:o: :o: :o: :o:
Racconto racconto racconto
racconto racconto racconto
racconto racconto racconto
racconto racconto racconto
racconto racconto racconto
racconto racconto racconto
racconto racconto racconto
racconto racconto racconto
racconto racconto racconto...
 
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tintoretto
view post Posted on 18/6/2010, 14:52




maro'..............
 
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view post Posted on 18/6/2010, 18:29
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Spigolaro

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Super Complimenti...
 
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view post Posted on 18/6/2010, 18:43
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Spigolaro

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CITAZIONE (lucante @ 18/6/2010, 08:55)
minkepara®... :o:

quoto
 
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Carrera Piero
view post Posted on 18/6/2010, 22:16




non farti pregare troppo. Vai con il racconto
Complimenti
 
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view post Posted on 20/6/2010, 08:59
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Spigolaro

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intanto grazie a tutti di complimenti passati e futuri, scusate se non posto prontamente, ma credetemi il tempo è tiranno, e per collegarmi ne ho proprio poco, ora veniamo al racconto.


certe catture a volte sono frutto di incontri casuali, a volte vengono dopo dopo tante uscite dedcate, ma concluse con un niente di fatto.

è questo il mio caso, già da un pò spendo qualche uscita con sarde per pastura, gommone alla deriva, e sguardo perso nel blu.

qualche incontro già lo si era avuto, ad esempio la lampuga di settembre scorso, o lo squalo di maggio 2009, già raccontati e non voglio ripetermi, per non annoiarvi.

stavolta dopo già un paio d'ore di nulla, sotto il gommone vedo transitare un brancotto di questi pesci, una decina, peso indefinibile, vista anche la distanza, la visibilità è tanta, forse trenta metri, stabilire a che quota viaggino e le dimensioni non è facile, l'emozione e altissima, faccio mente locale a l'attrezzatura, la sagola è libera, tutto è in ordine, ok scendo:


i pesci sono già in allontanamento, e non credo che io possa raggiungerli per tempo, senonchè incuriositi, si girano e vengono a guardarmi più da vicino, guardo il profondimetro, e vedo di essere sui dodici metri, quota dove dovrei essere neutro, mi fermo in orizzontale e aspetto il destino, che non tarda a realizzarsi, i tonni mi arrivano frontali e giunti a circa quattro metri (credo) girano sulla mia destra, provo a seguire lo spostamento con il fucile, ma sebbene sembrino muoversi lentamente, il loro moto è ineguagliabile ( anzi insuperabile come diceva la pubblicità), per cui mi ritrovo con il branco passato ed il fucile ancora da allineare, sto già per rimpiangere l'occasione persa quando mi accorgo che i tonni hanno continuato a girare sulla loro destra anche dopo avermi superato finendo col tornarmi nuovamente davanti al fucile stavolta da sinistra, in pratica sono al centro di una sorta di tromba d'aria ... di tonni, che via via stringono intorno a me!

a questo punto devo solo sceglire a chi sparare, questo, no quello, no quell'altro è più grosso, un sussulto mi fa capire che la sagola a cui è vincolato il fucile è arrivata alla fine e difatti guardo il profondimetro che segna diciassette, senza accorgermene continuavo a scendere, e su questo punto vorrei soffermare l'attenzione di chi volesse cimentarsi in questo tipo di pesca, senza riferimenti ci vuol poco ad andare oltre i propri limiti, e non avere quindi il fiato per risalire!
torniamo a noi, tonni dapertutto fucile allineato, il prossimo che passa come sia sia lo sparo: l'asta parte velocissima e merito della punta tricuspide superaffilata, attraversa il pesce come fosse di burro, ho addirittura la sensazione che al momento dello scarto del pesce, che parte a mille, l'asta stia ancora avanzando attraverso il corpo del tonno.
la partenza rapidissima piega l'asta ad u con al centro un missile scatenato, risalgo filando il mulinello, ma la velocità con cui si srotola mi fa desistere da ogni speranza di giocarmela dalla superfice, chiudo la frizione e mollo tutto


giunto in superfice vedo la boetta fare su e giù come un galleggiante da pesca con la canna, il compagno alla guida è già in arrivo col secondo fucile, lascio passare qualche minuto per riprendermi e per stancare il pesce, quando la boa è stabile in sperfice, iniziamo il recupero, senza forzare, sarebbe stupido rompere la sagola o strappare il pesce giunti a questo punto.

