PescaSub & Apnea

LA PESCA IN TANA, Tecniche di pesca

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contesax
view post Posted on 9/1/2009, 19:07




eccellente lavoro... e conoscendo Marco di persona, non poteva essere diversamente

come ho detto qualche volta, sono convinto che la pesca in tana è, oggigiorno, una pratica esasperatamente tecnica... credo che i tanti video commercializzati negli ultimi 15 anni abbiano un pò distorto le difficoltà di questa specialità: tane zeppe di corvinoni, saragoni e ogni be di Dio, catturati in maniera quasi "banale", per la serie "ti affacci, il pesce è lì bello in posa e lo spari tipo esecuzione"... quella è roba che ormai non sta nemmeno nei sogni più suggestivi, ne ho avuto conferma chiedendo a tanti Pescatori, oltre che provandolo sulla mia pelle

negli ultimi anni anche io ho cominciato a cercare la "completezza"... e in effetti sono arrivati discreti risultati, in particolare con le orate; è capitato spesso che in una zona non riuscivo, anche dopo ore di pesca, a intravvedere la coda di un pesce degno di nota con la tecnica dell'aspetto... di norma la battuta si concretizzava con un cappotto; ultimamente invece, facendo leva su alcuni degli aspetti elencati da Marco, ho fatto di necessità visrtù, riuscendo a portare a casa una o due orate o magari un bel maggiore
chiramente ho tanto da imparare, ma se ci si mette sulla "retta via" sono convinto che si possono trarre grandi soddisfazioni (e non parlo in termini di carniere) da questa tecnica

vorrei sottolineare che si sta parlando, quando va bene, di 1 o 2 pesci presi quasi sempre in tane diverse: con questa condotta il pesce resta sempre in zona e garantisce il ricambio continuo e costante in una zona che non è certo "Le Bocche di Bonifacio"

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view post Posted on 9/1/2009, 21:59
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Big Denticiaro

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CITAZIONE (ninacchiu @ 9/1/2009, 16:41)
il mio amico ha il vizio di togliere le murene dalle tane.. dice perchè murene e saraghi non vanno d'accordo....

NE CONOsco uno anche io ;)

 
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CIUFFO ROSSO
view post Posted on 9/1/2009, 22:24




Azzarola, MArco! Ma questo tuo post è una tesi per un dottorato di pescasub nei buchi!!! Gli unici buchi che conosco io sono altri... :B):
a mare invece devo accontentarmi... :hmm.gif:
 
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view post Posted on 9/1/2009, 23:43
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Little Denticiaro

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Grazie anche da parte mia per questo stupendo post, veramente impagabile. :00016020.gif:

Ritengo la pesca in tana la più difficile di tutte le tecniche di pesca in apnea. Qualche volta ci ho provato, ma non riesco proprio a guardare a testa in giù dentro a una fessura, magari puntando contemporaneamente con il fucile. Quando vedo poi, quei pescatori che entrano per metà del loro corpo dentro le tane, mi vengono i brividi.

Se qualcuno volesse vedere un bel video didattico sulla pesca in tana, consiglio "Tecniche di pesca in apnea" del buon D'Agnano, andato in onda sul canale satellitare Caccia&Pesca.

 
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giovanni.g
view post Posted on 10/1/2009, 00:57




complimentoni marco sei davvero un maestro tanaiolo.......
 
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marcoauf
view post Posted on 10/1/2009, 09:54




CITAZIONE (bartololb @ 9/1/2009, 18:55)
CITAZIONE (Lappina @ 9/1/2009, 17:52)
E perche' no'? Se hai un idea la puoi esprimere, il post nasce per questo motivo.
Ripeto cio' che ho gia' detto, a differenza del classico articolo letto sulle riviste qui il forum ti da' queste possibilita'.
Non e' facile trovare persone come Marco che mettono a disposizione di tutti tanti anni spesi a mare

allora mi inserisco con una delle mie rarissime esperienze "in tana": pescavo su un fondale di grotto e da lontano scorgo una cerniottona...non mi da il tempo di far nulla e si infila in un buco sotto una specie di lastrone...nell'avvicinarmi vedo anche un sarago che va nello stesso buco ma continua ad entrare ed uscire incurante della mia presenza...