inizio a intravedere i bagliori, il tonno è disposto su un fianco, gira in tondo lentamente, ma si lascia salpare, mollo la sagola al compagno e scendo a doppiarlo, al mio avicinarsi tenta una fuga ma non quadagna abbastanza da sfuggire al secondo tiro, che in pieno sulla testa sembra finirlo.

forti di due aste in corpo ci diamo da fare per salparlo rapidamente forse troppo difatti giunto in superfice prende a nuotare nuovamete, a tutta birra, e con tutta la sagola che c'è in giro rimanere legati come salami è fortemente probabile, mollo tutto e mi immergo, forse appena in tempo, difatti una spira si chiude sul tubo strappandomi via anche la maschera. (poi recuperata dal compagno.)

risalgo in gommone e riprendiamo a salparlo in due ma al sicuro, e stavolta non c'e scampo per il pescione, è incredibile, ci siamo riusciti, era da anni che inseguivamo questo obbiettivo e finalmente è lì sotto i nostri occhi, non è fallire osando grandemente, ma stavolta è proprio un successo!

non stò a raccontarvi della fatica per caricarlo in macchina, della frenata brusca che ha ribbaltato la vasca versando in auto litri di sangue, della puzza che non se ne va più nonostante i lavaggi, della faccia del gestore dell'auto lavaggio quando spruzzando l'acqua sui tappettini esce un fiume rosso sangue.....(chi ha ammazzato questo qua?!?).

il peso, è di poco meno di trenta k, (29.5 500 grami sotto il peso minimo, col 10% di approssimazione sono in regola anche per la legge, fermo restando che avrei dovuto avvertire in capitaneria e non l'ho fatto) , la gioia è infinita, ma rimane la voglia di ripetersi, e stavolta l'obbiettivo e tripla cifra.....

per l'attrezzatura
fucile asso 115, modificato e strapompato, asta da otto, arpione snodato con punta tricuspide e scaricato, come da istruzioni di tale E. Zara, mulinello meroù big con ottanta metri circa di sagolino da due per palamiti, sagola gallegiante tipo salvagente anulare da sei, boetta.

Edited by mario caputo - 20/6/2010, 22:15
 
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Chisa237
view post Posted on 20/6/2010, 10:42






LO squalo di maggio 09 mi manca… :D , ma questo racconto è appassionante… :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:
 
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view post Posted on 20/6/2010, 11:23
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Spigolaro

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Bellissimo racconto spettacolare!!! Importanti anche gli interventi che sottolineano la perciolosità del gesto, quali la facilità di andare oltre i propri limiti e la possibilità doi rimanere legati dalle sagole. Per il primo problema ho sempre pensato che farei come hai fatto tù cioè legherei il fuciole perchè non mi piacerebbe essere legato in cintura.
Posso chiederti come avevi organizzato il sistema delle boe?? Cioè oltre al fucile legato ad una sola boa non avevi altri sistemi per cercare di stancare e no perdere il pesce??
Quello che voglio capire e se giàc on filo del mulinello,e filo che elga il fucile ad una sola boa si può stare mezzi tranquilli di riuscire salparlo. Grazie
 
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view post Posted on 20/6/2010, 11:44
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Big Denticiaro

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CITAZIONE (mario caputo @ 20/6/2010, 09:59)
il peso, è di poco meno di trenta k, la gioia è infinita, ma rimane la voglia di ripetersi, e stavolta l'obbiettivo e tripla cifra.....

:clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: sei un mito mario... gran ella avventura...complimentazzi :bye1.gif:
 
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algamare07
view post Posted on 20/6/2010, 11:48




bellissimo racconto,ancora complimenti
 
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alessio26
view post Posted on 20/6/2010, 11:55




CITAZIONE (mario caputo @ 20/6/2010, 09:59)
certe catture a volte sono frutto di incontri casuali, a volte vengono dopo dopo tante uscite dedcate, ma concluse con un niente di fatto.