provo a vedere se riesco ad approcciare la cernia d'avanti al buco ma niente ...del resto è anche protetto da massoni che mi impediranno di inserire anche il 55 oleo...nel frattempo il sarago che si era imbucato al mio tentativo di guardare dentro la tana era uscito da una fessura posteriore , ma rimaneva in zona entrando ed uscendo dalle due aperture,il suo atteggiamento era di quello che dentro non si sente sicuro...e fuori manco, però non si è allontanato verso il mare aperto nè verso altri buchi...

ciò gli è costato le pinne perchè appena ho appurato che per la cernia non sapevo cosa fare ho deciso di fare un aspetto al sarago sull'uscita secondaria e lui è stato puntuale all'appuntamento...quando gli ho tirato sembrava che guardasse più dentro al buco che me...

ancora oggi mi chiedo se ad impaurirlo al punto di costringrlo ad uscire in continuazione dalla tana sia stata la cernia...

Il concetto di massima è che se una tana è già stata presidiata difficilmente può ospitare altri pesci; non faccio esempi usando predatori "pericolosi" o pescioni tipo cernie, ma le banalissime castagnole. Anche loro hanno il periodo riproduttivo (verso marzo/aprile); provate a vedere se nelle tane in cui ci sono decine e decine di castagnole che covano le uova riesce ad entrare qualche altro pesce, sia anche esso una murena!?! Non se ne parla proprio!!!! La loro moltitudine funge da schermo, difesa, e riescono a non far entrare nessuno. Lo stesso concetto vale per gli altri pesci, che se poi sono degli abili predatori riescono ad incutere un maggior timore. Quindi, se vi trovaste al cospetto di uno spacco bellissimo popolato da centinaia di castagnole, saltatelo senza neanche sprecare una immersione, a meno che loro non stiano nervosamente fuori lo spacco, magari appallate, il che potrebbe significare che in quello spacco si sia ficcato un predatore, magari spinto dal nostro rumore, e che dall'ombra stia tentando di agguatarle. A me è capitato con una spigola di 6 kg (anche postata).
 
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view post Posted on 10/1/2009, 14:36
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Saragaro

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Ti ringrazio per la risposta
e siccome sono molto interessato all’argomento orate in tana ( e penso che lo sia gran parte dei psub del forum :D ), ti volevo fare altre domande sul tema.
Una cortesia: ti è sfuggito di specificare il tipo d’apertura delle tane delle orate ( a taglio, tondeggianti, ad arco, ecc).
Saperlo è fondamentale per poter scartare le tane non valide, se no diventa un poco creativo cercare buco per buco.
Mi è capitato di vedere un video di un psub francese che pescava le orate in tana. Ho studiato attentamente la tipologia delle tane e del fondale circostante, ed ho riscontrato delle congruenze con quello che dici:
- Le tane erano tutte passanti
- Le aperture d’ingresso erano ad arco appoggiate sul fondo sabbioso
- Le camere interne erano ampie e sabbiose ( evidentemente l’orata non ama appoggiarsi su un fondo scoglioso)
- Il tipo di roccia, in questo filmato, era di tipo calcareo
- Tutt’intorno c’erano dei banchi di posidonia che celavano dall’alto gli ingressi delle tane

Purtroppo le tue indicazioni sul grotto non sono estendibili alla mia zona di pesca, poco ricca di frutti di mare: in tre anni che pesco sul grotto dai 18 a 25 m, non ho mai visto lì un’orata…e le tane che tu descrivi (sul grotto) sono le classiche tane dei saraghi che io controllo minuziosamente e fruttuosamente…probabilmente è una "zona no" :D .
Forse le tane delle orate sono più verso le macchie di posidonia, circostanti le distese di grotto, che nascondono piccoli agglomerati di grotto e buche di sabbione…che ne pensi?
Del resto tu conosci la mia zona, hai mai trovato delle tane di orate fra torre Ovo e Lama? Che tipo di fondale era?
Per quanto riguarda i lastroni di roccia calcarea compatta, questi sospetto fortemente che siano le loro tane, soprattutto se posizionate vicino a distese di sabbia.
Infatti, penso che le orate amino trovare nutrimento sulla sabbia, oltre che sugli scogli, almeno dalle mie parti.
Tra l’altro, vicino a questi lastroni trovo spesso dei gusci vuoti e spezzati di pinna nobilis, sono questi dei buon segnali?

Gli incontri da me fatti con le orate, si possono catalogare in due zone:
- sottocosta (rocciosa) con risacca o mare calmo e corrente verso terra, e le orate viste erano intente a mangiare sul fondo o di passaggio
- a largo su fondali di roccia calcarea, aggregati a grandi branchi di saragoni che, quest'ultimi, lì vicino avevano le loro tane.

In questi due casi, tu come ti saresti comportato per individuare le tane delle orate?

:bye1.gif: :bye1.gif:
 
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cristicar
view post Posted on 10/1/2009, 15:45




:clapping.gif:

Anzitutto, grazie!

Ora, dato che non potrò andare in acqua, causa solite condimeteo, mi recherò in "camera caritatis" (ovvero in bagno), a leggere con attenzione questo articolo...

Ti farò sapere, ma cmq sono sicuro vi saranno degli spunti di estremo interesse...

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marcoauf
view post Posted on 10/1/2009, 20:03




CITAZIONE (nando27 @ 10/1/2009, 14:36)
Ti ringrazio per la risposta
e siccome sono molto interessato all’argomento orate in tana ( e penso che lo sia gran parte dei psub del forum :D ), ti volevo fare altre domande sul tema.
Una cortesia: ti è sfuggito di specificare il tipo d’apertura delle tane delle orate ( a taglio, tondeggianti, ad arco, ecc).
Saperlo è fondamentale per poter scartare le tane non valide, se no diventa un poco creativo cercare buco per buco.
Mi è capitato di vedere un video di un psub francese che pescava le orate in tana. Ho studiato attentamente la tipologia delle tane e del fondale circostante, ed ho riscontrato delle congruenze con quello che dici:
- Le tane erano tutte passanti
- Le aperture d’ingresso erano ad arco appoggiate sul fondo sabbioso
- Le camere interne erano ampie e sabbiose ( evidentemente l’orata non ama appoggiarsi su un fondo scoglioso)
- Il tipo di roccia, in questo filmato, era di tipo calcareo
- Tutt’intorno c’erano dei banchi di posidonia che celavano dall’alto gli ingressi delle tane

Purtroppo le tue indicazioni sul grotto non sono estendibili alla mia zona di pesca, poco ricca di frutti di mare: in tre anni che pesco sul grotto dai 18 a 25 m, non ho mai visto lì un’orata…e le tane che tu descrivi (sul grotto) sono le classiche tane dei saraghi che io controllo minuziosamente e fruttuosamente…probabilmente è una "zona no" :D .
Forse le tane delle orate sono più verso le macchie di posidonia, circostanti le distese di grotto, che nascondono piccoli agglomerati di grotto e buche di sabbione…che ne pensi?
Del resto tu conosci la mia zona, hai mai trovato delle tane di orate fra torre Ovo e Lama? Che tipo di fondale era?
Per quanto riguarda i lastroni di roccia calcarea compatta, questi sospetto fortemente che siano le loro tane, soprattutto se posizionate vicino a distese di sabbia.
Infatti, penso che le orate amino trovare nutrimento sulla sabbia, oltre che sugli scogli, almeno dalle mie parti.
Tra l’altro, vicino a questi lastroni trovo spesso dei gusci vuoti e spezzati di pinna nobilis, sono questi dei buon segnali?

Gli incontri da me fatti con le orate, si possono catalogare in due zone:
- sottocosta (rocciosa) con risacca o mare calmo e corrente verso terra, e le orate viste erano intente a mangiare sul fondo o di passaggio
- a largo su fondali di roccia calcarea, aggregati a grandi branchi di saragoni che, quest'ultimi, lì vicino avevano le loro tane.

In questi due casi, tu come ti saresti comportato per individuare le tane delle orate?