è questo il mio caso, già da un pò spendo qualche uscita con sarde per pastura, gommone alla deriva, e sguardo perso nel blu.

qualce incontro già lo si era avuto, ad esempio la lampuga di settembre scorso, o lo squalo di maggio 2009, già raccontati e non voglio ripetermi, per non annoiarvi.

stavolta dopo già un paio d'ore di nulla, sotto il gommone vedo transitare un brancotto di questi pesci, una decina, peso indefinibile, vista anche la distanza, la visibilità è atissima, forse trenta metri, stabilire a che quota viaggino e le dimensioni non è facile, l'emozione e altissima, faccio mente locale a l'attrezzatura, la sagola è libera, tutto è in ordine, ok scendo:


i pesci sono già in allontanamento, e non credo che io possa raggiungerli per tempo, senonchè incuriositi, si girano e vengono a guardarmi più da vicino, guardo il profondimetro, e vedo di essere sui dodici metri, quota dove dovrei essere neutro, mi fermo in orizzontale e aspetto il destino, che non tarda a realizzarsi, i tonni mi arrivano frontali e giunti a circa quattro metri (credo) girano sulla mia destra, provo a seguire lo spotamento con il fucile, ma sebbene sembrino muoversi lentamente, il loro moto è ineguagliabile ( anzi insuperabile come diceva la pubblicità), per cui mi ritrovo con il branco passato ed il fucile ancora da allineare, sto già per rimpiangere l'occasione persa quando mi accorgo che i tonni anno continuato a girare sulla loro destra anche dopo avermi superato finendo col tornarmi nuovamente davanti al fucile stavolta da sinistra, in pratica sono al centro di una sorta di tromba d'aria ... di tonni, che via via stringono intorno a me!

a questo punto devo solo sceglire a chi sparare, questo, no quello, no quell'altro è più grosso, un sussulto mi fa capire che la sagola a cui è vincolato il fucile è arrivata alla fine e difatti gurdo il profondimetro che segna diciassette, senza accorgermene continuavo a scendere, e su questo punto vorrei soffermare l'attenzione di chi volesse cimentarsi in questo tipo di pesca, senza riferimenti ci vuol poco ad andare oltre i propri limiti, e non avere quindi il fiato per risalire!
torniamo a noi, tonni dapertutto fucile allineato, il prossimo che passa come sia sia lo sparo: l'asta parte velocissima e merito della punta tricuspide superaffilata, attraversa il pesce come fosse di burro, ho haddirittura la sensazione che al momento dello scarto del pesce, che parte a mille, l'asta stia ancora avanzando attraverso il corpo del tonno.
la partenza rapidissima piega l'asta ad u con al centro un missile scatenato, risalgo filando il mulinello, ma la velocità con cui si srotola mi fa desistere da ogni speranza di giocarmela dalla superfice, chiudo la frizione e mollo tutto


giunto in superfice vedo la boetta fare su e giù come un galleggiante da pesca con la canna, il compagno alla guida è già in arrivo col secondo fucile, lascio passare qualche minuto per riprendermi e per stancare il pesce, quando la boa è stabile in sperfice, iniziamo il recupero, senza forzare, sarebbe stupido rompere la sagola o strappare il pesce giunti a questo punto.

inizio a intravedere i bagliori, il tonno è disposto su un fianco, gira in tondo lentamente, ma si lascia salpare, mollo la sagola al compagno e scendo a doppiarlo, al mio avicinarsi tenta una fuga ma non quadagna abbastanza da sfuggire al secondo tiro, che in pieno sulla testa sembra finirlo.

forti di due aste in corpo ci diamo da fare per salparlo rapidamente forse troppo difatti giunto in superfice prende a nuotare nuovamete, atutta birra, e con tutta la sagola che c'è in giro rimanere legati come salami è fortemente probabile, molloo tutto e mi immergo, forse appena in tempo, difatti una spira si chiude sul tubo strappandomi via anche la maschera.

risalgo in gommone e riprendiamo a salparlo in due ma al sicuro, e stavolta non c'e scampo per il pescione, è incredibile, ci siamo riusciti, era da anni che inseguivamo questo obbiettivo e finalmente è lì sotto i nostri occhi, non è fallire osando grandemente, ma stavolta è proprio un successo!

non stò a raccontarvi della fatica per caricarlo in macchina, della frenata brusca che ha ribbaltato la vasca versando in auto litri di sangue, della puzza che non se ne va più nonostante i lavaggi, della faccia del gestore dell'auto lavaggio quando spruzzando l'acqua sui tappettini esce un fiume rosso sangue.....(chi ha ammazzato queto qua?!?).

il peso, è di poco meno di trenta k, la gioia è infinita, ma rimane la voglia di ripetersi, e stavolta l'obbiettivo e tripla cifra.....

i miei complimenti sinceri.

 
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