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Di solito le entrate sono dei tagli o degli archetti.....
In quella zona (intendo le tue) le ho prese in tane di solito di colore chiaro, con la sabbia sotto e di natura calcarea ;)
Nel primo caso possono anche non avere lì una tana ma semplicemente sapendo che ci trovano mangiare vanno solo per mangiare e poi sprofondano, quindi in quella zona la strategia è sicuramente all'alba all'agguato e/o aspetto.
Nel secondo, se all'aspetto non vengono, avrei sicuramente visitato le tane dei saraghi dove magari li trovi in compagnia delle orate (a volte capita, anche se spesso si associano con le occhiate); cmq in quei casi serve tanto ritmo, e tanta "singer", per vedere quanto più fondale possibile, quindi un allenamento ed uno stato di forma perfetto!!!!
 
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bartololb
view post Posted on 11/1/2009, 00:04




CITAZIONE (marcoauf @ 10/1/2009, 09:54)
CITAZIONE (bartololb @ 9/1/2009, 18:55)
allora mi inserisco con una delle mie rarissime esperienze "in tana": pescavo su un fondale di grotto e da lontano scorgo una cerniottona...non mi da il tempo di far nulla e si infila in un buco sotto una specie di lastrone...nell'avvicinarmi vedo anche un sarago che va nello stesso buco ma continua ad entrare ed uscire incurante della mia presenza...

provo a vedere se riesco ad approcciare la cernia d'avanti al buco ma niente ...del resto è anche protetto da massoni che mi impediranno di inserire anche il 55 oleo...nel frattempo il sarago che si era imbucato al mio tentativo di guardare dentro la tana era uscito da una fessura posteriore , ma rimaneva in zona entrando ed uscendo dalle due aperture,il suo atteggiamento era di quello che dentro non si sente sicuro...e fuori manco, però non si è allontanato verso il mare aperto nè verso altri buchi...

ciò gli è costato le pinne perchè appena ho appurato che per la cernia non sapevo cosa fare ho deciso di fare un aspetto al sarago sull'uscita secondaria e lui è stato puntuale all'appuntamento...quando gli ho tirato sembrava che guardasse più dentro al buco che me...

ancora oggi mi chiedo se ad impaurirlo al punto di costringrlo ad uscire in continuazione dalla tana sia stata la cernia...

Il concetto di massima è che se una tana è già stata presidiata difficilmente può ospitare altri pesci; non faccio esempi usando predatori "pericolosi" o pescioni tipo cernie, ma le banalissime castagnole. Anche loro hanno il periodo riproduttivo (verso marzo/aprile); provate a vedere se nelle tane in cui ci sono decine e decine di castagnole che covano le uova riesce ad entrare qualche altro pesce, sia anche esso una murena!?! Non se ne parla proprio!!!! La loro moltitudine funge da schermo, difesa, e riescono a non far entrare nessuno. Lo stesso concetto vale per gli altri pesci, che se poi sono degli abili predatori riescono ad incutere un maggior timore. Quindi, se vi trovaste al cospetto di uno spacco bellissimo popolato da centinaia di castagnole, saltatelo senza neanche sprecare una immersione, a meno che loro non stiano nervosamente fuori lo spacco, magari appallate, il che potrebbe significare che in quello spacco si sia ficcato un predatore, magari spinto dal nostro rumore, e che dall'ombra stia tentando di agguatarle. A me è capitato con una spigola di 6 kg (anche postata).

perfetto capito l'esempio comportamentale in presenza di specie differenti in zona tana...

però adesso che mi sovviene vorrei approfittare della tua disponibilità per affrontare un aspetto dell'argomento che nessuno fin ora sembra aver toccato...(forse perchè non ha molta importanza nella pesca in tana)
l'altro giorno abbiamo fatto un miniraduno con alcuni dei ragazzi del Sicila fun club...e tra i tanti discorsi affrontati parlando tra gli altri con sileno si accennava ad alcuni rumori che si possono avvertire sott'acqua (peccato che sono un po' sordo)..e quindi del rumore della scodata dei pesci e similari anche se si parlava di aspetto...lì per lì mi venne di chiedere a lui in merito ad una mia esperienza in tana ma poi distratto da altre cose mi sfuggì di mente e rimase tra le 100.000 domande sulla pescasub che mi frullano in testa: un paio di anni fa "trascinato" da una benevola corrente mi è capitato di scoprire una di quelle zonette che farebbero felici moltissimi di noi...è una zona a scoglio e massi di varie dimensioni abbastanza isolata da deserti di sabbia per ogni dove tutt'attorno ed è popolatissima di tutto in certe giornate vi ho trovato molti branchi di corvine che fanno capolino tra le rocce...e solo in quei giorni ho avuto una sensazione strana per tutta la pescata ho avvertito dei rumori strani; adesso descriverli è difficile ma è un rumore che somiglia molto allo scoppiettare ed al crepitare della legna nel caminetto...la domanda è se sono le corvine ad emettere questo suono...(o sono le mie orecchie che cominciano a schicchiolare)
te lo chiedo perchè l'ho notato solo quando nella zonetta ho trovato le corvine....mai quando c'erano in giro spigole e cefali ...nè quando ci ho visto altre specie di pesce...


poi , anche se vado un po' o.t.credo che non dispiaccia più di tanto ho anche notato che questa zona abbastanza ristretta è a giornate: c'è il giorno delle spigole e dei cefali...il giorno dei saraghi e delle corvine...l'altro giorno delle mormore e dei cefali...il giorno dei serra e quel giorno ci stanno solo loro...il giorno dei pelagici con ricciole e leccie.. :hmm.gif: ...sembra una cosa che funzioni a tema...è molto strano e non mi è successo di vedere altre aree che "funzionano" in questo modo.
 
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view post Posted on 11/1/2009, 09:59
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Spigolaro

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CITAZIONE (bartololb @ 11/1/2009, 00:04)
CITAZIONE (marcoauf @ 10/1/2009, 09:54)
Il concetto di massima è che se una tana è già stata presidiata difficilmente può ospitare altri pesci; non faccio esempi usando predatori "pericolosi" o pescioni tipo cernie, ma le banalissime castagnole. Anche loro hanno il periodo riproduttivo (verso marzo/aprile); provate a vedere se nelle tane in cui ci sono decine e decine di castagnole che covano le uova riesce ad entrare qualche altro pesce, sia anche esso una murena!?! Non se ne parla proprio!!!! La loro moltitudine funge da schermo, difesa, e riescono a non far entrare nessuno. Lo stesso concetto vale per gli altri pesci, che se poi sono degli abili predatori riescono ad incutere un maggior timore. Quindi, se vi trovaste al cospetto di uno spacco bellissimo popolato da centinaia di castagnole, saltatelo senza neanche sprecare una immersione, a meno che loro non stiano nervosamente fuori lo spacco, magari appallate, il che potrebbe significare che in quello spacco si sia ficcato un predatore, magari spinto dal nostro rumore, e che dall'ombra stia tentando di agguatarle. A me è capitato con una spigola di 6 kg (anche postata).

perfetto capito l'esempio comportamentale in presenza di specie differenti in zona tana...

però adesso che mi sovviene vorrei approfittare della tua disponibilità per affrontare un aspetto dell'argomento che nessuno fin ora sembra aver toccato...(forse perchè non ha molta importanza nella pesca in tana)
l'altro giorno abbiamo fatto un miniraduno con alcuni dei ragazzi del Sicila fun club...e tra i tanti discorsi affrontati parlando tra gli altri con sileno si accennava ad alcuni rumori che si possono avvertire sott'acqua (peccato che sono un po' sordo)..e quindi del rumore della scodata dei pesci e similari anche se si parlava di aspetto...lì per lì mi venne di chiedere a lui in merito ad una mia esperienza in tana ma poi distratto da altre cose mi sfuggì di mente e rimase tra le 100.000 domande sulla pescasub che mi frullano in testa: un paio di anni fa "trascinato" da una benevola corrente mi è capitato di scoprire una di quelle zonette che farebbero felici moltissimi di noi...è una zona a scoglio e massi di varie dimensioni abbastanza isolata da deserti di sabbia per ogni dove tutt'attorno ed è popolatissima di tutto in certe giornate vi ho trovato molti branchi di corvine che fanno capolino tra le rocce...e solo in quei giorni ho avuto una sensazione strana per tutta la pescata ho avvertito dei rumori strani; adesso descriverli è difficile ma è un rumore che somiglia molto allo scoppiettare ed al crepitare della legna nel caminetto...la domanda è se sono le corvine ad emettere questo suono...(o sono le mie orecchie che cominciano a schicchiolare)
te lo chiedo perchè l'ho notato solo quando nella zonetta ho trovato le corvine....mai quando c'erano in giro spigole e cefali ...nè quando ci ho visto altre specie di pesce...


poi , anche se vado un po' o.t.credo che non dispiaccia più di tanto ho anche notato che questa zona abbastanza ristretta è a giornate: c'è il giorno delle spigole e dei cefali...il giorno dei saraghi e delle corvine...l'altro giorno delle mormore e dei cefali...il giorno dei serra e quel giorno ci stanno solo loro...il giorno dei pelagici con ricciole e leccie.. :hmm.gif: ...sembra una cosa che funzioni a tema...è molto strano e non mi è successo di vedere altre aree che "funzionano" in questo modo.

Corvine :bye1.gif:

tranquillo le tue orecchie stanno bene :rolleyes:
 
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view post Posted on 11/1/2009, 11:49
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Big Denticiaro

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CITAZIONE (Lappina @ 11/1/2009, 10:07)
, tu tienilo segreto..... poi ci andimo insieme a dare un'occhiata.....

:lol: :lol: :lol: nel senso che per te non deve aver segreti????

furbacchione :P :P :P

interessante post.....bello leggere le varie sfaccettature delle varie regioni :bye1.gif:
 
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egidio 92
view post Posted on 11/1/2009, 13:52




grazie marco sei un grande,questo articolo è davvero istruttivo e fa capire ke la tecinica della pesca in tana puo ancora regalare grandissime soddisfazioni :D :clapping.gif: :clapping.gif: :bye1.gif:
 
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bartololb
view post Posted on 11/1/2009, 19:36






CITAZIONE (full91 @ 11/1/2009, 09:59)
CITAZIONE (bartololb @ 11/1/2009, 00:04)
perfetto capito l'esempio comportamentale in presenza di specie differenti in zona tana...

però adesso che mi sovviene vorrei approfittare della tua disponibilità per affrontare un aspetto dell'argomento che nessuno fin ora sembra aver toccato...(forse perchè non ha molta importanza nella pesca in tana)
l'altro giorno abbiamo fatto un miniraduno con alcuni dei ragazzi del Sicila fun club...e tra i tanti discorsi affrontati parlando tra gli altri con sileno si accennava ad alcuni rumori che si possono avvertire sott'acqua (peccato che sono un po' sordo)..e quindi del rumore della scodata dei pesci e similari anche se si parlava di aspetto...lì per lì mi venne di chiedere a lui in merito ad una mia esperienza in tana ma poi distratto da altre cose mi sfuggì di mente e rimase tra le 100.000 domande sulla pescasub che mi frullano in testa: un paio di anni fa "trascinato" da una benevola corrente mi è capitato di scoprire una di quelle zonette che farebbero felici moltissimi di noi...è una zona a scoglio e massi di varie dimensioni abbastanza isolata da deserti di sabbia per ogni dove tutt'attorno ed è popolatissima di tutto in certe giornate vi ho trovato molti branchi di corvine che fanno capolino tra le rocce...e solo in quei giorni ho avuto una sensazione strana per tutta la pescata ho avvertito dei rumori strani; adesso descriverli è difficile ma è un rumore che somiglia molto allo scoppiettare ed al crepitare della legna nel caminetto...la domanda è se sono le corvine ad emettere questo suono...(o sono le mie orecchie che cominciano a schicchiolare)
te lo chiedo perchè l'ho notato solo quando nella zonetta ho trovato le corvine....mai quando c'erano in giro spigole e cefali ...nè quando ci ho visto altre specie di pesce...


poi , anche se vado un po' o.t.credo che non dispiaccia più di tanto ho anche notato che questa zona abbastanza ristretta è a giornate: c'è il giorno delle spigole e dei cefali...il giorno dei saraghi e delle corvine...l'altro giorno delle mormore e dei cefali...il giorno dei serra e quel giorno ci stanno solo loro...il giorno dei pelagici con ricciole e leccie.. :hmm.gif: ...sembra una cosa che funzioni a tema...è molto strano e non mi è successo di vedere altre aree che "funzionano" in questo modo.

Corvine :bye1.gif:

tranquillo le tue orecchie stanno bene :rolleyes:

oh, grazie Mauro (Mauro...giusto?!?!?)
quindi gli scricchiolìi sono dovuti alle corvine.... :hmm.gif:

essendo pesce stanziale e di tana non mi spiego come mai sono presenti ed udibili a giorni...l'ho già detto prima questa zonetta è particolare in tutto..io lì le corvine le prendo solo quando decidono a mettere il muso fuori dalle tane allora qualcuna all'aspetto e qualche altra all'agguato le prendo altrimenti nisba...però dovro imparare a pescarci in tana...secondo te (voi) ci sono anche quando non emettono quei rumori?
e quando non fanno capolino tra gli spacchi?
come ho già detto certe giornate assieme ai saraghi anc'essi stanziali (almeno così dovrebbe essere ) sembrano sparire...

Edited by bartololb - 11/1/2009, 21:43
 
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view post Posted on 11/1/2009, 19:48
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Saragaro

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CITAZIONE (marcoauf @ 10/1/2009, 20:03)
Di solito le entrate sono dei tagli o degli archetti.....
In quella zona (intendo le tue) le ho prese in tane di solito di colore chiaro, con la sabbia sotto e di natura calcarea ;)
Nel primo caso possono anche non avere lì una tana ma semplicemente sapendo che ci trovano mangiare vanno solo per mangiare e poi sprofondano, quindi in quella zona la strategia è sicuramente all'alba all'agguato e/o aspetto.
Nel secondo, se all'aspetto non vengono, avrei sicuramente visitato le tane dei saraghi dove magari li trovi in compagnia delle orate (a volte capita, anche se spesso si associano con le occhiate); cmq in quei casi serve tanto ritmo, e tanta "singer", per vedere quanto più fondale possibile, quindi un allenamento ed uno stato di forma perfetto!!!!

Ti ringrazio di nuovo per la disponibilità.
Porta però pazienza ( lo so che le domande che ti pongo sono forse troppe... :) ), non mi hai dato un tuo autorevole parere a quanto prima da me supposto :
CITAZIONE
Purtroppo le tue indicazioni sul grotto non sono estendibili alla mia zona di pesca, poco ricca di frutti di mare: in tre anni che pesco sul grotto dai 18 a 25 m, non ho mai visto lì un’orata…e le tane che tu descrivi (sul grotto) sono le classiche tane dei saraghi che io controllo minuziosamente e fruttuosamente…probabilmente è una "zona no" .
Forse le tane delle orate sono più verso le macchie di posidonia, circostanti le distese di grotto, che nascondono piccoli agglomerati di grotto e buche di sabbione…che ne pensi?

Affermo questo perchè un mio amico posa il palamito proprio su queste zone misto posidonia-sabbia-pietre di grotto e tira su dei mostri di 5/6 kg.
Tu cosa supponi: le tane sono lì vicine o quella è solo una zona mensa... :D

Inoltre:

CITAZIONE
Per quanto riguarda i lastroni di roccia calcarea compatta, questi sospetto fortemente che siano le loro tane, soprattutto se posizionate vicino a distese di sabbia.
Infatti, penso che le orate amino trovare nutrimento sulla sabbia, oltre che sugli scogli, almeno dalle mie parti.
Tra l’altro, vicino a questi lastroni trovo spesso dei gusci vuoti e spezzati di pinna nobilis, sono questi dei buon segnali?

:bye1.gif:

Edited by nando27 - 11/1/2009, 19:58
 
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